lunedì 10 luglio 2017

Un fatto per ogni anno della mia vita (prima parte)

L'idea è partita da Marco Lazzara estendendosi poi ad altri bloggers, tutti più giovani di me e quindi con la memoria ancora fresca sui fatti salienti della loro vita.
Io ormai sono abbastanza rincoglionito, i due neuroni funzionanti danno segni di cedimento e scovare 46 eventi significativi riguardanti la mia piatta e inutile vita è quasi una sfida impossibile. Però ci provo ugualmente ;-)

1970 - Nasco con venti giorni di anticipo, una fretta decisamente inspiegabile considerati i pessimi risultati che seguiranno nel quasi mezzo secolo che segue.
1971 - Mia sorella mi attacca il morbillo. Da quanto mi è stato riferito ho rischiato seriamente di interrompere prematuramente la mia esperienza in questo mondo.
1972 - Imparo a parlare ma non faccio grande uso della comunicazione verbale, un'abitudine che ho mantenuto.
1973 - Il mio primo ricordo nitido: mio padre mi porta a far visita alla mamma in un luogo tutto bianco dove lei sta seduta su un lettino. É chiaramente stanca ma mi sorride felice (scoprirò anni dopo che si trattava di una clinica dove aveva subito un piccolo intervento di routine).
1974 - Mi portano all'asilo ma io rifiuto di rimanerci (la mia sociopatia si manifesta subito).
1975 - La colonna sonora di "Profondo rosso" ascoltata alla radio mi piace talmente tanto che chiedo ai miei genitori di comprarmi il 45 giri con la celebre musica dei Goblin (è opportuno specificare che il film non lo avevo visto).
1976 - Inizio la scuola con parecchio timore, ma all'atto pratico ottengo subito buoni risultati.
1977 - Dopo aver seguito in televisione la palpitante finale di ritorno di Coppa Uefa divento definitivamente tifoso della Juventus.
1978 - Imparo a dattilografare con una vecchia Olivetti di mio padre. Col suo permesso la uso per scrivere storie di guerre e conquiste ambientate in un continente immaginario. Mi premuro anche di creare delle "schede" con le caratteristiche dei popoli e delle nazioni, nonché i profili biografici di re e condottieri.
1979 - La maestra sceglie me per rappresentare la classe in un'iniziativa del comune: alcuni bimbi delle elementari dipingeranno il muro di un parco cittadino con murales creati dalla loro fantasia. Mi sento onorato e provo una grande soddisfazione quando vedo il mio lavoro ultimato. (Una decina di anni dopo il muro in questione verrà imbiancato, come a voler dire: sic transit gloria mundi).
1980 - Durante le vacanze estive in campagna accendo la televisione per guardare i cartoni animati, ma ci sono i signori del telegiornale anche se non è il loro orario. Dicono che c'è stato un attentato a Bologna in cui hanno perso la vita almeno sessanta persone. Lo riferisco subito a mia madre che terrorizzata balbetta: "Avrai capito male, non possono esserci stati sessanta morti..." Purtroppo saranno persino di più.
1981 - Due compagni di classe coi quali esco hanno l'abitudine di "taccheggiare" un grande magazzino, più che altro come prova di coraggio visto che prendono solo oggettini di poco valore. Mi invitano a fare altrettanto per dimostrare che non ho paura (per fortuna non ci beccheranno mai, e d'altronde infrangerò ancora la legge anche in futuro, ad esempio nel 2016...)
1982 - L'Italia partecipa ai mondiali di calcio in Spagna e li vince. Per motivi anagrafici vivo l'evento con un'intensità emotiva enorme, partita dopo partita.
1983 - Durante le vacanze estive abbiamo un grave incidente d'auto: mia madre rischia la vita e resta ricoverata in ospedale per parecchi giorni, io me la cavo con qualche punto. Non scorderò mai il boato dell'impatto, la sensazione d'essere avvolto da un'ondata di calore, lo spostamento d'aria che in realtà era un camioncino penetrato dentro la fiancata sinistra della Ritmo di mio padre.
1984 - Muore mio zio, per me praticamente un nonno visto che quelli di sangue non li ho mai conosciuti. Sono molto legato a lui e non riesco a crederci. Ancora oggi quasi mi aspetto di incontrarlo quando passo vicino a casa sua.
1985 - La finale di Coppa Campioni che avevo atteso con tanta impazienza si trasforma in una mattanza. Ma la cosa che mi farà più male sarà, nei giorni seguenti, leggere scritte sui muri e sentire discorsi di signori adulti che esprimono noncuranza, disprezzo o irrisione per i "giuventini di merda" che sono "crepati" allo stadio Heysel.
1986 - Dei compagni di classe che credevo amici mi "pugnalano alle spalle" in modo inequivocabile nel corso di una festa. La situazione si deteriora ulteriormente col passare dei mesi e la mia già scarsa fiducia verso la "massa" decade del tutto.
1987 - I miei genitori mi concedono - ma solo dopo lunghe suppliche - la mia prima vacanza da solo, una vacanza-studio in Inghilterra. Pochi giorni prima di ripartire telefono a casa tramite un centralino (i cellulari ancora non esistevano) e vengo informato che mia sorella ha partorito la sua prima figlia. Sono appena diventato zio e percepisco lo scorrere del tempo.
1988 - Il 16 giugno insieme a sorella, cognato e altri parenti "under 23" vado al concerto di Bruce Springsteen allo stadio Flaminio.
1989 - Mi iscrivo a Lingue e Letterature Straniere a Roma. Inizio a frequentare i corsi e a leggere i testi d'esame, ma leggo anche romanzi e saggi non attinenti agli studi universitari. La passione per i libri diventa parte integrante della mia vita.
1990 - Durante le ore di "buco" fra una lezione e l'altra inizio a esplorare Roma. Un giorno arrivo casualmente in un vicolo che sbuca nella piazzetta con la Fontana di Trevi. (Questa scoperta dell'Urbe passo dopo passo mi entusiasma, ancora oggi ho l'abitudine di visitare i luoghi percorrendoli a piedi e perdendomi volontariamente fra le vie).
1991 - Un ragazzo che si allena nella stessa palestra in cui io vado da anni è interessato allo studio delle lingue straniere e mi fa tante domande sul corso di laurea che frequento. In estate io vado in Inghilterra e lui mi chiede se può venire con me. É l'inizio di un'amicizia che dura ancora oggi (proprio lo scorso anno sono stato invitato al pranzo per la comunione di sua figlia).
1992 - A Roma vado nei negozi specializzati in alimentari d'importazione e compro regolarmente tè verde cinese quando ancora è quasi sconosciuto in Italia.
1993 - Ho scoperto già da alcuni anni di avere un raro problema osseo al ginocchio sinistro, talmente raro da farmi scartare per "ridotta abilità militare" alla visita di leva. Nell'estate del 1993 decido di curarlo sottoponendomi a un intervento chirurgico che viene eseguito in anestesia completa (a quei tempi si usava molto più spesso di quanto non accada ai giorni attuali).

