Molti artisti giapponesi contemporanei hanno tentato di
creare opere grafiche che esprimessero, aggiornati alla nostra epoca, lo
spirito e l’estetica delle tradizionali ukiyo-e dell’era Tokugawa.
Le due serie di stampe “Genpei” e “100 kind of professions” di
Hideo Takeda (sito ufficiale: www.hideotakeda.com) sono, tra quelle che ho
potuto ammirare, le più riuscite da questo punto di vista.
La guerra civile tra i seguaci dei Taira e dei Minamoto (Genpei) è un momento storico cruciale
nella storia giapponese.
Takeda ne rappresenta gli eventi guerreschi fondendo le
immagini stilizzate, cromaticamente quasi accecanti, delle tradizionali stampe
rappresentanti battaglie celebri con altre, decisamente più provocatorie, tratte
dagli spunti grotteschi di incisori dell’epoca Tokugawa che preferivano
tematiche meno elevate...
Si vedano, ad esempio, le due stampe del XVIII secolo qui
riportate (“Battaglia di Azukizaka” di Yoshitoshi e “Assalto alla vagina” di
Kunisada) e, come terza riassuntiva, l’interpretazione
di Hideo Takeda della battaglia del fiume Uji…
La guerra fra due clan si trasforma in una guerra fra uomini
e donne, e i soldati, coperti di tatuaggi, rammentano membri della yakuza
piuttosto che antichi samurai. Tutto ciò in un tripudio di eleganza grafica e
di affabulazione artistica.
La scelta di seguire l’antica estetica delle ukiyo-e,
realistica e al contempo irrealistica per il costante ricorso all’eccesso (dei
colori, della stilizzazione, delle proporzioni) permette di trasformare ogni
immagine in una scena teatrale, dove, ad esempio, decine di gambe piegate e tatuate d'azzurro diventano un fiume...
Anche le stampe più semplici sono caratterizzate dal sapiente dosaggio del cromatismo.
Non so se questo artista verrà rammentato fra cent’anni allo
stesso modo in cui oggi viene rammentato Tsukioka Yoshitoshi, ma indubbiamente
queste opere meritano di essere apprezzate.
L'arte contemporanea giapponese la trovo sempre meravigliosamente controversa, il 'peso' della tradizione si fonde con una forte protesta o comunque uno sguardo sul presente in un ciclo infinito. Ho sempre riscontrato nei giapponesi una forte frattura/fusione e l'ho sentita un po' anche qui nella scelta di mutare una guerra di clan in una guerra sessista o sessuale magari nei confronti della stessa Ukiyo-e: elevata per certi versi ma anche eroticamente spinta ed esplicita.
RispondiEliminaC'è sempre un occhio consapevole e critico!
Grazie per l'articolo perché non conoscevo questo artista e trovo le sue stampe veramente molto belle, soprattutto la prima la adoro per la scelta cromatica! *_*
Detto da un'artista come te è doppiamente significativo.
EliminaUn grande esercizio ed esempio di cromatismo.
RispondiEliminaE' impressionante la classe di questo artista.
Sì, non ho potuto fare a meno di restarne colpito, così gli ho dedicato un post.
EliminaLe osservazioni sono interessanti ma come potevo non ridere sulla terza immagine?
RispondiEliminaAhahaha.. quell'uomo e quella donna sono irradiati dal segreto della vita.. ahahah!
Beh, quella è una stampa non di Takeda ma di un artista dell'era Tokugawa. Sicuramente non passa inosservata
Elimina:-D
La versione giapponese dell'origine del mondo di Courbet! Forse il pittore francese la conosceva davvero l'opera di Kunisada visto l'ammirazione di cui godevano le stampe giapponesi in quel periodo in Francia.
RispondiEliminaTakeda lo conoscevo ma non mi ci ero mai soffermato sopra. In lui agisce un meccanismo di accordo/rottura con la tradizione giapponese simile a quello che ha operato il grande Shinkichi Takahashi nel campo della poesia.
Non so se Courbet avesse mai visto questa stampa, ma è vero che che i francesi di fine ottocento adoravano le stampe giapponesi (infatti lo cito fantasiosamente nella mia novella di ambientazione nipponica "Romanzo sensazionale")
EliminaDi Shinkichi Takahashi ho letto solo poche poesie in un'antologia in cui veniva presentato come un moderno poeta zen. Indubbiamente unisce la tradizione nipponica a un certo surrealismo scientifico di matrice moderna.
Ufficialmente Takahashi è considerato appartenere al dadaismo.
EliminaMeraviglia! Scusa se mi faccio viva di rado ultimamente, sono un po' incasinata e non ho tempo neppure per scrivere il mio di blog... Però queste immagini mi hanno colpito tantissimo e mi ci sono soffermata: che colori e che ritmo in queste opere, una precisione quasi geometrica eppure anche "organica", questi personaggi sono favolosi! Grazie per averle condivise con noi!
RispondiEliminaRingraziamo soprattutto Hideo Takeda per averle create :-)
EliminaNon lo sapevo, ma le opere sono meravigliose... mi piace quella della battaglia di Genpei...
RispondiEliminaVedi, ti ho fatto scoprire un artista tuo connazionale ;-)
EliminaCombinazione, ho letto recentemente un articolo sulla guerra Genpei con illustrazioni d'epoca. Molto talentuoso, questo Hideo Takeda.
RispondiEliminaSì, decisamente. Mi ha colpito tantissimo.
EliminaIo la mostra Ukiyo-e la vidi a Palazzo Reale.
RispondiEliminaNon riuscii ad entrare invece a vedere il solo Hokusai.
Lo stile grafico pulito giapponese a me piace molto. Questo omaggio allo stile del passato l'avrei quasi osato - con colori più pop (fuxia? verde acido?) in alcuni lavori... Cmq molto bello, grazie per avermelo fatto scoprire.
Figurati, si vede che condividiamo un gusto comune per l'arte nipponica tradizionale e i suoi emuli moderni.
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