Beh questa tua striscia offre il fianco ad una duplice lettura e per questa ragione è,per me, una delle tue più riuscite. Da un lato l'ironia solita sull'aspetto fisico non proprio piacente delle due povere protagoniste dall'altro le ragioni della scelta del loro futuro datore di lavoro che le ha scelte perché fibfstto non avranno mai un uomo e quindi non chiederanno permessi per il matrimonio e lui non dovrà neanche sporcarsi le mani a far loro firmare un foglio in bianco di licenziamento in caso rimanessero incinta.
Sì, indubbiamente resto sconcertato anch'io quando leggo testimonianze di donne alle quali, durante un colloqui, è stato chiesto se avevano intenzione di fare dei figli poiché la ditta "non può permettersi di perdere un lavoratore per un periodo lungo come il congedo di maternità"... Sono testimonianze che fanno riflettere si quanto stia diventando opprimente questo sistema iper-liberista in cui tutto deve essere sacrificato sull'altare del profitto...
Purtroppo non succede solo alle donne...la non elargizione dei congedi di maternità alle donne è una cosa scandalosa ma anche gli uomini subbiscono. Una volta-tanto per dirne una - non fui riconfermato per un lavoro di lavapiatti semplicemente perché dopo tanti riposi saltati per straordinari ebbi la malagrazia di chiedere alla responsabile di non mettermi straordinari un dato giorno (nel quale oltretutto sarei dovuto essere di riposo) perché avevo già degli impegni. la cosa triste è che quel lavoro era gestito da una di quelle multiservice che sui loro siti non fanno altro che ripetere quanto ci tengano al rispetto delle regole e alla soddisfazione dei loro lavoratori... A me è capitato questo, ma suppongo che ognuno abbia le sue storie da raccontare...
Anni fa ricordo un colloquio di lavoro presso un'azienda chimica dove tra le prime domande mi fu chiesto se stavo per sposarmi. Tra le ultime mi fu chiesto se praticassi sport invernali. Credo non ci sia da aggiungere altro relativamente all'idiozia di alcuni personaggi messi a fare recruiting.
Purtroppo temo che la loro non sia idiozia ma esecuzione di ordini ricevuti dalla direzione... Loro vogliono gente che non abbia una vita privata, vogliono automi che pensano solo a lavorare...
Sui personaggi messi a fare recruiting ce ne sarebbero di cose da dire...riguardo poi a certe aziende che vogliono solo automi, purtroppo sta diventando la prassi. Le aziende però così si fanno male da sole, perché un lavoratore insoddisfatto o anonimo non farà mai crescere sul serio le aziende, al massimo le farà galleggiare.
Non solo: un lavoratore insoddisfatto appena può se ne va... Se devi creare una struttura solida serve un lavoro di squadra, se i "giocatori" dopo un po' se ne vanno via e li devi sostituire, la squadra non si formerà mai...
Povere ragazze, questo è un colpo basso, però non si sa mai, potrebbero trovare un marito e fare tanti bambini, chi può dirlo? Comunque per restare in tema il mio primo colloquio di lavoro lo feci in un'azienda multinazionale molto affermata che non mi assunse perché ero una donna, a parità di età e di esperienza preferirono assumere un uomo appena laureato come me lui con 100 e io con 110 e lode. L'uomo che mi fece il colloquio me lo disse chiaramente (oggi sarebbe da denuncia). Pensa che poi il destino ha fatto sì che io non avessi figli, non per mia scelta, ma questa è un'altra storia.
Ci sono parecchie cose che non funzionano nel capitalismo iperliberista... Non sono un simpatizzante dei vecchi sistemi socialisti, tutt'altro, però mi pare che negli ultimi trent'anni c'è stata una virata verso il "libero mercato" con sempre meno controlli da parte dello stato e sempre più "legge della giungla" da parte delle imprese...
