venerdì 8 luglio 2011

Libri non letti

La vita è troppo breve per compiere e provare ogni esperienza. Questo limite vale per tutti gli aspetti esistenziali, figuriamoci per la lettura! È un campo in cui occorre selezionare, scegliere cosa si vuole leggere, tralasciare e talvolta rinunciare. Ovviamente questo implica il rischio di non sapere mai quanto ci sarebbe piaciuto quel libro che si è deciso di escludere dall’elenco delle letture, o di cui si ignorava persino l'esistenza.
A volte mi chiedo quale potrebbe essere un buon elenco di opere letterarie che NON leggerò durante la mia vita. Ma poi preferisco lasciar perdere, e rinuncio a compilarlo per non farmi prendere dai sensi di colpa verso quei grandi autori che quasi certamente non degnerò mai della mia attenzione.
Se davvero esistesse un aldilà dove la nostra esistenza si protrarrà per sempre, spero che sia concesso leggere. Con un tempo infinito a disposizione forse riuscirei a colmare tutte le mie lacune libresche :-)

7 commenti:

  1. eh..eh.. magari ci fosse un aldilà di questo tipo, con una disponibilità di libri infinita e... tutto il tempo che vogliamo per leggere. Sarebbe una bella forma di paradiso, no? Altroché caffé Lavazza con Bonolis e Laurenti... o Clouney e Malcovic! ^_^

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  2. Quanto ti capisco!
    Quasi quotidianamente inciampo su nuovi titoli e su vecchi romanzi che vorrei aver tempo per leggere: ho un file di Excel (una sorta di Wish-list) con più di 2000 titoli, e ogni volta riesco a toglierne uno dalla lista mi sento quasi in colpa per tutti i restanti.

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  3. Guarda... sul mio blog ho appena inaugurato la rubrica "Leggo troppo poco...", ti basta? ;)

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  4. Lacunotico...sidrome diffusa tra le mille domande e le infinite risposte...;-)

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  5. Non ci penso più ai classici che non ho ancora letto. Forse li leggerò, forse no. Ne avevo parlato anche sul mio blog citando un articolo di Eco che esprimeva gli stessi dubbi. Ma che importa la quantità alla fine? Meglio leggere 10 volte un libro che ci piace che 10 libri che ci fanno schifo

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  6. Beh, prima o poi ci andremo, in pensione.
    E allora, usciremo di casa non più con la ventiquattrore ma con in una mano il sacchetto di pane secco da dare agli uccelli al parco e nell'altra il nostro libriccino da leggere sulla panchina in santa pace.
    E così a rotazione, finché occhi e mente ci reggono.
    Quale modo migliore di spendere la nostra terza età? ;)

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  7. Hai ragione... se esiste un paradiso, è un posto pieno di libri. Per forza. Secondo me se esiste Dio, anche Lui legge. O dovrebbe farlo.

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