lunedì 31 maggio 2010

Pezzi di liberty

Trascorrere la domenica in una città tranquilla e ricca di scorci interessanti come Pistoia è un piacere.
Ma spero che i vari restauri in corso su alcuni edifici storici vengano estesi anche alla Galleria Vittorio Emanuele, bellissimo esempio di locale in stile liberty che non è per niente valorizzato al momento attuale. Anzi, diciamo pure che è molto trascurato. Per fortuna le pitture sui soffitti e il trompe-l'oeil del cortile nascosto ancora mantengono il loro fascino.



venerdì 28 maggio 2010

Divagazione sui sogni

Talvolta capita di avere dei sogni in testa che diventano quasi ossessioni (magnifiche ossessioni, parafrasando il titolo di un film). Esperienze che uno vive centinaia di volte nella propria immaginazione, ma che all'atto pratico non si realizzano mai. Rimangono sulla pelle del sognatore, ricordo di qualcosa che in realtà non è mai accaduto.
So che questi sogni irrealizzati svaniscono nel nulla, ma mi piace pensare che esista un luogo in cui hanno potuto prendere forma e accadere realmente.

giovedì 27 maggio 2010

Il punto della situazione

Come da titolo:
-ho inserito Romanzo sensazionale in versione pdf nella pagina degli scritti atipici;
-ho editato 3A Investigazioni (c'era qualche refuso di troppo)
-ho inserito La realtà in versione pdf fra gli scritti di letteratura tradizionale
-sono ancora alla ricerca di un testo da tradurre che mi coinvolga al punto giusto
-mi faccio sempre un mare di domande e non trovo risposte (vabbè, questo esula dal blog)

mercoledì 26 maggio 2010

Gil Elvgren

Le immagini delle Pin-up si sono ormai ritagliate un loro spazio specifico nell’universo degli illustratori, anche se hanno subito una trasformazione notevole rispetto agli anni ’40 e ’50. La società è meno puritana, e anche le pin-up sono diventate più aggressive, talvolta con esiti interessanti come nei disegni di Hajime Sorayama e Lorenzo Sperlonga.
Ma i disegni che preferisco sono quelli più autenticamente “anni ‘50”, e tra i tanti artisti di quel periodo d’oro per le pin-up ho una predilezione per Gil Elvgren.
Le sue figure femminili riescono a trasmettere perfettamente quel misto di candore (magari ipocrita, ma solo in parte) e involontaria (?) malizia di quegli anni in cui si voleva solo sorridere e dimenticare gli orrori della guerra. Niente fatalone hollywoodiane stile anni ’30, nessun accenno a Mae West, Greta Garbo o Marlene Dietrich. Le ragazze di Elvgren ricordano piuttosto la commessa del supermercato o la figlia maggiorenne del vicino di casa: belle ma non snob, sexy ma rassicuranti.
Basta vedere le due stampe che ho inserito nel messaggio: una fa subito venire in mente la sequenza di un film celebre di quegli anni, con una Marylin Monroe ingenua e inconsapevolmente provocante. L’altra – continuando coi riferimenti cinematografici – fa invece pensare a una Doris Day tanto pasticciona quanto irresistibilmente attraente.
Immagini che ormai sono icone di un’epoca.


lunedì 24 maggio 2010

Citazioni

A volte mi capita di essere a corto di ispirazione per i post da inserire. Non sono obbligato a postare a scadenze regolari, ovvio, però ho notato che se si lascia passare troppo tempo si finisce col perdere l’abitudine a “bloggare”.
Così ho pensato di creare un tag dedicato alle citazioni da libri che ho letto. Ce ne sono alcune fisse sulla barra laterale a sinistra, quelle che meglio esprimono lo spirito di questo blog. Ma potrei aggiungerne altre…

Mi é avvenuto più volte, svegliandomi nel cuor della notte (la notte, in questo caso, non dimostra veramente d'aver cuore) mi é avvenuto di provare al bujo, nel silenzio, una strana meraviglia, uno strano impaccio al ricordo di qualche cosa fatta durante il giorno, alla luce, senza abbadarci; e ho domandato allora a me stesso se, a determinar le nostre azioni, non concorrano anche i colori, la vista delle cose circostanti, il vario frastuono della vita. Ma sì, senza dubbio; e chi sa quant'altre cose! Non viviamo noi [...] in relazione con l'universo? Ora sta a vedere quante sciocchezze questo universo ci fa commettere, di cui poi chiamiamo responsabile la misera coscienza nostra, tirata da forze esterne, abbagliata da una luce che é fuor di lei.

