Sicuramente hanno dei ritmi assurdi. Però, diamine, leggevo un articolo in cui dicevano che in Giappone le autorità sono preoccupate perché come conseguenza del coronavirus alcune aziende lavorano meno e il tasso di disoccupazione è salito al 2,6%... Ti rendi conto? Per loro il 2,6% di disoccupazione è un dato "preoccupante"... Proprio come da noi... :-\
È vero, in Giappone trovare lavoro è più facile, un lavoro fagocitante e totalizzante (un po' lo è diventato anche in Italia). Ai tempi dell'università ho studiato per un esame l'organizzazione aziendale giapponese, era una specie di incubo travestito da idillio, potrei farci un post...Brave Yuri e Nana, l'indipendenza economica è importante!
Certamente in Giappone quando entri in un'azienda diventa la parte centrale della tua vita. Ti condiziona non solo per l'orario lavorativo, ma anche al di fuori, costringendoti, che so, a partecipare a cene, riunioni e incontri "informali" di cui faresti volentieri a meno ma ai quali sei di fatto costretto a partecipare.
Sì, anche se poi qui da noi c'è comunque differenza da regione a regione... Sul piano occupazionale abbiamo realtà locali agli antipodi l'una dall'altra.
A me la cosa che ha colpito del Giappone è stato vedere lavorare i ragazzini delle superiori; ce n'erano sempre nei konbini. Qua da noi un ragazzino che voglia guadagnare qualche soldino con un lavoro temporaneo, tipo in estate, come fa? A parte lavorare in nero, intendo.
Per loro il lavoro nobilita, infatti l'età legale per lavorare in Giappone è 15 anni. Per guidare, votare, fumare e sposarti devi avere 20 anni, per lavorare ne bastano 15...
Beh, certo in Giappone il lavoro c'è però poi dopo non ti rimane spazio per nient'altro nella tua vita, tatno per dire la malattia più diffusa nel paese nipponico è la morte per superlavoro, mi pare che lì la chiamino karoshi o qualcosa del genere.
Non è la più diffusa, comunque certamente il problema esiste. Tanto è vero che alcuni governi hanno dovuto incentivare le aziende affinché diminuissero le ore di lavoro, pensa un po'...
L'altro problema è che in Giappone si usano tranquillamente le punizioni corporali per un dipendente che sbaglia qualcosa. Ho visto un cameriere in un ristorante venir preso a padellate in testa dal suo capo...
Certamente un dipendente viene spesso maltrattato... Comunque, se ne parla poco ma pure qui in Italia ci sono contesti di lavoro in cui il dipendente subisce umiliazioni di ogni genere...
Che simpatica continuazione. Ciao Ariano. Nana, a quanto vedo, non ha molta voglia di lavorare... ahahahah... Sicuramente preferisce l'amore. Credo ne vedremo delle belle. 😁
Vabbè, ma si capisce che Nana ne vuole una scusa: le secca lavorare, è evidente! Più facile lamentarsi per la mancanza di un amore, meno impegnativo. 😛
Ma no, Nana è una brava ragazza, è solo molto insicura. Poi magari farò due schede riassuntive delle ragazze affinché siano più chiare le loro caratteristiche ;-)
C'è una bella differenza! :D Solo che là poi lavorano quelle 12 ore al giorno
RispondiEliminaSicuramente hanno dei ritmi assurdi. Però, diamine, leggevo un articolo in cui dicevano che in Giappone le autorità sono preoccupate perché come conseguenza del coronavirus alcune aziende lavorano meno e il tasso di disoccupazione è salito al 2,6%... Ti rendi conto? Per loro il 2,6% di disoccupazione è un dato "preoccupante"... Proprio come da noi... :-\
EliminaÈ vero, in Giappone trovare lavoro è più facile, un lavoro fagocitante e totalizzante (un po' lo è diventato anche in Italia).
RispondiEliminaAi tempi dell'università ho studiato per un esame l'organizzazione aziendale giapponese, era una specie di incubo travestito da idillio, potrei farci un post...Brave Yuri e Nana, l'indipendenza economica è importante!
