giovedì 15 dicembre 2011

Indulgenza plenaria


I prodotti della creatività umana sono l’espressione di emozioni, idee, sensazioni, fantasia. È questa la loro straordinarietà. Però il loro sfruttamento commerciale ha causato un fenomeno piuttosto complesso legato alla cosiddetta “industria dell’intrattenimento”. Non è così facile tracciare dei confini precisi, ma in tutti i settori creativi (musica, letteratura, cinema) esistono prodotti costruiti a tavolino con il solo scopo di essere venduti. Nessun vero messaggio da trasmettere, solo retorica qualunquista e banale, nessuna sincerità da parte di chi lo “assembla”.
Discorso complesso e – come dicevo – con dei confini piuttosto problematici da stabilire. Soprattutto la sincerità è difficile da giudicare malgrado le apparenze, specialmente una volta che si rimane coinvolti nel meccanismo dello showbiz e del marketing.
Comunque, lo scopo di questo post non è scagliare un’invettiva contro gli artisti venduti, ma l’esatto contrario: concedere un’indulgenza.
Mi spiego meglio: ci sono certi cantanti (o anche singole canzoni), film, romanzi, fumetti, etc. che sono fin troppo easy per non lasciare il dubbio che siano stati costruiti allo scopo di compiacere il l’utente medio e il suo portafoglio. E tuttavia…
… e tuttavia si fanno apprezzare. Del tipo: “ecco la svolta buonista, ti pareva”; del tipo: “senti che ritornello orecchiabile, sembra un jingle pubblicitario”; del tipo: “e ti pareva che non veniva fuori una scappatoia all’ultimo secondo così tutti vissero felici e contenti?”…
… e tuttavia sfugge un sorriso. E tuttavia pensi: “Beh, però è simpatico, dai!”
Insomma, offro a tutti la possibilità di impartire un’indulgenza plenaria alla canzone, al romanzo, al film o quant’altro che pur appartenendo al genere sopracitato, vi sentite di perdonare.
Io confesso di non saper resistere ai film di Tom Shadyac, sebbene siano piuttosto commerciali. Non importa, concedo l’indulgenza.
Anche diverse canzoni degli Eels sono sospette… ma fa niente, ego te absolvo.
Per le letture, beh, triste da ammettere ma persino alcuni grandi autori – che evito di citare perché ormai non sono più di questo mondo – hanno scritto saggi e romanzi che probabilmente servivano solo a onorare il contratto con l’editore e a garantire un certo numero di copie vendute… Indulgenza plenaria anche per loro.
E voi, chi volete beneficiare?

4 commenti:

  1. Io penso, più che a libri o canzoni in particolare, a tutti quei jingle pubblicitari che sono scritti solo per lo spot e che però ti restano in testa. Io odio la pubblicità e tutto ciò che è collegato. Quindi anche le loro colonne sonore e inorridisco quando un cantante anche famoso presta la sua musica per la pubblicità, o più ancora quando un attore o personaggio dello spettacolo si presta a girare spot. E' vero che negli anni '70 i caroselli avevano come protagonisti grossi nomi dello spettacolo. ma in quel caso continuavano a fare spettacolo, con veri e propri 'corti' (come li chiameremo oggi). Comunque, per restare nel post, assolverei, con due tappi nel naso, alcune musiche da spot.

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  2. Mai criticato i "prodotti commerciali". Ho persino letto, recensito, e apprezzato i primi due romanzi di Moccia (anche se il secondo era un pochino più tirato, come storia). Pensa che in casa ho pure il primissimo CD di Ambra Angiolini (T'appartengo, se ci tengo - M'appartieni, se ci tieni... prometto, prometti!).

    Ogni prodotto ha il suo scopo. Intrattenimento e Crescita culturale hanno pari valore, per me. Far ridere è più difficile che insegnare. Portare serenità, regalare un sorriso, è più complicato che attivare i buoni pensieri.
    E poi... e poi ci sono i film da guardare a cervello spento. Ogni tanto è un bene spegnere il cervello. Altrimenti esce il fumo dalle orecchie.

    Mai sparato a zero sul tipo di prodotti che citi ^^ Ma neppure mai li ho messi a paragone con opere di ben altro genere. Ho sempre diviso le due categorie, e le ho sempre apprezzate, entrambe per ciò che si prefiggono di fare. Ho invece sempre criticato le opere che non raggiungono lo scopo... una commedia che non porta il sorriso va criticata, così come un romanzo impegnato che non conduce a nulla va smontato!

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  3. La mia natura snob mi porta a disprezzare per partito preso tutta la roba che piace alla massa, nella quale, come chiunque altro, non mi identifico. ;)
    Quando tutti sono andati fuori di testa, per dire, per The Dark Knight, io, Bat-fan della prima ora, mi ci sono accostato molto freddamente. E non sono mai riuscito a farmelo piacere in toto.
    Però, qualche canzone di Madonna sul mio iPod ce l'ho, inutile negarlo.
    E pure quel remix dei Pet Shop Boys di una canzoncina idiota di Lady Gaga.
    E un libro di Cattelan l'ho letto, e mi ha fatto pure sorridere, in un paio di passaggi.
    Qualche puntata di X-factor me la sono vista.
    E a Jerry Calà gli perdono qualsiasi stronzata dica in uno dei suoi poco memorabili film, tanto mi sta simpatico. :D

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  4. @ tutti : ringrazio per i vostri contributi, anche Glauco il cui commento mi è misteriosamente apparso solo su gmail ma non su blogger.
    Io sono un po' "assente" questi giorni, ma ho i miei motivi.

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