(Luigi Pirandello, Il fu Mattia Pascal)

venerdì 21 maggio 2010

Esito concorso Effequ

Tempo fa avevo pubblicato sul blog il bando del concorso organizzato dalla casa editrice Effequ, il cui tema era scrivere un racconto ispirato ad articoli di cronaca riportati nel bando stesso, tutti connessi con l'immigrazione.
Il vincitore del concorso avrà il proprio racconto inserito in un volume che verrà pubblicato entro la fine dell'anno, mentre le migliori opere scartate saranno inserite nel blog della casa editrice.
Ecco, l'esito della mia partecipazione è stato ovviamente la seconda delle due: piazzato ma non vincente (che poi è, in estrema sintesi, la storia della mia vita).
Conseguentemente il mio racconto - La realtà - si trova ora nel blog della Effequ su questo link.

Peynet inatteso

Raymond Peynet è il creatore delle celebri vignette dei “fidanzatini”, tenerissimi innamorati la cui dolcezza è ormai proverbiale. Ma sono rimasto un po’ sorpreso scoprendo che in questa famosa serie si trovano anche vignette che non mi sarei aspettato.
Intendiamoci: sono sempre e comunque straordinariamente garbate, mai volgari. Però non immaginavo che la matita di Peynet avesse tracciato anche queste…


                                                                             

mercoledì 19 maggio 2010

Romanzo online sul blog

E' ora disponibile sul blog il Romanzo sensazionale che avevo preannunciato.
In realtà è una novella (55 pagine formato A5, carattere 11), è ovviamente di "sensazionale" non ha nulla, tranne il riferimento a certe forme di letteratura e fumetti.
Faccio presente da subito che (come avevo già precisato) si tratta di un divertissment, pertanto va considerato un racconto di puro intrattenimento senza alcun contenuto profondo. Una novella scritta per il piacere di essere scritta, da leggere senza particolari aspettative.
Nei meccanismi della trama c'è anche un artificio letterario - altra mia passione - di cui però non anticipo nulla.
La versione sul blog è stata corredata da alcuni link a immagini che in qualche modo illustrano la vicenda.
Nei prossimi giorni creerò anche una versione ebook in formato pdf, in cui i links saranno sostituiti da tradizionali note a piè da pagina inserite con la serietà di un traduttore scrupoloso (rammento nuovamente che si tratta di una traduzione da un originale giapponese... inglese :-)
Per visualizzare la novella basta cliccare sulla colonna a sinistra sul tag romanga (n.b.: causa lunghezza occupa due pagine di blog, per leggere gli ultimi capitoli basta cliccare sui "post più vecchi").
(Spero) buona lettura.

EDIT: LETTURA SUL BLOG SOSPESA

Dopo la copertina...

... l'amico Luca ha avuto la gentilezza di recensire Cronaca di natale e segnalarlo sul suo blog.
Ovviamente lo ringrazio di nuovo, sentitamente.

martedì 18 maggio 2010

Seconda anticipazione sul nuovo romanzo...

Prima di rendere disponibile Romanzo sensazionale vorrei fornire alcune chiavi di lettura.
Uno dei riferimenti è (ovviamente) quello alla fiction “sensazionale”, quei romanzi di appendice degli anni ’20 (l’epoca cui risale il libro) caratterizzati da colpi di scena inverosimili, struttura narrativa sempre simile nello svolgimento, e una serie di elementi tipici che da un lato rendevano la vicenda "clichè", ma dall’altro erano fortemente voluti dal lettore che comprava quei libri. Li comprava proprio perché era certo di trovare quegli elementi ripetitivi: triti e ritriti, ma amati.
Al giorno d’oggi accade qualcosa del genere con certi manga, che hanno sviluppato dei sottogeneri pieni di personaggi-cliché, situazioni standard e trame ripetitive, e tuttavia hanno il loro pubblico affezionato, felice di leggere esattamente ciò che si aspetta di leggere.
Romanzo sensazionale gioca proprio sugli "elementi caratteristici", con particolare riferimento ai manga giapponesi. A partire dai personaggi:

-protagonista principale patetico e vittima di tanti odiosi prepotenti
-un contorno di donne-standard: quella misteriosa, quella disinibita, quella fantastica…
-un amico simpatico ma scombinato
-personaggi secondari grotteschi e caricaturali

Poi naturalmente ci sono una serie di situazioni, pure queste tipiche:

-scene di erotismo parossistico e demenziale (ebbene si, c’è anche questo, ma ho cercato di non essere volgare)
-elementi soprannaturali durante la vicenda
-situazioni imprevedibili che si innestano nella quotidianità con estrema naturalezza, diventando routine sin dal momento in cui compaiono
-incredibile rapidità nello svolgersi dei fatti

Anche a livello narrativo ci sono elementi tipici:

-continui passaggi da un tono narrativo all’altro: dal comico al drammatico, poi al sentimentale e poi ancora al comico…
-estrema naturalezza nel raccontare fatti che tanto naturali non sembrano…

Insomma, più che un romanzo lo si può definire un romanga...

lunedì 17 maggio 2010

Inserimenti in corso

Post rapidissimo: sto inserendo Romanzo sensazionale nel blog perché vorrei fare una specie di scritto "multimediale" per così dire. Ci sono molti riferimenti a luoghi e immagini, e il blog (a differenza di un file pdf) mi permette di inserire i link sul web che aprono pagine con i luoghi e le immagini citate.
Ci vorrà un po' di tempo, almeno ho modo di presentare con maggior dovizia di particolari questo artificio-divertissment che mi ha restituito il piacere di scrivere... traducendo.

domenica 16 maggio 2010

Prima anticipazione sul nuovo romanzo...