(continua fra tre giorni...)

32 commenti:

  1. Io che pensavo che avessimo poco in comune... eppure tutti e due siamo stati traumatizzati dalla notizia di un attentato terroristico in televisione, quando avevamo circa 10 anni!
    Anche se io devo dire che è un'esperienza che condivido con praticamente tutti i Millennials.

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    1. Beh, l'11 settembre è stato qualcosa di ancora più spaventoso, ammesso che si possa fare una graduatoria degli attentati.
      Comunque basta leggere la storia degli anni '70 per capire che la violenza era la norma (non a caso li chiamano "gli anni di piombo"), un'esperienza che io non ho vissuto grazie all'ingenuità dell'infanzia ma di cui ho visto bene l'ultimo, terrificante colpo di coda.

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  2. La mia memoria è strapessima.. non potrei mai riuscire a fare un post simile!!!! @_@
    Sono curiosissima di leggere il seguito!

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    1. Non ti aspettare chissà cosa, la mia vita è alquanto ordinaria...

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  3. Una prima parte che mi ha appassionato ma ammetto la mia curiosità non vedo l'ora di sapere come e perché hai infranto la legge nel 2016 :-)))

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    1. Quando si divide un racconto in più parti bisogna sempre creare un po' di curiosità per il seguito ;-)

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  4. È bello entrare in punta di piedi in questi fotogrammi della tua vita! (Anch'io sono curiosa per il 2016).

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    1. Farò pubblica ammenda di una cosa da non rifare mai più.

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  5. In comune abbiamo la Juve, il dolore e lo sconcerto misto a rabbia per l'Heysel e le successive scritte, il tifo per il campionato del 1982 (io però avevo tifato anche nel 1978 ehm....)
    Quanto alla nascita, doveva avvenire il 24 maggio e ho tardato fino al 9 giugno. Che pigrizia!!!!!
    Poi... che ti devo dire? Ho dieci anni in più di te e la memoria a colabrodo quindi... :)

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    1. Meno male, non sono l'unico gobbo della compagnia :-D
      Io invece sono sicuro che potresti ricordare ;-)

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    2. Troppe cose brutte che voglio dimenticare!

