Rendersi economicamente indipendente è già difficile di suo in quest'epoca di precarietà, non provarci neppure perché "io voglio inseguire il mio sogno" e impiegare il proprio tempo in attività non retribuite (quando non addirittura a pagamento) nel settore in cui si spera di emergere, beh, non è una scelta che condivido.
La premessa fa capire che sono il genere di persona che ha i piedi ben piantati in terra. Come mi hanno insegnato i miei genitori: le passioni si possono inseguire anche nel tempo libero, purché sia tempo libero successivo all'orario di lavoro in cui ci si è onestamente guadagnato qualcosa per vivere.
Concretezza e materialità sempre in primo piano insomma.
Purché i sogni non svaniscano.
Purché i sogni non svaniscano.
Perché avere dei sogni, degli obiettivi, delle passioni, è fondamentale per continuare a sentirsi vivi.
Io, almeno, mi accorgo di star male - psicologicamente e di conseguenza anche fisicamente - quando mi rendo conto che sto eseguendo ogni azione con fatalismo meccanicistico, come un pupazzo a molla. Credere in un'impossibilità in cui si spera, inseguire un obiettivo chiaramente fuori portata, è un ottimo modo per mettere nel mirino un fallimento; ma è anche un percorso da seguire per un lungo periodo, un periodo in cui si vivrà vivendo e non semplicemente esistendo.
I sogni in cui più speravo sono quelli che non si sono avverati nonostante l'impegno che ci avevo messo. Eppure quando provo a smettere di dedicarci una parte del mio tempo, mi sento come un anziano decrepito fermo su una sedia a rotelle in una camerata d'ospedale...
Riguardo ai sogni l'importante è non arrendersi mai nonostante le difficoltà. Non è facile, però.
RispondiEliminaFacile non è mai, purtroppo.
EliminaI sogni sono strane bestie. A volte ti può anche capitare di accorgerti, a un certo punto della vita, che alcuni dei tuoi sogni non sono in realtà neanche tuoi, ma li hai assorbiti dall'esterno, dalla famiglia, dall'educazione scolastica. E in questo caso possono perfino rovinarti la vita. Già soltanto imparare a riconoscere quali dei tuoi sogni sono davvero tuoi è un passo fondamentale. Dopodiché occorre fare il massimo possibile per perseguirli.
RispondiEliminaQuesta fase penso di averla già superata, ormai so cosa realmente vorrei. Il guaio è che saperlo aiuta solo in minima parte a conseguirlo...
Elimina"I sogni - obiettivi" ossia quei sogni che uno vuole davvero realizzare non li si deve abbandonare mai.
RispondiEliminaInfatti, oppure si rischia di perdere ogni motivazione e trasformarsi in un automa.
EliminaCiò che mettiamo in primo piano e ciò che condiziona nel bene e nel male la nostra vita... Siano essi sogni o meri bisogni materiali.
RispondiEliminaBeh, certi bisogni materiali purtroppo non sono tanto meri...
EliminaIntendevo che a volte sono i puri e semplici bisogni e obblighi materiali a boicottare e a tagliare le gambe ai sogni stessi.
EliminaE viceversa se il sogno è abbastanza forte si realizza a fronte di sacrifici materiali
EliminaSei stato chiarissimo :-)
EliminaPenso che nell'ultima cosa che hai detto ci sia una profonda verità. Se smettiamo di dedicare tempo ed energie ai nostri sogni, si avvizzisce qualcosa dentro di noi. Quindi meglio tenersi stretti i nostri sogni, anche quelli che non si sono avverati o che (forse) non lo faranno mai.
RispondiEliminaEsatto, una volta che è perso ogni sogno automaticamente sparisce anche la capacità di vedere un senso nelle azioni quotidiane. Se necessario - come in casi di emergenza - ci si adatta anche a eseguire le azioni quotidiane solo per "sopravvivenza", però non è un bel vivere.
Elimina"Perché avere dei sogni, degli obiettivi, delle passioni, è fondamentale per continuare a sentirsi vivi."
RispondiEliminaCaro Ariano, credo che il succo del discorso sia proprio questo, magari scendendo a qualche compromesso con le proprie aspettative ma senza rinunciare a inseguirle. Il passo di Pessoa che riporti qui di fianco è un po' il manifesto di un'attitudine a elevare il lato spirituale, intellettivo delle nostre esistenze. La vita ti può togliere molte cose, ma non i sogni. La butto in filosofia, cosa astratta, forse, ma indispensabile anche nel quotidiano.
Di compromessi bisogna farne veramente tanti, così come bisogna sempre, come dici tu, essere un po' filosofi e cercare di accettare le cose come vengono. Ma rassegnarsi in modo completo e rinunciare interamente al "superfluo necessario" è un po' come ridursi a una bestia. C'è chi ci riesce senza problemi, buon per lui, io temo di non esserne capace.
EliminaNon bisogna mai smettere di sognare, altrimenti si rischia davvero la depressione. Negli ultimi tempi mi rendo conto che, nonostante la fatica, scrivere mi regala ancora uno sprazzo di felicità, quest'anno soprattutto mi ha tenuto alto il morale quando tutto andava male.
RispondiEliminaÉ proprio questo il punto: certe attività rivolte ai "sogni" implicano comunque fatica e sforzi, ma sono fatiche che alla fine non pesano sul morale, anzi, lo distraggono da altri pensieri...
EliminaSai quando mi sento "un pupazzo a molla" come scrivi tu? A volte, al mattino presto, in fila verso il semaforo verso la cittadina in cui insegno. Non vivo per fortuna spesso quella sensazione, ma è veramente pesante. Sento di non trovarmi al mio posto, di voler essere altrove, di essere stata trascinati lì e in quel momento da qualcosa che era inevitabile all'epoca, ma che poteva essere evitato prendendo altre decisioni. Ecco.
RispondiEliminaNon mi viene spesso quella sensazione, eh. Altrimenti sarei fritta.
A me invece capita frequentemente, pensa un po'...
EliminaL'altra faccia della spirale è quando nonostante l'impegno e la voglia non si riesce a essere del tutto economicamente indipendenti e in più hai difficoltà a vedere realizzato anche i propri sogni, che corrisponde a volte anche solo ad avere delle piccole soddisfazioni.
RispondiEliminaQuella anche è una fase brutta, ma almeno è accompagnata da un'ansia e una rabbia che possono diventare spinta creativa. Quando invece non provi più nulla, allora sono davvero dolori...
EliminaArrivo tardi ma arrivo :)
RispondiEliminaCondivido ogni tua parola. Perdere i sogni è come diventare invalidi e incapaci di muoversi. Non avere i piedi piantati per terra... idem.
Non si può vivere alle spalle altrui. Bisogna muoversi, darsi da fare (per uqello che si può in questi tempi neri). Però i sogni non vanno abbandonati. Ci mantengono vivi e freschi
Vivi e soprattutto desiderosi di continuare a vivere.
EliminaHai ragione, ma ormai alla mia età il sogno sta svanendo...
RispondiEliminaTi capisco, mi sta succedendo qualcosa di simile. Però dobbiamo tenere duro e non mollare.
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