Come avevo anticipato, sto scrivendo un divertissment che è anche un artificio letterario. A partire dall’autore, che non sono io, bensì lo scrittore giapponese Hiroshi Miura, vissuto tra il 1886 e il 1932. La sua novella “Romanzo sensazionale” venne pubblicata nel 1925 a Tokyo, e io mi sono limitato a tradurla in italiano...
Un artificio, come dicevo. Borges scriveva recensioni di libri immaginari, Pessoa componeva poesie a nome di vari eteronimi inventati da lui, e io… niente, non sono neanche originale perché il trucco della traduzione l’aveva già inventato Boris Vian, che presentò il suo romanzo “J’irai cracher sur vos tombes” come la traduzione francese di un libro dello scrittore americano Vernon Sullivan (che naturalmente non è mai esistito).
Per dare più spessore alla finzione ho creato anche una biografia di Hiroshi Miura, in cui si possono ravvisare alcuni elementi della sua vita che poi confluiranno all’interno del romanzo che ho tradotto…
(P.S.: un ringraziamento a Alex per l'idea di dare spessore storico, sia pure fittizio, alla fantasia letteraria di noi "scribacchini" e un tributo a Mirco che sta ancora traducendo dal giapponese un romanzo di fantascienza in collaborazione con un certo Giovanni Verza...)

Biografia

Hiroshi Miura nacque il 5 agosto 1886 a Shizuoka. Sua madre morì poche ore dopo il parto a causa di un’emorragia, e suo padre rimase talmente sconvolto che finì col cadere in uno stato di grave depressione, togliendosi la vita alcuni giorni dopo.
Il piccolo crebbe accanto ai nonni paterni che – secondo testimonianze prive di riscontri certi – lo avrebbero spesso accusato di aver causato indirettamente la morte di entrambi i genitori.
All’età di quindici anni decise di farsi monaco e divenne novizio presso un convento buddhista nei dintorni della sua città natale, ma dopo due anni abbandonò la vocazione e ritornò alla vita laica.
Nel 1904 si recò a Tokyo presso un parente di sua nonna, probabilmente proprio su richiesta di quest’ultima. In effetti risiedeva in una piccola pensione di cui il parente della nonna era proprietario. Sicuramente il suo soggiorno non era gratuito, e Miura doveva versare una somma mensile per potervi alloggiare.  
Per mantenersi svolgeva piccoli lavori saltuari, tra i quali strillone per conto del quotidiano Mainichi. Fu in questi anni che inizio a leggere molto, soprattutto riviste specializzate in storie fantastiche e polizieschi.
Nel 1908 scrisse il racconto La madre del mostro. Lo sottopose all’attenzione di un giornalista del Mainichi con cui aveva un po’ di confidenza, Takeshi Hasegawa, e questi lo propose al suo amico Daisuke Otani, editore della rivista Akuma. Ebbe così inizio l’attività di Hiroshi Miura come scrittore. Firmava i suoi lavori utilizzando lo pseudonimo Masuo Tohno.
Daisuke Otani lo retribuiva in base al numero di pagine fornite. Nei quindici anni successivi avrebbe scritto per la rivista Akuma una trentina di racconti e cinque romanzi pubblicati a puntate.
I compensi per la sua attività letteraria erano tuttavia modesti, e dovette continuare a svolgere altri lavori per guadagnarsi da vivere.
Nel 1919, grazie all’interessamento di Takeshi Hasegawa con cui mantenne per tutta la vita un rispettoso rapporto di amicizia, venne assunto presso la tipografia che stampava il quotidiano Mainichi. Si trattava di un impiego molto più remunerato dei precedenti, che gli avrebbe potuto permettere una maggiore indipendenza. Tuttavia, per ragioni non chiare, continuò a risiedere nella piccola pensione del parente di sua nonna. E’ probabile che fosse in qualche modo affascinato dalla strana umanità che vi risiedeva, composta da emarginati, artisti squattrinati, immigrati dalle campagne e donne senza fissa dimora.
Quando il grande terremoto del 1923 rase al suolo Tokyo, Miura perse ogni cosa e dovette fare ritorno a Shizuoka da sua nonna, nel frattempo rimasta vedova. La difficile convivenza durò dodici mesi, ed ebbe termine col suo rientro a Tokyo nel settembre del 1924, in un contesto ancora difficile a causa dei gravi danni causati dal sisma. Tuttavia poté ricominciare a lavorare presso la tipografia del Mainichi.
Nel 1925 riprese la sua attività letteraria collaborando con Kojiro Fubuki, editore della rivista Ukiashi, su cui vennero pubblicati a puntate Romanzo sensazionale e altri lavori meno noti.
Restando sempre ai margini del mondo letterario e mantenendo uno stile di vita estremamente riservato, Miura visse in condizioni modeste, apprezzato solo dai lettori di narrativa di consumo. Si sa pochissimo della sua vita privata.
Durante l’inverno del 1930 si ammalò gravemente a causa di una sindrome influenzale con complicazioni polmonari. Fisicamente prostrato, venne ospitato da Kojiro Fubuki nella sua casa di Yokohama. Secondo alcune testimonianze, i famigliari di Fubuki dimostrarono subito grande affetto per Miura arrivando a programmare un suo possibile matrimonio con la sorella minore dell’editore, Saori, notando che fra i due era nata quanto meno una simpatia reciproca.
Nel settembre del 1931 Kojiro e Saori accompagnarono Miura a Takamatsu, nell’isola di Shikoku, sperando che il clima caldo giovasse alla sua salute. Purtroppo la sua situazione complessiva era ormai irreversibile. Continuò però a risiedere a Takamatsu grazie all’aiuto economico di Kojiro e quello materiale di Saori, che rimase al suo fianco per assisterlo.
Lo scrittore morì il 20 febbraio del 1932.
Largamente ignorato da vivo e dimenticato per molti decenni, i suoi scritti sono stati riscoperti e parzialmente rivalutati solo negli anni ’90 da parte di alcuni giovani critici letterari.
Al momento attuale non esiste neppure un elenco completo delle sue opere.


