lunedì 6 marzo 2023

Haiku boy #19

 



Da adolescenti a volte diventa difficile capire i modi in cui si manifesta l'affetto di un genitore visto che, ormai, non è più tempo di bacetti e coccole.
Però si può capire molto se si sa prestare attenzione al tipo di vita che si autoimpone il genitore...

34 commenti:

  1. Povera donna... bisogna sempre scendere a tristi compromessi!

    Molto carina la foto di famiglia! :)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. A volte la vita ci costringe a vivere situazioni del genere...

      Elimina
  2. Caspita davvero un brutto lavoro, rifiuti tossici...l'autore ha in mente una svolta un minimo positiva? facci sperare...

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Beh, considera che la signora Kobayashi è una donna tosta, non si lascia sopraffare dalle avversità ;-)

      Elimina
  3. La tristezza di pensare a tutte le persone che non hanno scelta come lei...

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Purtroppo può capitare, uno stipendio da portare a casa è prioritario rispetto alle proprie aspettative iniziali...

      Elimina
  4. L'ingiustizia di vedere come si umilia e si denigra quando non mi pare proprio che la madre di Issei sia una incapace.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Purtroppo nel mondo del lavoro guardano tantissimo a età e precedenti esperienze: se l'età è alta e le precedenti esperienze in lavori di basso profilo, viene dato per scontato che è una persona da non assumere...

      Elimina
  5. Molto realistica la vignetta di oggi. C'è un mondo di genitori che accetta qualunque lavoro onesto pur lontanissimo dalle proprie aspirazioni, per garantire una certezza economica alla propria famiglia. La mamma mi fa molta tenerezza.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Infatti è così, per fortuna ci sono ancora tante persone che per dovere verso la propria famiglia si adattano a fare di tutto. Sono queste persone che permettono ai propri figli di avere delle possibilità che a loro sono state precluse.

      Elimina
  6. Faccio da ormai 34 anni un lavoro che non può suscitare grande passione. Quando entrai lo feci perché volevo sposarmi presto e avere una famiglia, tanto,dicevo a me stesso, posso sempre cambiare. Beh, a cambiare non ci son riuscito. Ho stretto i denti e sono andato avanti. Le mie figlie, a mano a mano che crescevano hanno capito il mio disagio. Ora che sono quasi alla fine del mio percorso lavorativo son stanco ma non ho rimpianti. Ho una famiglia che ha superato tante difficoltà ma che, tutto sommato è serena. Son contento di aver resistito. Alla fine è stata una prova di forza che ha aiutato le mie figlie a capire che non bisogna mai rinunciare a sé stessi e che bisogna cercare di inseguire senza fretta le proprie aspirazioni.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Benvenuto, grazie per aver condiviso qui la tua esperienza personale con un commento estremamente significativo.
      Posso dirti che anche io sono passato attraverso una situazione analoga durata molti anni in cui ho sfiorato più volte l'esaurimento nervoso. Spero di poter anch'io, in futuro, guardare al passato con la tua stessa serenità :-)

      Elimina
  7. Questo post di oggi mi ha commossa. E mi chiedo quante persone fanno lavori che danneggiano la salute per portare il pane a casa. Troppa ingiustizia... spero che possa trovare un altro lavoro presto la mamma di Issei

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Come dicevo, lei è comunque una donna tosta, che dietro un'apparente apatia cela grande stoicismo.

      Elimina
  8. Che carino Issei bimbo con la madre.
    Stavolta è come se il carattere della donna è cambiato: sommessa e realista.

    Moz-

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Nello specifico è la sensazione di umiliazione per non essere riuscita a fare di meglio nella vita lavorativa. Sarà che capita anche a me: cerco se possibile di prendere le cose con spirito zen, diciamo così, ma certi momenti mi demoralizzo (per fortuna ormai questi momenti durano poco).

      Elimina
  9. Veramente i genitori fanno di tutto per noi e non sempre si capisce così. Da tutte le strade possibili di solito scelgono quella che considerano meglio, eppure possa causare nei figli un gran dispiacere.

    podi-.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Già. E' una lezione che ho capito da grande, da ragazzo riuscivo solo a criticare ogni minima scelta dei mie genitori.

      Elimina
  10. Mamma mia Ariano questa vignetta è strappalacrime! Issei sta ricevendo forse la più grande lezione della sua vita!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Infatti non avrà più reazioni rabbiose con la mamma per questo terrificante trasferimento a Dorogomi. Ormai ha capito che per lei è stato un sacrificio persino più grande del suo.

      Elimina
  11. L’haiku di oggi è bellissimo. Significa tutto. Bravo.
    (Oggi non sono al pc fisso, dunque torno anonima: Marina)

    RispondiElimina
  12. Ciao. Mi trovavo per caso a passare dal mio blog dopo qualche annetto e ho visto il tuo post. L'ho già commentato su Instagram quindi qui ti scrivo solo per un saluto!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Sei sempre il benvenuto. Come avrai notato, ormai il blog è solo una "replica" del mio profilo instagram :-D

      Elimina
  13. Poteva andar peggio. Poteva trovare un posto da business intelligence analyst...

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Capisco ciò che intendi, però piuttosto che lavorare vicino ai rifiuti tossici preferirei essere un business intelligence analyst. E servirebbe anche a far girare l'economia, visto che dovrei spendere tantissimo per cambiare ogni volta numero di telefono e indirizzo per non farmi beccare dal cliente deluso ;-)

      Elimina
  14. Eh, sì! Sono infiniti i modi di dimostrare affetto!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Alcuni meno vistosi di altri, ma non per questo meno importanti.

      Elimina
  15. La mamma ha acquisito una sua grandezza! Mi sembra una sorta di film alla Ken Loach versione nipponica.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Sì, sono quei piccoli grandi sacrifici di un padre o di una madre che portano avanti una famiglia, ma dei quali spesso i figli si rendono conto solo quando diventano genitori a loro volta.

      Elimina
  16. Una Mamma con la M maiuscola !!!
    Purtroppo non sempre una madre è anche mamma .
    Mentre è molto più facile il contrario.
    E' l'amore che fa la differenza e da questa vignetta la madre di Issei ne ha da vendere..

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Sì, diciamo che da ragazzi a volte non ci rendiamo conto che l'affetto dei genitori andrebbe valutato soprattutto in base ai sacrifici che fanno per noi, un fattore che invece spesso consideriamo un "atto dovuto".

      Elimina