Tu dici? Io ricordo che l'espressione "straordinari non retribuiti" era molto attiva anche prima del covid19... Magari mai pronunciata esplicitamente, nascosta dentro "consigli bonari" tipo: "Vieni mezzora prima e ti avvantaggi", "Ti trattieni un'oretta per completare quel che non può essere lasciato in sospeso"... Ne ho ricevuti molti di questi consigli bonari, a volte ho dovuto sottostare... :-\
Si, è vero. La tendenza è sempre esistita. Già vent'anni fa capitava di fermarsi fino alle 8 o alle 9 di sera per il bene della patria. Solo che allora c'erano motivi più "nobili" (tipo che uno era giovane e trovava quegli stimoli che a cinquant'anni fatica a ritrovare). Era una regola tacita. Sapevi che era meglio seguire il corso del fiume perché risalire la corrente era impossibile. Oggi, dopo dieci anni di Fornero, certe richieste sono diventate esplicite. Un crescendo continuo fino all'apoteosi del periodo Covid, dove viene esplicitamente richiesto di mandare a zero il monte ferie lavorando...
Va beh...ho seguito queste strisce di Yumi & Nana un po’ a random , son sincero. Questa però mi ha mosso un ricordo del passato. Quando ero ragazzino e d’estate andavo a lavorare qualche ora presso un commerciante che produceva capi di vestiario. Aveva la parte dedicata alla vendita all’ingrosso con commesse carine . E la sezione “nascosta” al pubblico dove tagliavano , cucivano e stiravano i capi con per lo più operai non proprio sta gran bellezza. In effetti la leggenda raccontava che le scegliesse brutte perché menò soggette a quei “ rischi” esposti sopra nei vari commenti ( matrimonio , maternità ecc..)😀😀😀 Comunque le tue sue protagoniste io le trovo carine. Ciao
Ovviamente è un fumetto umoristico e anche i contenuti sono sopra le righe... Un po' come i film di Fantozzi, per capirci: sono specchi deformanti della realtà, non specchi che riflettono l'immagine in modo realistico.
... che poi questo signore non è proprio un Adone, con quel riportino! :D Comunque è la realtà, mi hai fatto ricordare uno dei primi colloqui di lavoro che ormai si perdono nella notte dei tempi. Ero fresca di diploma al liceo linguistico, e il mio obiettivo era quello di lavorare in un'agenzia viaggi (cosa che non sono mai riuscita a fare in vita mia). Il tizio che mi fece il colloquio diceva che avrei dovuto vestirmi in maniera più sexy (con minigonna, scollature ecc.). E che, in situazioni di emergenza viaggio, avrei dovuto rendermi disponibile per prestazioni extra, per esempio con le guardie libiche. Tutto mi ricordava il racconto "Palla di sego" di Maupassant, ma l'avevo trovato estremamente squallido.
Direi! Di fronte a prospettive del genere è roba che c'è solo andarsene via subito, spiegando nel contempo al tizio che intrattenere le guardie libiche è un onore che spetta al titolare dell'agenzia...
Beh questa tua striscia offre il fianco ad una duplice lettura e per questa ragione è,per me, una delle tue più riuscite. Da un lato l'ironia solita sull'aspetto fisico non proprio piacente delle due povere protagoniste dall'altro le ragioni della scelta del loro futuro datore di lavoro che le ha scelte perché fibfstto non avranno mai un uomo e quindi non chiederanno permessi per il matrimonio e lui non dovrà neanche sporcarsi le mani a far loro firmare un foglio in bianco di licenziamento in caso rimanessero incinta.
RispondiEliminaSì, indubbiamente resto sconcertato anch'io quando leggo testimonianze di donne alle quali, durante un colloqui, è stato chiesto se avevano intenzione di fare dei figli poiché la ditta "non può permettersi di perdere un lavoratore per un periodo lungo come il congedo di maternità"... Sono testimonianze che fanno riflettere si quanto stia diventando opprimente questo sistema iper-liberista in cui tutto deve essere sacrificato sull'altare del profitto...