Bibliografia parziale

Racconti:

La madre del mostro (1908)
La casa sull’arcobaleno (1909)
Il dono magico (1910)
Nere viscere (1910)
Il mercante di armi (1912)
Scommessa mortale (1915)
Echi lontani (1918)
Guardami! (1918)
L’isola dell’assassino (1919)
Il mistero della casa (1919)
Le dimissioni di Izanagi (1929)


Romanzi:

Taro e Yumiko (1920)
La voce dello spettro (1921)
Akiko (1923)
Romanzo sensazionale (1925)
La fuga di Akane (1927)
L’eroe di Canton (1929)


Traduzioni

Selected short stories (trad. inglese a cura di R. Nakamura, 2006)
Romanzo sensazionale (trad. italiana a cura di Ariano Geta, 2010)

venerdì 14 maggio 2010

Il print-on-demand si affaccia da Feltrinelli...

... ma non nel modo in cui speravano alcuni (meglio precisarlo subito per evitare che il titolo provochi ottimismo ingiustificato).
Il fatto: il portale ilmiolibro specializzato in print-on-demand (di cui sono peraltro utente), aggiunge da oggi un servizio supplementare: la possibilità di vendere i propri libri autoprodotti tramite la catena libraria e il sito internet della Feltrinelli. In fondo 'ilmiolibro' appartiene a un gigante dell'editoria come il gruppo Repubblica/Espresso, quindi era inevitabile che prima o poi si accordasse con altri giganti del settore.
I termini del servizio sono spiegati in questa pagina web.
Riassumendo in poche parole: i libri autoprodotti non sarebbero certo esposti negli scaffali delle librerie Feltrinelli, e un eventuale acquirente può semplicemente ordinare il libro presso un punto vendita feltrinelliano, attendendo poi alcuni giorni per la consegna (il tempo di stamparlo). Oppure può ordinarlo direttamente sul sito LaFeltrinelli, e in questo caso c'é il vantaggio di poter abbinare l'acquisto con altri testi dell'editoria ufficiale (esempio: se convinco mio cugino a comprare un mio libro autoprodotto con questo sistema, lui può inserire nel carrello "Gigantesca cagata" di Ariano Geta, "Il codice da Vinci" di Dan Brown e "La cattedrale del mare" di Ildefonso Falcones).
Il servizio non é gratuito, ma non ha costi assurdi e comunque quanto meno fornisce un codice isbn al proprio libro [EDIT: come da segnalazione in uno dei commenti, verificata e risultata corretta, viene fornito solo un codice a barre di tipo commerciale, ma NON un codice isbn].
Perplessità: purtroppo quelle tipiche del print-on-demand. Intanto la qualità dello scritto: qualunque analfabeta ambizioso (come me ad esempio) può pubblicare un romanzo con questo sistema, senza che il suo libro sia stato sottoposto a nessun giudizio da parte di lettori ed editors competenti.
Poi la pubblicità: anche ipotizzando che, con l'aiuto di ghost writers esperti, uno riesca a scrivere qualcosa di veramente originale, però deve farlo conoscere ai potenziali lettori. I libri prodotti da questo servizio NON sono (é bene ribadirlo) esposti in libreria, bisogna che l'acquirente sappia della loro esistenza tramite altri canali (messaggi su facebook, supplica di prenderne una copia da parte del parente che ha scritto il presunto capolavoro). In poche parole: la promozione resta tutta nelle mani dell'autore.
E poi il prezzo di copertina: devono guadagnarci il tipografo, il sito 'ilmiolibro', il distributore e la Feltrinelli... temo che a queste condizioni é impossibile mantenere un prezzo decente.
Partendo da questi presupposti e dal fatto che il servizio é a pagamento, resta il dubbio sia solo un buon sistema per spillare soldi ai tipici megalomani del vanity-press come quel coglione di Ariano Geta (che per il momento però non intende avvalersi di questa opzione).
Prendiamo il lato positivo: é un passettino in più per avvantaggiare l'autopubblicazione e la distribuzione dei libri autopubblicati a livello nazionale, che non sono necessariamente le cazzate dell'Ariano Geta di turno ma anche reportage e documenti di altro genere prodotti da gruppi o associazioni che vogliono scrivere le loro verità senza passare attraverso le forche caudine dei tagli e delle "correzioni" che applicherebbero la case editrici ufficiali (ovviamente c'é anche qui il rovescio della medaglia: é possibile creare libri tendenziosi e farli circolare senza troppi problemi, certe "organizzazioni" sono bravissime a diffondere tra i propri seguaci idee distorte facendole passare per il Verbo).
Insomma, riassumendo rimane la notizia in se stessa. Tutto il resto sono solo ipotesi e parole.