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  6. Ciao Ariano, questi cenni al tuo passato rivelano un'adolescenza ricca di interessi e un'apertura non scontata negli anni 70/80. Il 9 maggio 1978, in casa festeggiavamo il compleanno di mia sorella. Un amico di mio padre bussò e ci avvisò di accendere la tv. Il cadavere di Aldo Moro era stato ritrovato nel portabagagli di una renault 4. Non so perché, ma l'episodio si è cristallizzato nella mia memoria intatto

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    1. Abbiamo vissuto di striscio e "protetti" dall'ingenuità dell'infanzia una delle stagioni più nere della storia italiana. La memoria cristallizzata di questi episodi è il prezzo minimo che paghiamo agli anni '70 (fossimo stati un po' più grandi forse saremmo tra i tanti diciottenni che in quel periodo hanno ricevuto botte, coltellate o peggio in nome di un'avversa fede politica...)

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  7. Abbiamo un paio di cose in comune... l'asilo frequentato per un solo giorno e l'aver imparato a scrivere sulla Olivetti del padre.
    Il 2 agosto 1980, all'ora in cui esplodeva la bomba a Bologna, mi trovavo io stesso in una stazione ferroviaria... quella di Follonica. La notizia si diffuse in un baleno.

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    1. Una delle giornate più brutte della storia nazionale, purtroppo.
      Riguardo la Olivetti, beh, i pc ancora non esistevano ;-)

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  8. E no che non sei l'unico gobbo! Siamo in tanti!
    Io però la UEFA del '77 me la sono persa... ho iniziato ad appassionarmi nel corso del campionato 81-82 a causa della perfetta congiunzione astrale juve-campione-milan-in-b.
    La mia prima esperienza di coppa, ahimé, è stata Atene... ed è stata solo la prima di una lunga serie. Adesso vediamo quanti altri tireranno fuori le loro bandiere!

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    1. Basta che non nascano troppe discussioni da bar :-D

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    2. Oh, ma perché no? Le discussioni da bar sono il sale del calcio... ^_^

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  9. Ah, ma quindi hai cominciato come scrittore fantasy! E poi cosa ti è successo?

    (spero non risponderai: sono cresciuto...)

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    1. Non erano storie fantasy: non c'erano elementi alla sword & sorcery, e neppure riferimenti a ere più antiche o cose del genere. Era solo un tentativo di "personalizzare" le vicende storiche che leggevo sulle enciclopedie. E poi mi piaceva l'idea di aver creato un continente... ;-)

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    2. E comunque tra i miei ebook ce ne sono anche alcuni con elementi fantastici, non fantasy nel senso di genere, però con elementi fantastici che si innestano nella realtà conosciuta.

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    3. Beh, la definizione di fantasy è molto ampia oggi.
      Comunque creare un mondo, paese o continente credo possa essere inteso come fantasy. A meno di finire nell'ucronia, ovviamente.

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  10. Ho vissuto le stesse tristi storie di cronaca degli anni '70/80, anch'io ricordo le immagini passate in tv della strage di Bologna, come quelle dell'assassinio di Moro, i Mondiali dell''82...
    Una cosa la faccio anch'io con lo stesso piacere che ne ricavi tu: perdermi per le strade e i vicoli delle città che non conosco. Si scoprono angoli straordinari, lo facevo a Palermo in epoca universitaria, continuo ancora adesso che sono a Roma (e qua non basta una vita!)
    A quando la seconda puntata?

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    1. C'è da aspettare poco, domani la mia vita sarà definitivamente svelata ;-)

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  11. E per fortuna che hai poca memoria. :)
    Aspetto il seguito.

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    1. Man mano che provavo a rievocare il passato i ricordi riprendevano vita...

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  12. Che ficata sto post!
    Sono partito dal secondo e sono tornato indietro. Ora torno là.
    Un bel modo per conoscerti :)

    CervelloBacato

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    1. L'idea di partenza è di Marco, il merito va a lui ;-)

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  13. Mi ero persa questa prima parte, quindi comincio da qui. Una delle cose che mi ha più colpito è sta la preparazione delle "schede" con le caratteristiche dei popoli e delle nazioni, nonché i profili biografici di re e condottieri. Ti comportavi già uno scrittore di romanzi storici! :) Terribile, invece, il tuo incidente d'auto.

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    1. Sì, scrivere è una cosa che ho dentro da sempre, indipendentemente dai risultati conseguiti.
      L'incidente è stato davvero tremendo, anche se per fortuna non ha avuto conseguenze letali.

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  14. Anche io asilo solo un giorno e macchina da scrivere in giovanissima età :) (Olivetti verde di mia mamma)
    Ciao! ora vado a leggere la seconda parte

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