I bilanci aziendali spesso riservano la sgradevole sorpresa di avere il segno meno davanti alla cifra del risultato d'esercizio. In tali casi però esistono trucchi contabili pienamente legali per ovviare: una rivalutazione al rialzo dei beni di proprietà dell'impresa, la registrazione di una certa spesa non come "spesa" ma come "investimento"... L'addetto amministrativo che rielabora in tal modo un bilancio sa bene che la realtà è diversa da quella che si vuol mostrare. Lui stesso mentre esegue l'artificio pensa: "Speriamo che l'anno prossimo ci siano profitti veri e non fasulli, altrimenti le banche vorranno leggere i conti analitici e saranno guai grossi per noi..."
A volte un'azienda decide di scommettere sul futuro, ma per farlo deve nascondere le difficoltà presenti perché se non lo facesse il suo futuro sarebbe già terminato.
Dopo cotanta premessa, applicando metaforicamente l'immagine succitata alla mia attività pseudo-fumettistica, devo ammettere che se una "banca" venisse a dare un'occhiata ai "conti" delle mie attività sul web non ne uscirei bene: i miei libri contabili sarebbero già stati sigillati per essere consegnati al giudice fallimentare.
Nel corso del 2020 ho pubblicato il volume conclusivo di "Special!" e il quarto volume di "Aikawa High School". Ho anche creato un account su instagram. Naturalmente continuano a essere disponibili gli ebook pubblicati negli anni scorsi e gli albi precedenti degli e-comics. Ebbene, in termini di interesse suscitato i numeri sono stati piuttosto deludenti.
In passato, essendo partito da zero, non mi sono posto troppi problemi: anche un +0,1 era comunque una crescita, senza contare che si trattava del risultato di uno scribacchino che, se fosse dipeso dagli editori, non avrebbe mai pubblicato nulla.
Ora però comincio a vedere le cose da un'angolazione diversa. Mi sto rendendo conto di alcuni miei limiti evidenti, quanto meno a livello di marketing (se non peggio...)
Laddove il guadagno è scarso, tanto varrebbe svendere tutto o regalare. In effetti è probabile che nel corso del prossimo anno decida di rendere disponibili gratuitamente alcuni miei lavori. Ma non tutti, per una questione di principio.
Ho preso l'abitudine di dare un prezzo a quel che pubblico anche per rispetto del lavoro creativo in generale, visto che purtroppo ormai sta prendendo piede il concetto che ciò che è disponibile sul web dovrebbe essere "gratuito", come se il lavoro che c'è dietro non valesse nulla. Però non è così. Chiunque realizza un'opera avrebbe il diritto di ricevere qualcosa da chi ne usufruisce. Se poi, per sua scelta, vuole distribuirla gratuitamente è un altro conto. Ma resta una facoltà dell'autore, non un obbligo. Svendere il proprio lavoro può danneggiare indirettamente anche altri appartenenti alla categoria, dunque la maggior parte dei miei ebook continueranno ad avere il loro prezzo. Anche se ciò implica automaticamente che ben pochi lettori li leggeranno.
Terminata la relazione fallimentare, annuncio che le "banche" mi hanno concesso un credito extra ;-) e dunque la "ditta" riprenderà a lavorare regolarmente lunedì 4 gennaio 2021.
Buon anno a tutti!