Atrocità e poesia

Il 14 maggio nella mia città è l’anniversario del bombardamento americano durante la seconda guerra mondiale, il primo di una lunga serie. Una tragedia che io ho vissuto solo nei racconti dei miei parenti anziani, alcuni dei quali hanno perso i loro genitori proprio a causa di questo evento.
I bombardamenti sui civili sono un’atrocità orribile. Anni fa ho letto questa poesia di Dylan Thomas, poeta maledetto del secolo scorso dal linguaggio visionario, é mi è sembrato di risentire le parole dei miei parenti sopravvissuti.


AMONG THOSE KILLED IN THE DAWN RAID WAS A MAN AGED A HUNDRED
When the morning was waking over the war
He put on his clothes and stepped out and he died,
The locks yawned loose and a blast blew them wide,
He dropped where he loved on the burst pavement stone
And the funeral grains of the slaughtered floor.
Tell his street on its back he stopped a sun
And the craters of his eyes grew springshots and fire
When all the keys shot from the locks, and rang.
Dig no more for the chains of his grey-haired heart.
The heavenly ambulance drawn by a wound
Assembling waits for the spade's ring on the cage.
O keep his bones away from the common cart,
The morning is flying on the wings of his age
And a hundred storks perch on the sun's right hand.


FRA GLI UCCISI NELL’INCURSIONE ALL’ALBA C’ERA UN UOMO DI CENT’ANNI
Mentre il mattino si svegliava sopra la guerra
Si mise i suoi vestiti, uscì fuori e morì.
Le serrature cigolarono lente e uno scoppio le disperse,
Lui cadde dove amò, sul marciapiede esploso
E nella funebre polvere del suolo massacrato.
Diglielo alla strada sulla sua schiena che egli fermò un sole,
E nei crateri dei suoi occhi crebbero virgulti e fuoco
Quando tutte le chiavi caddero dalle serrature e trillarono.
Non scavate più per le catene del suo cuore canuto.
L’ambulanza celeste disegnata da una ferita raduna,
Aspettando, i rumori delle pale sulla gabbia.
Tenete le sue ossa lontane dal carro comune,
Il mattino sta volando sulle ali della sua età
E cento cicogne si posano sulla mano destra del sole.

giovedì 13 maggio 2010

Uno copertina per "Cronaca di natale"





L'amico Luca "cyberluke" ha voluto gentilmente farmi omaggio di una copertina per il romanzo breve Cronaca di natale, di cui avevo già parlato in un post di alcuni giorni fa e che può essere scaricato da questa pagina.
Ho già provveduto ad aggiungere la copertina sul file pdf scaricabile gratuitamente, e colgo l'occasione per ringraziare nuovamente Luca per il suo pensiero, che mi ha fatto davvero piacere.

martedì 11 maggio 2010

Maxfield Parrish

Charles Baudelaire ironizzava sugli artisti cosiddetti "realisti" sostenendo che il senso delle loro opere potrebbe essere : 'Così sarebbe la realtà se l'autore non esistesse'... L'esteta francese voleva sottintendere che quando un artista crea (un quadro, una scultura, o anche un lavoro letterario come un romanzo) inevitabilmente mette in scena LA PROPRIA VISIONE DELLA REALTA', e non "la realtà in senso assoluto", entità che non può esistere dal momento che ognuno di noi percepisce soggettivamente (quindi in modo unico) il mondo circostante.

