L'evoluzione più controversa - persino per i suoi fans più accaniti - è stata indubbiamente la scelta di 'divorziare' dal paroliere Mogol e di sostituirlo, dopo una breve esperienza con Velezia (pseudonimo della moglie di Battisti), con Pasquale Panella. I testi criptici ed enigmatici del nuovo paroliere sembrano aver influenzato anche le scelte musicali del cantante, dato che i suoi album in collaborazione con Panella sono caratterizzati da brani spiazzanti, eseguiti spesso con sintetizzatori e tastiere elettroniche. Sono canzoni con ritmi talvolta ipnotici, oppure un fluire di suoni che si evolvono per l'intera durata del pezzo senza mai fissarsi in una sequenza orecchiabile. Insomma, l'esatto contrario dei grandi successi nazionalpopolari che avevano scalato le hit parades sino a quel momento.
In effetti Lucio Battisti viene ricordato soprattutto come protagonista degli anni '60 e '70, mentre la sua successiva produzione è considerata di nicchia, forse sin troppo.
Eppure esiste un ultimissimo Battisti "per le masse" agli inizi degli anni '80, un cantautore che ancora cerca il giusto compromesso fra l'easy listening e l'intellettualismo sofisticato. Un Battisti che già fa uso del sintetizzatore ma ancora non rinuncia a chitarra e basso.
L'album Una giornata uggiosa è l'ultimo tra quelli prodotti insieme a Mogol e viene immesso sul mercato discografico proprio nel 1980. Il singolo tratto dall'album che resterà nella memoria collettiva nazionale è l'arcinoto "Con il fiocco rosa", il monologo di un uomo che si appresta a iniziare una convivenza seria, forse per la vita, e ha qualche ultimo dubbio. Ma si rende conto che il futuro lo scopriremo solo vivendo (quante volte vi è capitato di usare o ascoltare questa espressione? ;-)
Però l'album aveva un altro singolo, quello che da il titolo all'intera raccolta. "Una giornata uggiosa" è un brano dallo stile pop con qualche lieve accenno di rock, una canzone in cui un Battisti più arrabbiato del solito da sfogo al tipico momento in cui ci si sente delusi dalla propria vita e dal mondo che ci circonda.
Personalmente apprezzo più questa canzone che non quella del "fiocco rosa", pur pregevole. In questo periodo in cui le giornate uggiose con cielo grigio e pioggia costante purtroppo si susseguono senza tregua, è anche in sintonia con il tempo atmosferico.
Incorporo un video da youtube per chi volesse conoscerla o riascoltarla. La trascrizione del testo, trattandosi di una canzone in italiano, penso che non sia necessaria.
Bellissima canzone. Come sai, adoro Battisti e preferisco il periodo con Mogol che con Panella. Comunque tutte molto, molto belle e poetiche le sue canzoni. Ho apprezzato questo tuo post sulla musica. In fondo scrivere i testi musicale è scrivere. Anzi è molto più complicato visto che le parole e la musica devono incastrarsi.
RispondiEliminaServe un'esperienza particolare in effetti per scrivere testi di canzoni. Mogol è veramente bravo perché riesce a creare autentiche poesie, talvolta tristi, talvolta dolci, talvolta ironiche. Battisti è stato un grande musicista ma deve molto a Mogol per i testi che ha saputo adattare alle sue canzoni.
EliminaConosco bene l'album, meritava di essere riesumato dal silenzio.
RispondiEliminaLucio Battisti ha lasciato indubbiamente un'eredità musicale importante.
EliminaEffettivamente il periodo della collaborazione con Panella viene considerato come il più misconosciuto di tutta la carriera artistica di Battisti.
RispondiEliminaAlcuni lo chiamano il suo "periodo bianco" per via delle copertine dei dischi, tutte bianche e con minimi disegni (o lettere dell'alfabeto) su fondo bianco.
EliminaNon sono una grande ascoltatrice di canzoni ma le vecchie italiane le conosco.. magari non so dirti di preciso il cantante o il titolo ma sono canzoni che in un modo o nell'altro mi sono rimaste impresse e che ricordo. Anche queste di Battisti!
RispondiEliminaBeh, "Con il fiocco rosa" ormai è un classico. "Una giornata uggiosa" un po' meno, è bello che comunque te la ricordi :-)
EliminaIo, come ho scritto più volte, preferisco di gran lunga il periodo "bianco", anche se riesco ad apprezzare ancora oggi qualcosa della coppia Mogol/Battisti, in particolare l'album "Anima Latina".
RispondiEliminaRicordo però bene anche "Una giornata uggiosa" e che la mia canzone preferita dell'album era "Amore mio di provincia".
"Anima latina" è un capolavoro, riconosciuto persino da critici meno teneri con Battisti.
