Questo è stato, almeno sinora, un anno davvero insidioso per me. Nei primi sei mesi ho dovuto affrontare eventi estremamente spiacevoli, e purtroppo continuano a persistere situazioni che mi tolgono la serenità e il tempo libero - e talvolta anche la voglia - necessari per dedicarmi alla scrittura e alla lettura.
Quando il 2013 sarà terminato scriverò un post apposito sull'argomento (ma solo dopo la mezzanotte del 31 dicembre, restano sei mesi per concluderlo e non voglio rischiare di stuzzicare i cattivi umori di luglio o l'oscurità di novembre o le novità imprevedibili di dicembre).
Per ora mi limito a dire che qualcosa sto comunque scrivendo. Un racconto è stato praticamente concluso - come può testimoniare l'amico Tim - un secondo è in fase di editing e un terzo sta prendendo forma, purtroppo con tempi fastidiosamente dilatati e discontinui. Chiunque scrive sa che il mantenimento del giusto grado di continuità e di tensione è fondamentale per evitare di impantanarsi; viceversa, far passare una settimana senza riuscire a scrivere neppure un paragrafo è il miglior metodo per rischiare l'opera incompiuta.
Anche le letture vanno a rilento, più o meno come una Trabant riparata con fil di ferro e nastro adesivo. Sto porgendo l'ennesimo - ma doveroso - omaggio a Pirandello con un ulteriore volume delle "Novelle per un anno" (e ribadisco che prima di morire devo riuscire a terminare l'intera produzione letteraria del genio di Girgenti).
E poi vorrei mettere in bella copia un mio vecchio manoscritto (nel senso letterale del termine: agli inizi degli anni '90 usavo carta, penna e mano destra indolenzita). Si tratta - udite udite - del sequel de "L'anno prima del bicentenario" che scrissi all'epoca senza sapere che molti anni dopo avrei scritto (stavolta con pc e tastiera) il prequel.
Insomma: un po' di carne sul fuoco c'è, ma la fiamma è fiacca. Spero che lassù qualcuno mi ami.
..è una cottura lenta.. :p
RispondiEliminaIl ragù migliore è quello che cuoce più a lungo!
... purchè non si asciughi troppo :-P
EliminaComunque, spero che non sia il mio caso.
in bocca al lupo... :)
RispondiEliminaCrepi ;-)
EliminaSo che Mal comune mezzo gaudio è una stronzata, ma questo 2013 rischia di diventare uno dei peggiori di sempre per il sottoscritto.
RispondiEliminaSto ancora incrociando le dita.
Le incrocio anche per te, già che ci sono.
Incrociamole a vicenda, sperando che arrivi il momento di riderci sopra quando finalmente prenderemo quel famoso caffé insieme.
EliminaDatti tempo, non può che andare meglio! :)
RispondiEliminaSperiamo :-)
Elimina10 luglio 2013: dai torridi abissi dell'incoscienza, risalgo per un attimo alla vita reale. Confermo che Ariano ha scritto un altro dei suoi mitici racconti "giapponesi" (a cui io avrei dovuto dare un'occhiata ma... ). Invidiandolo per tutto quello che riesce a produrre, e sempre ad altezze vertiginose, mi riimmergo nei flutti fumosi e disperati della mia anima animale.
RispondiEliminaUn commento del genere è la riprova sin troppo palese che il tuo istinto da scrittore è vivo e vegeto, e attende solo che tu gli dia la possibilità di rendersi attivo ;-)
EliminaQualcuno ti ama anche quaggiù, nella rete! ;-)
RispondiElimina^_^
EliminaFortunatamente, invece, io sono riuscito a leggere davvero tanto, quest'anno. Tanti auguri per la restante metà!
RispondiEliminaGrazie, purtroppo il problema non è solo il tempo ma una serie di eventi che spero non si ripetano.
EliminaComunque stai scrivendo!
RispondiEliminaSì, altri racconti di Hiroshi Miura. Dovrebbero essere gli ultimi.
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