L'americano Maxfield Parrish (1870-1966) è stato sicuramente un artista che ha sempre profuso nei propri lavori la sua personale percezione della realtà. Specializzato in raffinate illustrazioni stile fantasy, ma anche pittore e decoratore, ha creato figure incantate e scene da sogno che spesso andavano a corredare racconti fantastici.
Il tono fiabesco viene esaltato con toni brillanti e luminosità potenti che contrastano in modo giocoso con colori crepuscolari che mantengono tuttavia un'intensità cromatica assai elevata. In generale, i colori delle sue illustrazioni tendono a trasmettere calore, e i disegni sono pieni di magia.

Però, anche quando si cimenta con soggetti non fantastici, con normali paesaggi privi di elementi sovrannaturali, si nota lo stesso trasporto fiabesco. L'artista riesce a trovarlo anche in una casa in mezzo alla campagna (come quella dell'illustrazione in basso) e in tanti altri scorci panoramici che assumono un aspetto sorprendentemente magico pur mantenendo una verosimiglianza assoluta con la realtà (ma che valore possiamo dare a questa parola così ambiziosa?...)
Un artista che offre la sua percezione del mondo in maniera evidente, condivisibile o meno (ma d'altronde noi fruitori abbiamo la possibilità di scegliere liberamente le opere da apprezzare).

lunedì 10 maggio 2010

Ancora autopromozione...

Come già fatto alcuni giorni fa, autopromuovo uno dei miei scritti resi disponibili in download gratuito senza alcuna presentazione preventiva.
Nel caso di "Cronaca di natale" si tratta di un romanzo breve ambientato negli anni '90. Il protagonista é un trentaduenne che qualche ministro definirebbe un "bamboccione", il classico ultratrentenne che non si é ancora sposato, non si decide a mettere su famiglia, forse é un po' immaturo...
In questo romanzo ho cercato di vedere le cose dal suo punto di vista (in cui onestamente mi identifico parecchio). Ho cercato di cogliere quel senso di disillusione che nasce dalla sproporzione tra le aspettative che uno ha, e gli esiti concreti che poi raccoglie.
La vicenda si svolge durante le festività natalizie, un natale che ha perso ogni magia, e che comunque offrirà al protagonista delle opportunità per decidere cosa vuole fare "da grande"...
Il tema é serio ma la narrazione cerca di essere ironica a tratti, anche nelle situazioni che si vengono a creare, talvolta un po' comiche. Però prevale la riflessione.
E' possibile scaricarlo, leggerlo e stroncarlo tramite la pagina con i miei scritti di narrativa tradizionale...

sabato 8 maggio 2010

Questo libro esiste...

Essendo un frequentatore di librerie, non posso fare a meno di notare certi titoli che compaiono sugli scaffali...
DISCLAIMER: io ho il massimo rispetto per i libri e per chi li scrive. In questa "rubrica" saltuaria magari non sembrerò tanto rispettoso, ma é solo un modo di scherzare sul variegato universo delle pubblicazioni editoriali italiche, senza voler offendere nessuno.


Qualche sera fa mi é capitato di vedere su un canale nazionale della Rai uno spot pubblicitario su un libro...
Un intero spot dedicato a un singolo libro é abbastanza raro, e sono rimasto perplesso. La perplessità é aumentata per il modo in cui era strutturato: l'autore lo presentava di persona, con uno stile che rammentava le pubblicità artigianali di certe tv locali tipo TeleSgurgola o Canale188 Otricoli... Non diceva neppure chi fosse la casa editrice e spiegava semplicemente che si poteva trovare nelle edicole e nelle librerie...
Ho fatto una ricerca sul web.
L'autore compare solo su Wikipedia, dove d'altronde non é particolarmente difficile essere inserito (ci si può persino auto-inserire...)
Il libro é in vendita su webster.it, e la casa editrice abbinata risulta aver pubblicato solo quel singolo libro e basta...
Insomma, saremmo di fronte a un caso di libro auto-prodotto con tanto di distribuzione nelle edicole e nelle librerie e spot pubblicitario su un canale Rai... ma quanto ha speso l'autore per questo scherzetto?
recensione: non avendolo letto non posso dire nulla.
consiglio: stavolta é per chi segue questo blog. Ecco i link per verificare quanto sopra esposto:
un utente su internet che ha avuto le mie stesse perplessita
il libro su webster
tutti i libri editi dalla casa editrice abbinata...
la biografia dell'autore su wikipedia