Certamente in Giappone quando entri in un'azienda diventa la parte centrale della tua vita. Ti condiziona non solo per l'orario lavorativo, ma anche al di fuori, costringendoti, che so, a partecipare a cene, riunioni e incontri "informali" di cui faresti volentieri a meno ma ai quali sei di fatto costretto a partecipare.
EliminaYumi ha assolutamente ragione purtroppo
RispondiEliminaSì, anche se poi qui da noi c'è comunque differenza da regione a regione... Sul piano occupazionale abbiamo realtà locali agli antipodi l'una dall'altra.
EliminaA me la cosa che ha colpito del Giappone è stato vedere lavorare i ragazzini delle superiori; ce n'erano sempre nei konbini. Qua da noi un ragazzino che voglia guadagnare qualche soldino con un lavoro temporaneo, tipo in estate, come fa? A parte lavorare in nero, intendo.
RispondiEliminaPer loro il lavoro nobilita, infatti l'età legale per lavorare in Giappone è 15 anni. Per guidare, votare, fumare e sposarti devi avere 20 anni, per lavorare ne bastano 15...
EliminaBeh, certo in Giappone il lavoro c'è però poi dopo non ti rimane spazio per nient'altro nella tua vita, tatno per dire la malattia più diffusa nel paese nipponico è la morte per superlavoro, mi pare che lì la chiamino karoshi o qualcosa del genere.
RispondiEliminaNon è la più diffusa, comunque certamente il problema esiste. Tanto è vero che alcuni governi hanno dovuto incentivare le aziende affinché diminuissero le ore di lavoro, pensa un po'...
EliminaChe carine! Spero di vederle lavorare... ormai dovrebbero avere una vaga esperienza in proposito e non finire nei guai! xD
RispondiEliminaDiciamo che dalla prossima striscia inizia una nuova fase che spero riscuota gradimento.
EliminaL'altro problema è che in Giappone si usano tranquillamente le punizioni corporali per un dipendente che sbaglia qualcosa. Ho visto un cameriere in un ristorante venir preso a padellate in testa dal suo capo...
RispondiEliminaCertamente un dipendente viene spesso maltrattato... Comunque, se ne parla poco ma pure qui in Italia ci sono contesti di lavoro in cui il dipendente subisce umiliazioni di ogni genere...
EliminaQuesto purtroppo è vero, posso testimoniarlo anche io. ;)
EliminaE sono due! Ma allora sai prevedere la trama? ;-)
RispondiEliminaChe simpatica continuazione. Ciao Ariano.
RispondiEliminaNana, a quanto vedo, non ha molta voglia di lavorare...
ahahahah...
Sicuramente preferisce l'amore.
Credo ne vedremo delle belle. 😁
Nelle prossime settimane potrai giudicare ;-)
EliminaVabbè, ma si capisce che Nana ne vuole una scusa: le secca lavorare, è evidente! Più facile lamentarsi per la mancanza di un amore, meno impegnativo. 😛
RispondiEliminaMa no, Nana è una brava ragazza, è solo molto insicura.
EliminaPoi magari farò due schede riassuntive delle ragazze affinché siano più chiare le loro caratteristiche ;-)
Ma no, Ariano! I lavori ci sono... sottopagati, tipo sfruttamento, che tolgono la dignità.... continuo????
RispondiEliminaQuello che dici è vero, però il guaio è che ormai in certe parti d'Italia scarseggiano pure quelli :-(
EliminaMi mancavano Yumi e Nana, sempre piacevoli.
RispondiEliminaGrazie :-)
EliminaSulle prospettive professionali sembrano messe meglio... :)
RispondiEliminaAh beh, qualche lavoretto sottopagato in Giappone si rimedia. Qui da noi è diventata merce rara persino quello...
EliminaMa arriverà la recessione...
RispondiEliminaSarà sempre meno grave che in Italia ;-)
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