EliminaPurtroppo non succede solo alle donne...la non elargizione dei congedi di maternità alle donne è una cosa scandalosa ma anche gli uomini subbiscono. Una volta-tanto per dirne una - non fui riconfermato per un lavoro di lavapiatti semplicemente perché dopo tanti riposi saltati per straordinari ebbi la malagrazia di chiedere alla responsabile di non mettermi straordinari un dato giorno (nel quale oltretutto sarei dovuto essere di riposo) perché avevo già degli impegni. la cosa triste è che quel lavoro era gestito da una di quelle multiservice che sui loro siti non fanno altro che ripetere quanto ci tengano al rispetto delle regole e alla soddisfazione dei loro lavoratori...
EliminaA me è capitato questo, ma suppongo che ognuno abbia le sue storie da raccontare...
Ne potrei raccontare diverse anch'io nelle due ditte dove ho lavorato prima... e sarà un caso ma poi hanno chiuso entrambe :-\
EliminaAnni fa ricordo un colloquio di lavoro presso un'azienda chimica dove tra le prime domande mi fu chiesto se stavo per sposarmi. Tra le ultime mi fu chiesto se praticassi sport invernali. Credo non ci sia da aggiungere altro relativamente all'idiozia di alcuni personaggi messi a fare recruiting.
RispondiEliminaPurtroppo temo che la loro non sia idiozia ma esecuzione di ordini ricevuti dalla direzione... Loro vogliono gente che non abbia una vita privata, vogliono automi che pensano solo a lavorare...
EliminaSui personaggi messi a fare recruiting ce ne sarebbero di cose da dire...riguardo poi a certe aziende che vogliono solo automi, purtroppo sta diventando la prassi. Le aziende però così si fanno male da sole, perché un lavoratore insoddisfatto o anonimo non farà mai crescere sul serio le aziende, al massimo le farà galleggiare.
EliminaNon solo: un lavoratore insoddisfatto appena può se ne va... Se devi creare una struttura solida serve un lavoro di squadra, se i "giocatori" dopo un po' se ne vanno via e li devi sostituire, la squadra non si formerà mai...
EliminaOddio, non so se metermi a ridere o mettermi a piangere...
RispondiEliminaRidi pure perché [SPOILER] per le ragazze sta per arrivare la rivalsa ;-)
EliminaUn datore di lavoro che senza colpo ferire fa allusioni spiacevoli sull’aspetto fisico di due aspiranti lavoratrici... un villano!
RispondiEliminaIl problema è che non è una cosa tanto fantasiosa ma ha un sottofondo di realistico...
EliminaMai 'na gioia per 'ste due! ;)
RispondiEliminaManca poco ormai, stanno per finire i tempi cupi ;-)
EliminaAlmeno questo datore di lavoro pensa all'azienda e non ai suoi personali interessi zozzerelli... :p
RispondiEliminaHo capito il senso, però non mi suona molto consolatorio...
Elimina:-D
Povere ragazze, questo è un colpo basso, però non si sa mai, potrebbero trovare un marito e fare tanti bambini, chi può dirlo?
RispondiEliminaComunque per restare in tema il mio primo colloquio di lavoro lo feci in un'azienda multinazionale molto affermata che non mi assunse perché ero una donna, a parità di età e di esperienza preferirono assumere un uomo appena laureato come me lui con 100 e io con 110 e lode. L'uomo che mi fece il colloquio me lo disse chiaramente (oggi sarebbe da denuncia). Pensa che poi il destino ha fatto sì che io non avessi figli, non per mia scelta, ma questa è un'altra storia.
Ci sono parecchie cose che non funzionano nel capitalismo iperliberista... Non sono un simpatizzante dei vecchi sistemi socialisti, tutt'altro, però mi pare che negli ultimi trent'anni c'è stata una virata verso il "libero mercato" con sempre meno controlli da parte dello stato e sempre più "legge della giungla" da parte delle imprese...
EliminaPer fortuna che cose del genere non esistono, se non nella tua fantasia...
