Sì, continuo a scrivere malgrado il caldo. Anche se il fodero della sedia, i miei boxer e la pelle diventano un'unica cosa, anche se mani e faccia luccicano come lastre umide di sudore, non mollo la tastiera.
Ho avuto la "fase giusta", e chi ama scrivere sa cosa intendo.
Tradotto in italiano significa: ho concluso un racconto che avevo lasciato in sospeso da alcune settimane e ho iniziato uno degli obiettivi che mi ero proposto: riscrivere un classico dandogli un' ambientazione moderna.
La vittima sacrificale da profanare è l' Amleto. Sarà che l'ho dovuto studiare bene ai tempi dell'università, e pur non avendo nulla contro Shakespeare l'ho sempre trovato troppo lontano dai parametri attuali in termini di linguaggio e modalità espressive, quindi arduo per noi studenti/lettori del XX secolo (già, all'epoca ancora il secolo era quello, come passa il tempo...)
Non anticipo nulla sull'ambientazione moderna che gli ho dato perchè è decisamente provocatoria. Ho l'impressione che se la mia professoressa di letteratura inglese venisse a sapere ciò che sto facendo, mi revocherebbe tutti gli esami che ho sostenuto con lei.
Ma io scrivo lo stesso. E' una delle poche cose che mi piace fare, non vedo perchè dovrei rinunciarci.
Tempo fa, mi capitò di vedere Hamlet 2000 di Almereyda, film non certo esente da difetti ma con più di uno spunto interessante.
RispondiEliminaSono piuttosto curioso di conoscere la tua rilettura.
la fase giusta... anche io so cosa significa... :)) in bocca al lupo con il tuo Amleto in chiave moderna, incuriosisce anche me!
RispondiEliminaIl racconto gradirei leggerlo :)
RispondiEliminaGrazie per la fiducia anticipata, fa davvero piacere :-)
RispondiEliminaPerò, considerata la piega che sta prendendo questa rielaborazione e i miei lenti ritmi di scrittura, credo che si andrà a finire ai primi di settembre.
Diciamo che ho appena fatto un trailer con due mesi di anticipo rispetto alla prevista uscita del film nelle sale...
Per tutti voi, ovviamente, c'è un posto riservato in prima fila!