La pellicola si dimostrò in effetti tutt'altro che cliché e mi permise tra l'altro di scoprire in ritardo - ormai avevano già sciolto la band - i Bauhaus.
Nella sequenza iniziale del film compare infatti il cantante Peter Murphy che interpreta se stesso mentre canta in una discoteca una canzone assai poco adatta a una discoteca. Il chitarrista Daniel Ash, il bassista David J e il batterista Kevin Haskins non compaiono in scena, una scelta del regista probabilmente dettata dalla volontà di enfatizzare l'inquadratura su Murphy, oggettivamente dotato di un'espressività e di uno sguardo altamente cinematografici.
La canzone eseguita è "Bela Lugosi is dead". Ne rimasi subito colpito e volli poi rimediare il relativo disco per ascoltarla per intero. Era del tutto anti-commerciale: una durata di quasi dieci minuti ripetendo ossessivamente lo stesso riff. Ma la ripetizione cambiava di lunghezza e di intensità, si riproponeva con delle piccole modifiche come le variazioni sul tema di certe melodie classiche, veniva sostenuta dalle distorsioni della chitarra elettrica, dalle dilatazioni infinite delle note del basso, dai colpi sordi e attenuati della batteria, dalla voce ipnotica del cantante. Una sinfonia tetra che celebrava l'attore ungherese noto per aver interpretato Dracula in numerosi film in bianco e nero. Sublime.
Ma non è questa la canzone che intendo proporre poiché non appartiene al decennio ottantesco: uscì come singolo nel 1979.
Il loro primo LP esteso, In the flat field, vide invece la luce nel 1980.
Il pezzo di apertura di un album è quello che introduce l'ascoltatore alla musica in esso contenuta, quindi costituisce di fatto la presentazione ufficiale della band e del suo stile. Reputo perciò assai significativo il primo brano di In the flat field, ovvero "Double dare". Ha un ritmo cupamente gothic rock, in effetti l'intero LP è una litania di tracce musicali cui viene data un'intonazione spesso lugubre.
In basso trovate il testo e il link su youtube.
"Double dare" è una canzone che ad alcuni potrebbe risultare sgradita per le sonorità metalliche rese deliberatamente disturbing (uso un termine inglese perché non ne trovo uno italiano che renda lo stesso effetto). A me invece è sempre piaciuta, sarà che ero e continuo a essere un po' disturbato mentalmente...
(Testo: Io ti sfido a essere reale, a toccare la fiamma tremolante, gli spasimi di un oscuro piacere. Non indietreggiare di fronte alla paura della notte, non tornare indietro ancora una volta dalle destinazioni prefissate. Io ti sfido a essere orgoglioso, ad avere il coraggio di urlare ad alta voce le convinzioni che ti senti dentro come il suono di campane che rintoccano. Io ti sfido a disprezzare la burocrazia e tutte le sue bugie. Nel vuoto, loro guardano nel vuoto, loro non hanno mai il coraggio di sfidare. Io sfido te. Te!)
La canzone eseguita è "Bela Lugosi is dead". Ne rimasi subito colpito e volli poi rimediare il relativo disco per ascoltarla per intero. Era del tutto anti-commerciale: una durata di quasi dieci minuti ripetendo ossessivamente lo stesso riff. Ma la ripetizione cambiava di lunghezza e di intensità, si riproponeva con delle piccole modifiche come le variazioni sul tema di certe melodie classiche, veniva sostenuta dalle distorsioni della chitarra elettrica, dalle dilatazioni infinite delle note del basso, dai colpi sordi e attenuati della batteria, dalla voce ipnotica del cantante. Una sinfonia tetra che celebrava l'attore ungherese noto per aver interpretato Dracula in numerosi film in bianco e nero. Sublime.
Ma non è questa la canzone che intendo proporre poiché non appartiene al decennio ottantesco: uscì come singolo nel 1979.
Il loro primo LP esteso, In the flat field, vide invece la luce nel 1980.
Il pezzo di apertura di un album è quello che introduce l'ascoltatore alla musica in esso contenuta, quindi costituisce di fatto la presentazione ufficiale della band e del suo stile. Reputo perciò assai significativo il primo brano di In the flat field, ovvero "Double dare". Ha un ritmo cupamente gothic rock, in effetti l'intero LP è una litania di tracce musicali cui viene data un'intonazione spesso lugubre.
In basso trovate il testo e il link su youtube.
"Double dare" è una canzone che ad alcuni potrebbe risultare sgradita per le sonorità metalliche rese deliberatamente disturbing (uso un termine inglese perché non ne trovo uno italiano che renda lo stesso effetto). A me invece è sempre piaciuta, sarà che ero e continuo a essere un po' disturbato mentalmente...
(Testo: Io ti sfido a essere reale, a toccare la fiamma tremolante, gli spasimi di un oscuro piacere. Non indietreggiare di fronte alla paura della notte, non tornare indietro ancora una volta dalle destinazioni prefissate. Io ti sfido a essere orgoglioso, ad avere il coraggio di urlare ad alta voce le convinzioni che ti senti dentro come il suono di campane che rintoccano. Io ti sfido a disprezzare la burocrazia e tutte le sue bugie. Nel vuoto, loro guardano nel vuoto, loro non hanno mai il coraggio di sfidare. Io sfido te. Te!)