lunedì 25 ottobre 2010

Maschile e femminile

Sono sempre stato dell’idea che la differenza tra uomo e donna sia fisiologica, ma non psicologica. Per capirci, carattere e personalità non sarebbero legati al sesso, tanto meno la scrittura.
Eppure, quando leggo opere letterarie al femminile le trovo talvolta molto più attente a certi dettagli relativi al gusto, alla percezione, alle sfaccettature dei sentimenti e degli stati d’animo… Mi sembrano anche caratterizzate da una maggiore lentezza narrativa, dall’indugiare sui particolari piuttosto che sul meccanismo complessivo della trama. Vedo meno nettezza, maggiore sfumatura. E la adoro. La prosa di Virginia Woof, di Edith Wharton, di Jane Austen hanno uno stile che apprezzo tantissimo.
Probabilmente è solo una mia impressione, però. Mi basta leggere qualcosa di Pessoa per trovare qualcosa di “femminile” anche nella sua maschilissima scrittura.
Voi che ne dite? Esiste davvero una differenza (sia pure impercettibile) fra maschile e femminile in letteratura?

5 commenti:

  1. Dovrei fare mente locale ed analizzare caso per caso, volume per volume.
    Ma, in effetti, è perfettamente possibile.
    E, se non un commento pertinente alla tua riflessione, il tuo post mi fa rendere conto che nelle mie letture, abituali e meno, figurano ben poche donne.
    E mi chiedo se questo non sia un caso o qualcosa di più motivato.

    RispondiElimina
  2. L'altro giorno avevo intenzione di postare un articolo riguardande le statistiche delle visite al mio blog: c'è una percentuale minima di donne. Ho lasciato perdere perché ne sarebbe nata una polemica, credo.
    d'altra parte anch'io leggo poche donne.
    Il motivo?
    Nella narrativa femminile c'è classe e qualità senza ombra di dubbio, ma io non ci trovo una rispondenza filosofica alle mie domande...

    RispondiElimina
  3. Anch'io noto senz'altro una differenza di stile narrativo, oltre che di contenuti, nella scrittura di una donna. Trovo molta lentezza e troppe descrizioni che per me sono 'inutili'. Sarà che queste caratteristiche non sono di mio gradimento, ma penso di non aver letto mai nessun romanzo scritto da donne. Molti racconti sì, specie di Ursula LeGuin, ma anche di lei che viene considerata una maestra della moderna fantascienza non riesco mai ad andare oltre le 30-40 pagine dei suoi libri, anche se i temi che tratta rientrano nelle mie corde. In questi giorni avevo ripreso in mano 'L'eleganza del riccio' che tutti mi hanno raccomandato, ma non riesco proprio a superare la fatidica soglia di pagina 30. Boh.
    Temistocle

    RispondiElimina
  4. Per trovare il femminile nei libri scritti da uomini vado a vedere come sono caratterizzati i personaggi appunto femminili. Di solito rimango deluso. Credo che tra i migliori in questo senso sia Il diario di Eva di Mark Twain. Non a caso grande narratore. Molti scrittori moderni quando cercano di caratterizzare una donna rimangono un po' al di là degli stereotipi. Niente di profondo. Quando mi "alleno" a scrivere uso sempre personaggi femminili per questo motivo: perché è incredibilmente difficile.

    RispondiElimina
  5. A me piace la scrittura femminile.
    Ma non per questo sono più bravo a creare personaggi femminili ;-)

    RispondiElimina