L’ultima settimana di agosto è
quella in cui si percepisce la conclusione del periodo di vacanza
dalla routine sociale della scuola e del lavoro, soprattutto
meteorologicamente quando, talvolta, scoppiano acquazzoni violenti
che sono i primi indizi della fine dell’estate (anche se spesso il
bel tempo persiste sino ai primi di ottobre).
Più banalmente, l’ultima settimana
di agosto è anche quella in cui questo blogger è venuto al mondo
qualche decennio fa, il periodo dell’anno in cui un tempo
festeggiava doppiamente: perché oltre alla torta e alle candeline
c’erano pure le giornate libere, al mare o in collina, senza
l’assillo dei compiti e della convivenza forzata con altri coetanei
in un’aula di pochi metri quadri.
Considerato che difficilmente posso
pensare di vivere fino all’età di 88 anni, ritengo con certezza
quasi assoluta di aver ufficialmente varcato la metà del tempo a mia
disposizione. Quarantaquattro anni sono abbastanza per aver visto e
vissuto un sacco di esperienze che ovviamente mi hanno plasmato e
modificato.
Da questo punto di vista talvolta provo
perplessità quando mi guardo allo specchio. Mi chiedo chi ci sia
davvero dentro il mio corpo cresciuto. Tante certezze svanite, tante
ambiguità acquisite… Ho sempre creduto in qualcosa, ho sempre
avuto convinzioni assolute dalle quali derivavano giudizi categorici,
che però man mano si sono dissolti lasciando spazio alla tolleranza
(ed è stato un bene) e a una rassegnata sopportazione di tutto quel
che non mi piace (ed è stato un male). Leggendo e scrivendo mi sono
conosciuto meglio: ho capito che il mio gruppo musicale preferito
sono stati i Nirvana perché il loro messaggio musicale era: non
abbiamo nessun messaggio da dare; ho compreso che il mio scrittore
preferito è Pirandello perché racconta l’assurdo della vita e,
contemporaneamente, la necessità di convivere con questo assurdo e
anche – perché no – di adattarvisi.
Insomma, non so più dire con esattezza
chi sono, e le cose che desidero potrebbero apparire contraddittorie.
Però questo è quel che ormai sono, ma mi evolverò ulteriormente perché, beh,
diamine, mica posso illudermi di non mutare più…
chissà quanto ancora sono in grado di sorprendere la persona che si
vede allo specchio e riesce a riconoscere soltanto il proprio corpo
cresciuto.
Auguri!!!
RispondiEliminaAnche io sono nata in estate e anche io ero felice di non essere costretta a stare con i compagni di scuola durante il mio compleanno.. ahahah!
Detesto stare al centro dell'attenzione.. tutt'ora non festeggio il mio compleanno.. il massimo è un dolcino in famiglia.. :p
... infatti, bastano le persone essenziali per festeggiare.
EliminaGrazie per il commento :-)
È vero, più si va avanti più si capisce che nulla è assoluto e noi cambiamo continuamente. Tanti auguri!!!
RispondiEliminaGrazie, allora mi capisci ;-)
EliminaI miei auguri!
RispondiEliminaPer quanto riguarda me, sto per colpire il bersaglio dei 54. Ma dovrò aspettare l'autunno.
Grazie :-)
EliminaRicambierò di sicuro.
La cosa divertente è che spesso si crede di essersi 'fatti' nel momento in cui proprio tutto comincia ad esplodere. C'è più sicurezza nei bambini e negli adolescenti, talvolta, perché si conoscono ancora poche cose e la conoscenza, la comprensione, si sa, sono dei traumi che non tutti riescono ad affrontare e c'è chi all'adolescenza rimane fermo, chiuso e arroccato in quelle sicurezze.
RispondiEliminaSii fiume, acqua, torrente: mare. Questo è il mio augurio!
Grazie, è un bellissimo augurio :-)
EliminaTantissimi auguri!
RispondiEliminaAlla nostra età, il compleanno non è così bello come quando eravamo bambini, mi sento triste di invecchiare ancora un anno, ma comunque ti faccio i miei auguri!
Grazie mille, comunque "siamo ancora giovani", no? ;-)
EliminaBuon 44esimo! Beh, dai.. 88 è difficile ma non impossibile.
RispondiEliminaPersonalmente la metà dovrei già averla abbondantemente passata (a meno di non arrivare a 94). Mi consola il target di 108 a cui dovrebbe puntare Ivano....
Grazie :-)
EliminaChe dire, auguriamoci di poter brindare con Ivano in occasione del suo 108° compleanno ;-)
Un po' in ritardo... auguri! Bellissima riflessione.
RispondiEliminaEd ecco il faccino di Ariano Geta... basta solo aggiungergli qualche annetto per capire come sei ora!
Grazie ;-)
EliminaTieni presente che sono imbruttito parecchio.
Auguri!! anche se in ritardo, come sempre :) ma riflessione splendida, specie su Pirandello...l'assurdo è bello proprio perchè è assurdo e non devi star lì a distruggerti per comprenderlo ;)
RispondiEliminaGrazie :-)
EliminaPirandello risponde all'assurdo con altro assurdo, questa è la sua genialità.
Sono tornata! E intanto "buon compleanno" bloggoso!
RispondiEliminaIo DEVO ridare vita al mio blog, che di cose da dire ne avrei anche, ma sono un po' demotivata. Suggerimenti per spronarmi?
Grazie :-)
EliminaDI primo acchitto posso suggerirti di prendere spunto dal post di Cyberluke del 2 settembre: sono sicuro che sapresti farne uno tuo ugualmente godibile.
In effetti… ho leto sia il suo che il commento di Glauco che il sito di Diegozzilla a cui Cyber si è ispirato.
EliminaMò ci penso... :-)