RispondiElimina... ne sei proprio sicura? ;-)
EliminaPurtroppo scherzavo. :(
EliminaIn tempi di emergenza COVID la frase è diversa: il recruiter avrebbe detto "fare tanti straordinari non retribuiti anche nel weekend".
RispondiEliminaTu dici? Io ricordo che l'espressione "straordinari non retribuiti" era molto attiva anche prima del covid19... Magari mai pronunciata esplicitamente, nascosta dentro "consigli bonari" tipo: "Vieni mezzora prima e ti avvantaggi", "Ti trattieni un'oretta per completare quel che non può essere lasciato in sospeso"... Ne ho ricevuti molti di questi consigli bonari, a volte ho dovuto sottostare... :-\
EliminaSi, è vero. La tendenza è sempre esistita. Già vent'anni fa capitava di fermarsi fino alle 8 o alle 9 di sera per il bene della patria. Solo che allora c'erano motivi più "nobili" (tipo che uno era giovane e trovava quegli stimoli che a cinquant'anni fatica a ritrovare). Era una regola tacita. Sapevi che era meglio seguire il corso del fiume perché risalire la corrente era impossibile.
EliminaOggi, dopo dieci anni di Fornero, certe richieste sono diventate esplicite. Un crescendo continuo fino all'apoteosi del periodo Covid, dove viene esplicitamente richiesto di mandare a zero il monte ferie lavorando...
Va beh...ho seguito queste strisce di Yumi & Nana un po’ a random , son sincero.
RispondiEliminaQuesta però mi ha mosso un ricordo del passato.
Quando ero ragazzino e d’estate andavo a lavorare qualche ora presso un commerciante che produceva capi di vestiario.
Aveva la parte dedicata alla vendita all’ingrosso con commesse carine .
E la sezione “nascosta” al pubblico dove tagliavano , cucivano e stiravano i capi con per lo più operai non proprio sta gran bellezza.
In effetti la leggenda raccontava che le scegliesse brutte perché menò soggette a quei “ rischi” esposti sopra nei vari commenti ( matrimonio , maternità ecc..)😀😀😀
Comunque le tue sue protagoniste io le trovo carine.
Ciao
Molto significativo il tuo ricordo. Yumi e Nana ti ringraziano per la simpatia :-)
EliminaOperaie .
RispondiEliminaLe tue protagoniste.
Meno e non meno’ ahaha!!
Ciao, ti ho dato un premio. Domani sul mio blog trovi chiarimenti e istruzioni.
RispondiEliminaGrazie, mi preparo ;-)
EliminaOvviamente è un fumetto umoristico e anche i contenuti sono sopra le righe... Un po' come i film di Fantozzi, per capirci: sono specchi deformanti della realtà, non specchi che riflettono l'immagine in modo realistico.
RispondiElimina... che poi questo signore non è proprio un Adone, con quel riportino! :D
RispondiEliminaComunque è la realtà, mi hai fatto ricordare uno dei primi colloqui di lavoro che ormai si perdono nella notte dei tempi. Ero fresca di diploma al liceo linguistico, e il mio obiettivo era quello di lavorare in un'agenzia viaggi (cosa che non sono mai riuscita a fare in vita mia). Il tizio che mi fece il colloquio diceva che avrei dovuto vestirmi in maniera più sexy (con minigonna, scollature ecc.). E che, in situazioni di emergenza viaggio, avrei dovuto rendermi disponibile per prestazioni extra, per esempio con le guardie libiche. Tutto mi ricordava il racconto "Palla di sego" di Maupassant, ma l'avevo trovato estremamente squallido.
Direi! Di fronte a prospettive del genere è roba che c'è solo andarsene via subito, spiegando nel contempo al tizio che intrattenere le guardie libiche è un onore che spetta al titolare dell'agenzia...
EliminaAhahah, giustissimo! Il potere comporta diritti e anche doveri. ;)
EliminaPuò succedere...
RispondiEliminaPerò non è una bella cosa..
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