venerdì 7 maggio 2010

Torri d'avorio e paura del futuro

Come avevo già detto in alcuni post, ammetto che tendo a isolarmi nella mia torre d'avorio e cercare rifugio nella bellezza dell'arte e della letteratura (ma anche in quella della quotidianità, come la bellezza di un tramonto o di un balcone pieno di fiori).
Naturalmente sono consapevole di non vivere in una sfera asettica separata dal resto del mondo, il problema è che ormai ho sviluppato una sorta di orrida assuefazione agli allarmismi.
Sono stato bambino negli anni '70. Si parlava solo di crisi energetica, prezzi alle stelle, inflazione fuori controllo, disoccupazione, produzione in caduta libera, debito pubblico oltre il tetto massimo...
Poi sono venuti gli anni '80. Un politico molto noto diceva che l'Italia era il 5° paese più industrializzato e ricco nel mondo, anche se i dati forniti dagli organismi di controllo non erano così rassicuranti. Io continuavo a leggere percentuali abnormi alle voci "disoccupazione", "debito pubblico", "produttività", etc. e cominciavo a vedere coi miei occhi che purtroppo certe cose nel nostro paese non funzionano bene (scuola, uffici pubblici, tribunali...)
Sono arrivati gli anni '90, la crisi di tangentopoli, i continui riferimenti al baratro in cui stavamo cadendo, la deindustrializzazione e la fuga degli imprenditori verso Cina, India e altri paesi a basso costo, il crollo demografico e l'impossibilità per i giovani di poter pagare le pensioni a una popolazione anziana che li supera di numero...
Siamo ormai nel 2010, e francamente comincio a guardare avanti con molto fatalismo, senza preoccuparmi. Ma NON perché credo che non ci siano motivi per preoccuparsi. Quello che é successo anni fa in Argentina e adesso in Grecia mi rammenta che purtroppo i collassi nazionali sono possibili. Non riesco più a preoccuparmi perché non riesco più ad accettare mentalmente questo clima di allarme permanente, questa sensazione che siamo prossimi allo sfacelo.
Ecco, scusate lo sfogo ma era per sottolineare che la torre d'avorio non impedisce di vedere e sentire il mondo circostante. Nella mia testa non ci sono solo l'ammirazione per i quadri di Magritte e le decorazioni di Galileo Chini, non sono un idiota raffinato che si chiude nella sua stanza virtuale senza sapere quel che accade fuori. Conosco il mondo reale, ci sono immerso fino al collo e sono consapevole (purtroppo pienamente consapevole) di tutte le cose preoccupanti.
Ma non riesco a pensarci dal momento in cui mi alzo dal letto sino a quando vado a dormire. Passare la propria vita solo con questa angoscia permanente, l'attesa del crollo che tanti profetizzano da quando ero bambino, pian piano mi é diventata insostenibile. Inoltre la mia vita privata non é sempre stata ordinata come ora, ho avuto dei momenti difficili da cui non riuscivo più a venire fuori.
Ecco perché la torre d'avorio diventa una necessità per sopravvivere. Devo mantenere la consapevolezza che esistono ANCHE l'arte, il bello, l'ingegno, la creatività e i loro prodotti straordinari. Altrimenti rimane solo l'angoscia e qualche ricordo spiacevole.

giovedì 6 maggio 2010

Il fascino della Storia

I romanzi storici godono sempre di ottima salute, che si tratti di accurate ricostruzioni con riferimenti ben precisi, o di improbabili intrecci poco verosimili ma comunque inseriti in un'epoca antica. D'altronde anche la letteratura fantastica attinge continuamente al passato, dai fantasy "medievali" alle ucronie.
In effetti la Storia con la "S" maiuscola è una fonte di ispirazione straordinaria, forse più della vita stessa poiché in essa si decide il destino di milioni di persone.
Mi piace leggere romanzi storici ogni tanto, ma ancora di più leggere la Storia, che in certi contesti è più appassionante di qualunque fiction. Grazie alla digitalizzazione dei testi antichi è ormai possibile consultare su internet cronache originali di storici dei secoli passati, letture sempre interessanti non solo dal punto di vista accademico.

