mercoledì 26 gennaio 2011

Euforia creativa fuori controllo

zenit   (astronomia) il punto in cui la verticale passante per un luogo di osservazione terrestre incontra la sfera celeste
zen it
Come se “zen” fosse diventato un verbo. In fondo gli inglesi ci mettono poco a verbizzare un sostantivo o un aggettivo:
gem, gemma, pietra preziosa
to gem, abbellire con pietre preziose
gem it, abbelliscilo con le pietre preziose
Con la stessa procedura si può creare:
zen it, rendilo zen, fallo diventare zen.
zen your life, zen it!
Per esempio:

Oggi alle due, mentre rientravo a casa per pranzare, ho imboccato una strada che percorro quasi ogni giorno. Due file di palazzi ai lati, e in lontananza si ergeva una nuvola bianchissima che sembrava essersi posata sulla terra. Una montagna di cotone alle spalle di una casa in fondo alla via. Allora ho pensato che seguendo la strada sino alla fine avrei potuto raggiungere quel biancore compatto, scalarlo lungo i suoi tornanti soffici e inerpicarmi verso la vetta che toccava l’azzurro denso del cielo.

Ecco, questo caso rappresenta l’apoteosi: I zen it, in cui it sarebbe proprio lo zenit (il luogo d’incontro con la sfera celeste). I zen my zenit.
Ovviamente questi pensieri li tengo strettamente per me. Potrei anche raccontarli a qualcuno, ma mi prenderebbero per matto. Direbbero “questo è arrivato, esaurito, fuori di testa”. E magari avrebbero pure ragione.
Ma esistono pensieri per i quali si sente la necessità di condividerli con gli altri, magari per scoprire se esiste almeno una sola persona al mondo che li approva, o li trova interessanti.
Quando mi capitano, li piazzo su internet.
L’anonimato mi salva dalla paura di essere travisato. Niente camicia di forza, al massimo possono eliminare il mio account perché il linguaggio dei miei messaggi è in contrasto col regolamento del provider. Lui si riserva la facoltà di cancellare ogni post con contenuti squilibrati che potrebbero indurre a gesti inconsulti eventuali lettori. Effettivamente, se qualcuno mi desse retta e seguisse la strada sino in fondo nel tentativo di scalare la montagna-nuvola e toccare con un dito il cielo, sarebbe un bel guaio. Finirebbe dritto contro la casa alla fine della via. Macchina sfasciata addosso al muro, conducente ferito. Servizio perfetto per il telegiornale serale che adora le disgrazie e le mette sempre fra i titoli più importanti.
Che bello però se fosse davvero possibile compiere questo percorso in stile zen it!
Avvistata un’autovettura che scalava lentamente i tornanti di una nuvola. Si attendono aggiornamenti”.
Direi che ho sproloquiato abbastanza per oggi. Ritorno a fare finta di essere un normale impiegato senza nessuno strano pensiero in testa. Se qualcuno mi domanda cosa desidero più di ogni altra cosa, gli rispondo: “Tre settimane di ferie, un abbonamento alla pay-tv, e una macchina nuova”.
Però spero che non mi chiedano il motivo per cui ho bisogno di una macchina nuova. Sarebbe imbarazzante spiegare che quella vecchia sta parcheggiata in cima a una nuvola…

11 commenti:

  1. :) la macchina parcheggiata in cima a una nuvola! wow!! che bel post... trasmette solo positività e l'idea di scalareuna nuvola dietro una casa, mi attira moltissimo :) ma, non preoccuparti, non ti accuserò di istigazione a scalare le nuvole! :)

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  2. Stamattina, appena mi sono svegliata, ho visto fuori dalla finestra delle nuvole disposte proprio come una scala.
    Molto piacevole ritrovarmi a leggere poi questo post.
    Buona Giornata! :)

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  3. @ Fra : più che altro, temo che l'assicurazione dell'auto non copra rischi del genere...

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  4. @ Dalailaps : benvenuta :-)
    Beh, almeno tu non devi neppure prendere la macchina, puoi salire sulle nuvole a piedi, e penso che sia anche più interessante ^_^

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  5. Grazie per questo sprazzo di poesia.
    Forse il problema del nostro mondo è proprio questo: dobbiamo preoccuparci di cosa il provider consideri normale e cosa possa censurare perché 'fuori di testa'.
    Temistocle

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  6. @ Tim : essere un po' folle è un vizio che talvolta mi concedo, e devo dire che spesso aiuta. L'unica controindicazione è che le persone che mi stanno vicino a volte temono che io lo sia a tempo pieno, e non solo part-time...

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  7. Bellissimo!
    Desiderio inconscio, psicologico ... sei in una prigione ... dalla tua feritoia vedi possibile l'evasione, solamente scalando quella bella nuvola ... lassù nel cielo azzurro ...
    libero ...
    Vengo anch'io ...
    Ciao

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  8. Il guaio è che sognare sembra essere diventato un lusso, una stranezza, un'anomalia, una cosa sbagliata.
    Liberare la mente dai guinzagli e dalle rotaie è pericoloso, per molti.
    Gli anestetici per il libero pensiero circolano liberamente e finiscono col colpire tutti.
    Non devi sognare, perché devi pensare "alle cose serie", "alle tue responsabilità", "al lavoro", "alla famiglia", "al mutuo", eccetera eccetera.
    Tutte cose importanti.
    Ma, e la nostra mente?
    Il nostro spirito?
    Molti negano persino che esista.
    Ma si sbagliano.

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  9. @ Serena : sì, probabilmente c'è qualcosa di inconscio. Le nuvole mi ispirano sempre, perchè sono leggere e volano alte nel cielo...
    @ Luca : lo spirito è importante almeno quanto le cose serie, talvolta persino di più.

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  10. ti consiglio di brevettare I Zen it prima che lo faccia qualcun altro. Se fai magliette una XL per me, grazie :)

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  11. @ Mirco : ok, tu disegna il logo da abbinare allo slogan e facciamo una società ;-)

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