Chi frequenta questo angolo di blogosfera probabilmente già conosce The Obsidian Mirror.
Si tratta di un blog interessato ad argomenti correlati al mistero, ad antiche leggende, alla spiritualità, al cinema horror mainstream ma anche a quello di nicchia e prodotto da cinematografie meno note come quelle dell'estremo oriente.
T.O.M. ha una tradizione: lo special. Ogni anno dedica una serie di post a un argomento specifico. Negli ultimi mesi però il blogger si è ritrovato coinvolto nel peggior film horror che possa capitare a un uomo: un trasloco. Tormentato per mesi da mostruosi bagagli e inquietanti valigie, non ha avuto né il tempo né i mezzi per creare lo special del 2018.
Così ha ingaggiato alcuni valorosi cavalieri del web per aiutarlo a portare a compimento l'impresa: tutti blogger in gamba, gente con grandi capacità e ingegno sopraffino, dei veri esperti in grado di forgiare un serie di post impeccabili e salvare la tradizione dello special.
E quindi la situazione sembrava risolta positivamente, se non fosse che T.O.M. ha deciso di mettere a rischio la riuscita dell'operazione ingaggiando anche il qui presente Ariano Geta, che in mezzo a gente con grandi capacità e ingegno sopraffino è decisamente fuori posto.
Comunque ormai è fatta, a breve inizia lo special di maggio che vi invito a seguire. Di cosa si tratta? Vi do solo due anticipazioni: è stato ispirato dal trentennale dell'uscita del classico film horror "Hellraiser" e si intitola Il piacere della sofferenza...
lunedì 30 aprile 2018
lunedì 23 aprile 2018
La letteratura è solo un'illusione?
Raccontare una storia per trasportare il lettore nel vortice dell'avventura significa offrirgli la possibilità di fantasticare qualcosa di completamente diverso rispetto alla sua vita quotidiana. Il lettore può camminare nella nebbiosa Londra vittoriana e assistere alle indagini di Sherlock Holmes, oppure ascoltare il clangore metallico di corazze sulle quali si schianta la spada dell'invincibile cimmero Conan. Non a caso è stato coniata l'espressione letteratura di evasione per indicare quelle letture concepite appositamente per fuggire dalla realtà.
Anche la lettura dei cosiddetti romanzi rosa serve a far sognare storie d'amore complesse e passioni intense che magari nella vita reale si sono verificate una sola volta e in modalità più semplici.
Però, anche lasciando da parte i libri prettamente di genere e alzando l'asticella a un livello più elevato - la grande letteratura dei classici - in genere quel che viene narrato è attinente alla vita quotidiana, alle situazioni e alle esperienze che tutti noi viviamo. La lettura di un classico è coinvolgente in quanto descrive le emozioni che tutti provano normalmente nella vita rendendole più sublimi di quanto esse non sembrino quando sono vissute materialmente.
Da questo punto di vista c'è stato persino - e c'è tuttora - chi stigmatizza la letteratura (ma anche il teatro, il cinema, le fiction televisive) in quanto illuderebbe il lettore e lo trasporterebbe in uno stato di esaltazione mentale che poi gli fa sembrare terribilmente grigia e monotona la realtà della sua vita non appena chiude le pagine del libro.
É solo l'esagerazione di qualche vecchio barbogio o c'è del vero in questo timore?
Anche la lettura dei cosiddetti romanzi rosa serve a far sognare storie d'amore complesse e passioni intense che magari nella vita reale si sono verificate una sola volta e in modalità più semplici.
Però, anche lasciando da parte i libri prettamente di genere e alzando l'asticella a un livello più elevato - la grande letteratura dei classici - in genere quel che viene narrato è attinente alla vita quotidiana, alle situazioni e alle esperienze che tutti noi viviamo. La lettura di un classico è coinvolgente in quanto descrive le emozioni che tutti provano normalmente nella vita rendendole più sublimi di quanto esse non sembrino quando sono vissute materialmente.
Da questo punto di vista c'è stato persino - e c'è tuttora - chi stigmatizza la letteratura (ma anche il teatro, il cinema, le fiction televisive) in quanto illuderebbe il lettore e lo trasporterebbe in uno stato di esaltazione mentale che poi gli fa sembrare terribilmente grigia e monotona la realtà della sua vita non appena chiude le pagine del libro.
É solo l'esagerazione di qualche vecchio barbogio o c'è del vero in questo timore?
lunedì 16 aprile 2018
Dai fumetti ai fumetti
Come avrete intuito leggendo l'ultimo post, i fumetti sono uno dei miei interessi.
In effetti ho imparato a leggere speditamente grazie agli albi di "Topolino", "Braccio di Ferro", "Geppo" e "Provolino" che i miei genitori e i miei zii mi compravano spesso. Molti della mia generazione hanno seguito un percorso analogo (a quei tempi non c'erano tablet, smartphone e pc ;-)
Per parecchi anni ho letto prevalentemente fumetti. Anche qualche libro "per ragazzi", però soprattutto fumetti. Da "Topolino" sono passato a "Martin Mystère", "Dylan Dog", le riviste di manga "Mangazine" e "Kappa". Però mentre frequentavo l'università ho cominciato a leggere anche tantissima narrativa, in parte testi obbligatori per gli esami e in parte testi che mi incuriosivano a titolo personale.
Da allora, per diverse decadi (purtroppo ormai devo conteggiare la mia vita usando queste frazioni temporali molto ampie) i romanzi e le raccolte di racconti hanno sempre oltrepassato i fumetti in termini di quantità. Continuavo a leggere sia narrativa che graphic novels, ma con un rapporto di 4:1 in proporzione.
