Come inviare manoscritti agli editori senza farsi plagiare
Pubblicare un proprio manoscritto è il sogno di molte persone, ma occorre sempre guardarsi alle spalle poichè il mondo editoriale è una giungla piena di pericoli.
Il primo passo è ovviamente l'invio postale e/o telematico della propria opera per "valutazione" della medesima da parte dell'editore prescelto. Questo imprescindibile passaggio implica però il rischio che il proprio manoscritto venga plagiato dal lettore della casa editrice (che spesso è anche un autore e/o ghost writer che pubblica sulla medesima), col conoseguente pericolo di vedere il proprio lavoro nelle librerie attribuito ad altro nome.
Per tutelarsi da questa spiacevole possibilità è possibile fare ricorso ad alcune semplici precauzioni seguendo una procedura specifica:
1 - Pubblicare il proprio libro prima di farlo visionare da un editore: esistono molte case editrici truffaldine che, illudendo l'aspirante scrittore di aver creato un capolavoro letterario, lo convincono a pubblicare il suo libro facendogli però pagare tutte le relative spese. Ebbene, facendo finta di essere uno sprovveduto si può procedere in tale direzione, e a fronte di una modica spesa di circa 3 / 4.000,00 euro si può avere il proprio testo pubblicato e regolarmente registrato. In tal modo si è tutelati dal rischio di plagio in quanto detta pubblicazione costituisce una prova inoppugnabile in caso di controversia legale.
Pubblicate dunque il vostro libro a pagamento, e poi inviatelo a un editore "scopo pubblicazione".
2 - Monitorare l'editore prescelto: le risposte da parte degli editori, anche negative, arrivano a distanza di mesi. A volte non arrivano affatto. Nel contempo è tuttavia possibile che il vostro manoscritto sia stato subdolamente plagiato come sopra descritto, e pubblicato sotto altro nome a vostra insaputa. Pertanto è fondamentale monitorare la casa editrice che dispone del vostro libro "in visionatura" onde evitare che essa si appropri indebitamente della vostra opera intellettuale. Quindi occorre controllare le sue pubblicazioni per notare eventuali similitudini con la vostra opera. Perciò, occhio alle nuove uscite di quell'editore.
Se - ad esempio - avete spedito il manoscritto alla Mondadori, è consigliabile comperare TUTTI i nuovi titoli pubblicati da tale editore successivamente al vostro invio, e leggerli scrupolosamente per scorgere ogni possibile plagio del vostro lavoro.
3 - Tutela postuma: molti capolavori letterari sono stati pubblicati dopo la morte dell'autore. Per tutelare la propria discendenza è opportuno predisporre volontà testamentarie in cui TUTTI i propri averi mobili e immobili vengano lasciati a uno studio legale, con la clausola che in contropartita detto studio legale dovrà continuare l'opera di monitoraggio dell'editore cui venne inviato il manoscritto, e/o ottenere le migliori condizioni economiche possibili di pubblicazione per i vostri eredi di sangue laddove giungesse una proposta editoriale successiva alla vostra dipartita da questo mondo. I vostri eredi saranno sicuramente felici di una scelta del genere, denotante estrema premura per i loro diritti parentali nei vostri confronti.
Annotazione: se volete evitare tutte queste procedure è preferibile restare analfabeti illetterati e non avere alcuna tentazione di scrivere.
Conviene secondo me autopubblicarlo spendendo il poco necessario per stampa e ISBN e poi donarlo alla biblioteca, che potrà testimoniare quando è stato catalogato.
RispondiEliminaCerto ci troviamo in un bel cul-de-sac. Senz'altro pubblicare prima a pagamento e poi inviare scopo-pubblicazione sarebbe l'idea migliore. Ma in questo caso si potrebbe verificare il caso dell'autoplagio, perché se la seconda casa editrice (ignorante del fatto che è stato già pubblicato) decide di pubblicarlo e facendo anche un'offerta più che lusinghiera, in questo caso ci saranno due libri uguali sul mercato. A questo punto: o si decide di rivelare il tutto; o si passa alle maniere forti, 'convincendo' il primo autore (cioé se stesso prima di essere cosciente di esser stato incosciente nel pubblicare a pagamento qualcosa che ora viene pubblicato con pagamento dei diritti) a ritirare dal mercato l'opera prima perché ora c'è la seconda che però, in questo caso diventerebbe sempre la prima. Penso di essermi infilato in un cul-de-sac ...
RispondiEliminaTemistocle
'azz, lo sai che non ci avevo pensato? Pensa te! Il primo editore potrebbe citare in giudizio l'autore per violazione dei termini di esclusività della pubblicazione; il secondo editore potrebbe citarlo in giudizio per tentata truffa; e l'autore sarebbe costretto a denunciare se stesso per plagio. Ma al tempo stesso l'autore potrebbe proporre un accomodamento amichevole con se stesso dietro versamento di una penale. Ovviamente l'accordo andrebbe regolarmente registrato presso un notaio, che testimonierebbe che Caio riconosce a Caio il diritto di pubblicare il libro di Caio corrispondendo una cifra a Caio.
RispondiEliminaPerò chi lo pubblicherebbe visto che entrambi gli editori hanno denunciato Caio per truffa?...
E se provassimo con un ebook gratuito?
RispondiEliminaTemistocle
Ma il caso giudiziario che ne scaturirebbe sartebbe un lancio pubblicitario fantastico.
RispondiEliminaVenderesti fantastilioni di copie e potresti permetterti Stephen King come ghost writer.
Penso che il commento di Mirco sia il più valido ... ma anche quello di Temistocle non è da meno ... optare per l'e-book.
RispondiEliminaOvviamente questo post é ironico e "sopra le righe", e non va preso sul serio.
RispondiEliminaTutti i miei post taggati "divertissment" vanno intesi come paradosso, humor, sarcasmo... Assolutamente privi di serietà.