I letterati più celebri compaiono talvolta nei titoli di opere scritte da altri letterati vissuti in epoche successive.
Capita soprattutto quando l'opera è incentrata proprio sull'autore citato che ne è addirittura protagonista.
Attenzione: non mi riferisco alle biografie, ma a opere di narrativa pura nelle quali un certo letterato famoso diventa un personaggio lui stesso, protagonista di eventi che ha realmente vissuto o che sono frutto dell'immaginazione di colui che ha scelto tale espediente narrativo. Fornisco due esempi per chiarire.
L'opera teatrale Shakespeare in love di Lee Hall (ispirata dal film omonimo sceneggiato da Tom Stoppard) racconta una storia d'amore del bardo inglese totalmente inventata e priva di qualunque riscontro storico (che peraltro sono in generale assai pochi per il misterioso William). Invece il grazioso libro per ragazzi Kafka e la bambola viaggiatrice di Jordi Sierra-i-Fabra si ispira a un fatto documentato della vita dello scrittore praghese.
Carlo Goldoni, commediografo italiano amatissimo dai suoi contemporanei, divenne talmente famoso che nei decenni successivi alla sua scomparsa divenne il personaggio principale di numerose pièces teatrali di autori che ammiravano la sua opera. Così, per dire, nel 1851 Paolo Ferrari ne fece il protagonista di (appunto) Goldoni e le sue sedici commedie nuove, mentre il veneto Libero Pilotto nel 1880 mise in scena una rappresentazione in dialetto intitolata Un amoreto de Goldoni a Feltre (ma l'elenco delle commedie in cui l'autore Goldoni diventa il personaggio Goldoni è davvero lungo).
Può però capitare che l'autore citato nel titolo sia solo una presenza aleatoria.
Il dramma di Edward Albee intitolato Chi ha paura di Virginia Woolf? ha come protagonisti due coppie di mezza età i cui rapporti coniugali vanno in crisi. La scrittrice inglese viene evocata nel titolo solo come figura inquietante, per così dire, perché rammenta tragicamente l'immagine di una donna intellettuale con propositi suicidi nonostante una vita brillante e un matrimonio apparentemente privo di problemi.
Non ho idea del perché lo scrittore italiano Giordano Tedoldi abbia dato alla sua raccolta di racconti il titolo Odio John Updike, ma sicuramente il romanziere americano non compare fra i personaggi del libro e la citazione del suo nome è funzionale alla narrazione sotto altri punti di vista.
Conoscete altri esempi di titoli di romanzi (non biografie) che citano autori famosi?
Un altro Kafka, quello di Murakami, in "Kafka sulla spiaggia".
RispondiEliminaOttima citazione. Mi è sfuggito a causa della mia poca simpatia verso l'autore giapponese ;-)
EliminaLeggo troppo poco per poter suggerire qualcosa.. ^^
RispondiEliminaNon ti preoccupare, non è mica una gara in cui bisogna per forza rispondere ^_^
EliminaCredevo fosse più facile. Non mi viene in mente niente...
RispondiEliminaMagari nei prossimi giorni ti balenerà all'improvviso.
EliminaHo letto anni fa "Il circolo Dante" di Pearl. Un thriller.
RispondiEliminaSì, che peraltro ha come protagonista un letterato realmente esistito: Longfellow era un poeta.
EliminaVero, cavoli.
EliminaAristotele detective. È la prima cosa che mi è venuta in mente.
RispondiEliminaPerché no? Lo aggiungiamo all'elenco ;-)
EliminaCuriosa combinazione questo tuo post. Ho appena terminato un romanzo di Clifford Simak dal titolo "Il pianeta di Shakespeare"....
RispondiEliminaLo aggiungiamo subito all'elenco ;-)
EliminaP.S.: di cosa parla?
Un'astronave viaggia attraverso lo spazio siderale, alla ricerca di un pianeta sul quale un giorno l'umanità potrebbe trasferirsi. A bordo solo un membro dell'equipaggio si sveglia dallo stato di animazione sospesa nel quale è rimasto dal giorno della partenza, mille anni prima. Il tempo ha però reso il suo viaggio inutile: nel frattempo l'umanità si è certamente dimenticata di lui. Un pianeta compatibile con la vita è però ora di fronte alla sua astronave. Ma qualcuno è arrivato prima di lui, molto tempo prima, attraverso un portale dimensionale. Un uomo che come lui era partito dalla Terra molti anni prima. Il suo nome? Shakespeare.
EliminaIl bardo viaggiatore nello spazio. Davvero particolare come idea.
EliminaAnche a me era venuto in mente "Kafka sulla spiaggia", ma è stato già citato. Rilancio con "Il ritorno di Casanova" di Arthur Schnitzler e "Balzac e la piccola sarta cinese", che avevo letto qualche anno fa.
RispondiEliminaGiusto, Casanova è stato un letterato a pieno titolo.
EliminaIl titolo che cita Balzac non lo conoscevo.
Kafka sulla spiaggia già citato e solo perché l'ho letto nel post di Cristina, non ho ancora letto nulla di Murakami, per il resto non mi viene in mente niente...
RispondiEliminaTranquilla, non è mica un'interrogazione ;-)
EliminaIl postino di Neruda è stato già citato?
RispondiEliminaNo, non mi era venuto in mente, e pensare che l'ho pure letto!
EliminaOttima segnalazione.
E' interessante la tua osservazione, mi è venuto in mente "Kafka sulla spiaggia", anche se è già citato...
RispondiEliminaÉ il titolo più recente, quello più gettonato ;-)
EliminaIl club Dumas di Arturo Pérez-Reverte, che aveva menzionato Tenar qualche tempo fa.
RispondiEliminaSì, anche questo può sicuramente entrare in elenco :-)
Elimina