martedì 4 maggio 2010

Sanshiro


Fra i miei libri "vissuti" un posto a parte lo occupa Sanshiro di Natsume Soseki, scrittore giapponese vissuto tra il 1867 e il 1916.
Mi é successo di leggere il romanzo giusto al momento giusto, per così dire.
Avevo vent'anni e iniziavo a frequentare l'università in una grande città come Roma dopo aver sempre vissuto in una piccola città di provincia. Il protagonista del romanzo é un giovane della provincia giapponese che va a studiare all'università di Tokyo...
Man mano che leggevo la sua storia mi sentivo coinvolto, e la vivevo in prima persona nella vita reale.
La vicenda é abbastanza semplice, e si può riassumere nel dover fare una scelta per il proprio futuro, magari ponendosi qualche problema di troppo...
Sanshiro si rende conto sin dai primi giorni quanto sia immenso il sapere, e quanto sia conseguentemente minimo tutto ciò che lui ha appreso sino a quel momento. La sua famiglia vorrebbe che, appena finiti gli studi, lui tornasse in paese per sposare la ragazza con la cui famiglia esistono già degli accordi. Ma questa opzione non lo attrae.
Una seconda possibilità é restare a Tokyo e tentare la vita nella grande città, anche se per lui, giovane provinciale senza soldi, significherebbe rischiare di rimanere ai margini.
Oppure, sull'esempio di un giovane ricercatore conosciuto in facoltà, dedicarsi totalmente allo studio sacrificando la propria vita privata sull'altare delle ricerche e delle possibili scoperte, una nobilitazione della propria esistenza a beneficio degli altri.
All'epoca pensai di aver individuato la mia opzione, ma nel corso degli anni poi ne scelsi un'altra...
Una lettura che per me ha avuto un valore molto personale, anche in ragione del mio interesse per la cultura giapponese, ma che può essere interessante per chiunque abbia vent'anni e si trova di fronte al proprio futuro o ne ha quaranta e prova a rievocare i momenti in cui ha scelto cosa voleva "fare da grande"...
Non un capolavoro, ma sicuramente un libro per riflettere.

domenica 2 maggio 2010

Artifici letterari in corso...

Come avevo già detto ho avuto un’ispirazione (poco seria, d’accordo, ma pur sempre ispirazione) e ho cominciato a scrivere a ruota libera. In pochi giorni ho accumulato parecchie pagine.
E’ un divertissment, una cosa scritta solo per il piacere di essere scritta, però presenta anche gli elementi dell’artificio letterario, un genere che mi piace molto.
Il suo punto debole è la difficoltà ad essere gestito quando la narrazione diventa lunga.
Borges, un maestro dell’artificio letterario, non ha mai scritto romanzi ma solo racconti, perché evidentemente era conscio del problema.
Come lettore posso dire che - pur essendo un appassionato di questo tipo di narrativa – mi è capitato di rimanere deluso proprio da romanzi basati sull’artificio. In “Collages” di Anais Nin e “Nebbia” di Miguel de Unamuno il gioco letterario resta troppo fine a se stesso, travalica i suoi stessi obiettivi e lascia un senso di incompletezza. “L’uomo che era giovedì” di Chesterton è più scorrevole, ma nonostante ciò rimane una lettura per pochi appassionati.
Nel mio caso assai più modesto, ci ho provato con “Trilogia veneta sognata” ottenendo rifiuti dagli editori già a partire dalla sinossi…
Insomma, sto scrivendo l’ennesimo romanzo inutile. Un divertissment che è anche un artificio letterario, una somma di due generi impubblicabili. Forse è questa la mia specialità.
Ne parlerò meglio in altri post...

sabato 1 maggio 2010

Autopromozione...

Da un po’ di tempo ho reso disponibili gratuitamente alcuni miei scritti (a sinistra, sotto l’avatar) però per alcuni di questi non ho fornito nessuna informazione sui contenuti. Quindi ho pensato che, nei prossimi giorni, potrei dedicare alcuni post all’auto-promozione di questi ebook anonimi, con gran gioia dei miei lettori assidui (ciao mamma, ciao zio).
Visto che sono preso dalla stesura di un romanzo-divertissment, come accennavo poco tempo fa, colgo l’occasione per presentare un esempio di libro-divertissment giù ultimato da parecchi mesi: 3A Investigazioni (scaricabile da questa pagina).
Andrea Arcani ha 27 anni, appartiene a una famiglia benestante dell’alta borghesia di provincia, è viziato e prova un rancore latente verso il mondo intero e verso il suo patrigno (comunque non è certo colpa del patrigno se Andrea ha perso suo padre quando era ancora un bambino).
Visto che ormai è vicino ai trent’anni, sua madre non vuole più vederlo apparire agli occhi degli altri come un mantenuto nullafacente. Non gli chiede di lavorare, ma almeno di crearsi un’attività professionale fittizia, tanto per dare l’impressione che faccia qualcosa per vivere. E lui, dovendo scegliere un’attività di facciata, decide di “fare” il detective. Tanto abita in una piccola città di provincia dove non succede mai nulla…
Qualche indagine comunque gli toccherà farla: corna, gelosie, piccole questioni personali…
La struttura del libro è quella di racconti collegati fra loro, nel senso che oltre al protagonista vi sono altri personaggi ricorrenti.
Il tono è improntato alla leggerezza e alla ricerca della comicità (almeno nelle mie intenzioni), anche se talvolta traspare qualche commento un po’ malevolo da parte della voce narrante. E sicuramente emerge molta meschinità, sia quella dei clienti sia quella del protagonista, che è non è migliore degli altri, anzi.
Insomma, questo è quanto. Se qualcuno vuole provare a leggerlo per darmi un’opinione ovviamente gliene sarò grato… (grazie mamma, grazie zio).
N.B.:  se ci sono problemi per il download segnalatemelo. Come scrittore non sono un granché, e anche come webmaster ho parecchi limiti...