EliminaIo invece le canzoni di Battisti con Panella non riesco proprio a capirle, è come se non fosse più lui, come se fosse diventato un altro cantante.
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EliminaIn un certo è così, Ariano. Il Battisti del periodo bianco è l'anti-"Emozioni".
EliminaBattisti non era certo uno che amava parlare di sé, ma qualcosina è comunque trapelato. Sempre più zuppo di studi filosofici, sia di filosofia occidentale che orientale, non si ritrovava più nei testi di Mogol ed era alla ricerca di qualcosa di più affine ai suoi interessi. Allo stesso modo, anche le strutture tipiche della canzone melodica italiana gli apparivano ormai inadeguate, perché basate sull'emozione e il sentimento, che sono quanto di più opposto vi sia alla ricerca filosofica. La sua scelta fu quindi di rinunciare alla facile orecchiabilità per approdare a strutture musicali più complesse e che soprattutto rifuggissero dal sentimentalismo e dall'emozione facile.
Aggiungo, fra parentesi, che sembra che i testi di "E già", da lui attribuiti alla moglie, siano in realtà in gran parte suoi.
EliminaSì, l'avevo sentita questa illazione. Che tale resterà visto l'incredibile riserbo sempre tenuto da Battisti da vivo e l'altrettanto ostinato riserbo della moglie e del figlio.
EliminaBattisti in toto! Lo amo da Balla Linda all'ultima canzone. Grande Lucio!
RispondiEliminaIo lo apprezzo soprattutto per la sua produzione degli anni '70.
EliminaBattisti l'ho amato molto, soprattutto certi suoi classici, una delle mie preferite è "Prendila così" ma ce ne sono tante altre, tante piccole poesie in musica...
RispondiEliminaVista la diversità dei suoi dischi, ognuno può avere il "suo" Battisti.
EliminaAscoltavo il Battisti degli anni ‘70, poi ha cominciato a fare sperimentazioni che non hanno più incontrato il mio gradimento. Però “una giornata uggiosa” la ricordo bene e “lo scopriremo solo vivendo” è davvero una citazione usata spesso, pure da me.
RispondiEliminaInfatti questo è un Battisti di cui anch'io ho un ricordo personale, quando ancora le sue canzoni ascoltate alla radio o al juke box non erano "vecchi classici" ma singoli appena usciti.
EliminaChe bel viaggio nel "Mio" passato!Battisti rappresenta la giovinezza, le emozioni dell'innamoramento, le notti estive trascorse alla luce del falò(vivevo praticamente in spiaggia per tre mesi). Ricordo bene Una giornata uggiosa, avevo acquistato il 45 giri. In quel periodo non era la mia canzone preferita, ma oggi la trovo molto in linea con il sound contemporaneo. Ho adorato il periodo Mogol, ma amo anche quello di Panella che ho rivalutato molto
RispondiEliminaMolti hanno ricordi legati a una canzone di Battisti.
EliminaRiguardo il periodo con Panella io invece non riesco a farmelo piacere. Ricordo con piacere solo "La metro" di quel periodo.
"Quelle canzoni sono severe, felici e severe, non sono una fondazione né il nome di un premio, non si sono arrese a questi giochetti di socialità opportunista. Stanno nel segreto di chi le ascolta in segreto. Sono una questione personale, un' intimità. Non abbiamo fatto paesaggismo, canzoni con figure, pastori e transumanza." (Pasquale Panella)
EliminaPurtroppo non conosco nessuno di queste canzoni a parte il nome di Lucio Battista...
RispondiEliminaSe ti capita prova ad ascoltare alcune canzoni di Lucio Battisti come "La canzone del sole", "Fiori rosa fiori di pesco" o "I giardini di marzo" ;-)
EliminaE magari "L'apparenza"... vuoi vedere che non scatti qualcosa? ;-)
EliminaAmmetto di essere poco preparato sui titoli relativi al periodo con Panella ;-)
EliminaLe ho pure ascoltate parecchie canzoni di quel periodo, però non scatta la scintilla, mi pare di ascoltare un Guccini o un Vecchioni qualsiasi...
Molto strano, perché non trovo nessuna similitudine, né nei testi né nelle musiche, tra le canzoni dei due artisti che citi e quelle del periodo bianco. Se proprio devo nominare qualcuno, penso semmai a Battiato, e solo per una similarità di concezione negli arrangiamenti dei brani.
EliminaGrazie, li cercherò...
EliminaMa in effetti anche l'espressione "una giornata uggiosa" è diventata abbastanza idiomatica.
RispondiEliminaSì, è probabile che molti non userebbero l'aggettivo "uggiosa" se non lo avessero sentito nella canzone di Battisti.
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