Negli ultimi mesi la tendenza si sta invertendo. Sto leggendo fumetti e romanzi in quantità equivalenti, non escludo che nel corso dell'anno i primi finiscano col prevalere sui secondi.
Se dovessi dare una spiegazione del perché di questa inversione mi verrebbe da dire: per sentirmi di nuovo ragazzino :-D
Però in realtà non mi pongo troppo il problema, ormai sono arrivato al punto di accettare e giustificare ogni bizzarria dei miei neuroni, compreso il ritorno dei fiamma in grande stile per il fumetto.
Mi sto addirittura adoperando per scriverne uno. Il romanzo fantasy di cui ho parlato è in fase di editing, conto di pubblicarlo nei prossimi mesi. Però dopo vorrei provare a scrivere una storia un fumetti: non delle semplici strisce per le quali basta un software grafico come quelle di Writerman, stavolta sarebbe una cosa più professionale.
Naturalmente ciò implica un piccolissimo problema di nessunissima importanza, ovvero il fatto che io non so disegnare e quindi dovrò assumere un disegnatore e pagarlo. Ma questo è un particolare secondario...
:-P
In effetti ho imparato a leggere speditamente grazie agli albi di "Topolino", "Braccio di Ferro", "Geppo" e "Provolino" che i miei genitori e i miei zii mi compravano spesso. Molti della mia generazione hanno seguito un percorso analogo (a quei tempi non c'erano tablet, smartphone e pc ;-)
Per parecchi anni ho letto prevalentemente fumetti. Anche qualche libro "per ragazzi", però soprattutto fumetti. Da "Topolino" sono passato a "Martin Mystère", "Dylan Dog", le riviste di manga "Mangazine" e "Kappa". Però mentre frequentavo l'università ho cominciato a leggere anche tantissima narrativa, in parte testi obbligatori per gli esami e in parte testi che mi incuriosivano a titolo personale.
Da allora, per diverse decadi (purtroppo ormai devo conteggiare la mia vita usando queste frazioni temporali molto ampie) i romanzi e le raccolte di racconti hanno sempre oltrepassato i fumetti in termini di quantità. Continuavo a leggere sia narrativa che graphic novels, ma con un rapporto di 4:1 in proporzione.
Negli ultimi mesi la tendenza si sta invertendo. Sto leggendo fumetti e romanzi in quantità equivalenti, non escludo che nel corso dell'anno i primi finiscano col prevalere sui secondi.
Se dovessi dare una spiegazione del perché di questa inversione mi verrebbe da dire: per sentirmi di nuovo ragazzino :-D
Però in realtà non mi pongo troppo il problema, ormai sono arrivato al punto di accettare e giustificare ogni bizzarria dei miei neuroni, compreso il ritorno dei fiamma in grande stile per il fumetto.
Mi sto addirittura adoperando per scriverne uno. Il romanzo fantasy di cui ho parlato è in fase di editing, conto di pubblicarlo nei prossimi mesi. Però dopo vorrei provare a scrivere una storia un fumetti: non delle semplici strisce per le quali basta un software grafico come quelle di Writerman, stavolta sarebbe una cosa più professionale.
Naturalmente ciò implica un piccolissimo problema di nessunissima importanza, ovvero il fatto che io non so disegnare e quindi dovrò assumere un disegnatore e pagarlo. Ma questo è un particolare secondario...
:-P
lunedì 9 aprile 2018
Il mio passaggio al Romics
Come ho già detto in un'altra occasione, Lucca è imparagonabile. Il Romics è un po' troppo "ammassato" e d'altronde si svolge in una serie di hangar nel bel bezzo del nulla (la Nuova Fiera di Roma è sin troppo decentrata), quindi manca l'atmosfera della città.
Però questa edizione della fiera fumettistica capitolina passerà agli annali per uno strepitoso cosplay. Vi do tre indizi:
... e dico solo: Ariano Geta desu ga?
Come dicevo l'atmosfera non è però quella di Lucca. I cosplayers si impegnano come possono, però il contesto è diverso.
Poi, va da se che la magia del raduno fumettistico c'è sempre. Può capitare di solidarizzare con un soldato dell'Impero che sembra davvero allo stremo...
... oppure si può incontrare un tenero bimbetto sul suo bat-passeggino:
Può succedere di trovarsi a un metro da una bella donna completamente nuda e il primo pensiero che viene in mente é: "Che meraviglioso... body-painting!"
Naturalmente è anche l'occasione per ammirare tavole originali di disegnatori professionisti e restare incantati davanti al loro talento.
Insomma, comunque la si metta è una giornata diversa dal solito, che fa sempre bene al morale ;-)
Però questa edizione della fiera fumettistica capitolina passerà agli annali per uno strepitoso cosplay. Vi do tre indizi:
... e dico solo: Ariano Geta desu ga?
Come dicevo l'atmosfera non è però quella di Lucca. I cosplayers si impegnano come possono, però il contesto è diverso.
Poi, va da se che la magia del raduno fumettistico c'è sempre. Può capitare di solidarizzare con un soldato dell'Impero che sembra davvero allo stremo...
... oppure si può incontrare un tenero bimbetto sul suo bat-passeggino:
Può succedere di trovarsi a un metro da una bella donna completamente nuda e il primo pensiero che viene in mente é: "Che meraviglioso... body-painting!"
Naturalmente è anche l'occasione per ammirare tavole originali di disegnatori professionisti e restare incantati davanti al loro talento.
Insomma, comunque la si metta è una giornata diversa dal solito, che fa sempre bene al morale ;-)
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