Uno dei riferimenti è (ovviamente) quello alla fiction “sensazionale”, quei romanzi di appendice degli anni ’20 (l’epoca cui risale il libro) caratterizzati da colpi di scena inverosimili, struttura narrativa sempre simile nello svolgimento, e una serie di elementi tipici che da un lato rendevano la vicenda "clichè", ma dall’altro erano fortemente voluti dal lettore che comprava quei libri. Li comprava proprio perché era certo di trovare quegli elementi ripetitivi: triti e ritriti, ma amati.
Al giorno d’oggi accade qualcosa del genere con certi manga, che hanno sviluppato dei sottogeneri pieni di personaggi-cliché, situazioni standard e trame ripetitive, e tuttavia hanno il loro pubblico affezionato, felice di leggere esattamente ciò che si aspetta di leggere.
Romanzo sensazionale gioca proprio sugli "elementi caratteristici", con particolare riferimento ai manga giapponesi. A partire dai personaggi:
-protagonista principale patetico e vittima di tanti odiosi prepotenti
-un contorno di donne-standard: quella misteriosa, quella disinibita, quella fantastica…
-un amico simpatico ma scombinato
-personaggi secondari grotteschi e caricaturali
Poi naturalmente ci sono una serie di situazioni, pure queste tipiche:
-scene di erotismo parossistico e demenziale (ebbene si, c’è anche questo, ma ho cercato di non essere volgare)
-elementi soprannaturali durante la vicenda
-situazioni imprevedibili che si innestano nella quotidianità con estrema naturalezza, diventando routine sin dal momento in cui compaiono
-incredibile rapidità nello svolgersi dei fatti
Anche a livello narrativo ci sono elementi tipici:
-continui passaggi da un tono narrativo all’altro: dal comico al drammatico, poi al sentimentale e poi ancora al comico…
-estrema naturalezza nel raccontare fatti che tanto naturali non sembrano…
Insomma, più che un romanzo lo si può definire un romanga...
Romanga miaaaa :D
RispondiEliminaquando lo metti online?
3,2,1...
RispondiEliminaE' disponibile! (vedi il nuovo post di oggi 19 maggio 2010)