Qualche tempo fa sono stato alla Galleria Nazionale di Arte
Moderna a Roma in compagnia di persone non avvezze a questo tipo di visite.
L’esperienza mi ha suggerito alcuni consigli da fornire a tutti coloro che,
senza avere né interesse né passione, si trovano a dover affrontare una
situazione del genere. Prendete nota:
-Commenti tipo “Il quadro non è un granché ma la cornice è stupenda” sono alquanto inopportuni.
-Commenti tipo “Il quadro non è un granché ma la cornice è stupenda” sono alquanto inopportuni.
-Se il quadro ritrae una donna con abiti ottocenteschi, non è il caso di proclamare a gran voce che vi piace perché assomiglia alla protagonista della telenovela “Cuore Selvaggio”.
-Se vedete il ritratto di un uomo che indossa cilindro, giacca, gilet e cravatta, potete tranquillamente evitare di ipotizzare che l’autore del quadro sia Leonardo da Vinci.
-Il divisionismo non ha niente a che fare con la provocazione del pittore Fontana che ha tagliato una tela in due con una rasoiata.
-Pellizza Da Volpedo è un pittore italiano vissuto alla fine del 1800, non un’espressione latina per indicare la pelliccia della volpe.
-Se lungo il percorso della mostra trovate una struttura metallica posta sopra una pedana con accanto una didascalia indicante il titolo dell’opera e il nome dell’autore, state pur certi che non è una panchina su cui potete mettervi seduti.
-Viceversa, se notate una poltroncina che sembra sia stata messa di fronte a un quadro di grandi dimensioni per permettervi di ammirarlo stando comodamente seduti, ebbene, potete sedervici. E non domandate mai “Ma questa poltrona è appartenuta al pittore?”
Ma sei matto a mettere ste robe a quest'ora che poi in ufficio mi chiedono che mi...a sto facendo con quel sorriso ebete sul muso!? XDXD
RispondiElimina- Davanti alla Nascita di Venere del Botticelli agli Uffizi: ma cos'è? una capasanta? (tratto da una storia vera...)
Capisco perfettamente la situazione che descrivi ;-)
EliminaPrendo nota. ;)
RispondiEliminaE comunque, la prima volta che entrai in una galleria d'arte (proprio quella che hai visitato tu, a Valle Giulia) è stato con la scuola.
E rimpiango di non avere abbastanza memoria da ricordare i commenti della mia classe, che farebbero la gioia di qualsiasi autore televisivo.
Bisognerebbe capitare lì proprio mentre è in visita una scolaresca.
EliminaRicordo una volta al Van Gogh Museum di Amsterdam, un italico tamarro che con perfetta cadenza milanese per fare il ganzo davanti ad un paio di squinziette (abbastanza polposette nei punti giusti, questo bisogna riconoscerlo) si misecad urlare che disegni come quelli sarebbe stato in grado di farli anche lui.
RispondiEliminaVolevo morire, sono quelle cose che ti fanno vergognare dei propri compatrioti.
Ti dirò, il fatto di non gradire o non apprezzare certe forme d'arte ci sta tutto, ognuno ha i suoi gusti.
EliminaCerto, è antipatico quando qualcuno - come il tizio che dici tu - alza la voce e fa il galletto, come se il museo fosse diventato un bar di periferia...
Ce ne sono molte di queste persone...
RispondiEliminaMamma mia… ma VERAMENTE hai sentito cose del genere?? O_o
RispondiEliminaAhimé sì :-(
EliminaAh, ah, fantastico post. Alla stupidaggine della gente non c'è mai fine. Ma come si fa dico io?
RispondiEliminaBah.
Raffaella
Benvenuta :-)
EliminaBeh, diciamo che quel giorno ho avuto particolare sfortuna negli incontri.
Che posto divertente... ma sarà stato un incubo per te, oppure te ne sei divertito...?
RispondiEliminaUn incubo :-(
EliminaPiù o meno è come quando vai al cinema e ti capita di stare seduto accanto a uno che per tutta la durata del film fa commenti idioti su ogni singolo fotogramma del film.
Aggiungerei: Evitare di parlar male di un'opera di un pittore contemporaneo durante una mostra, tale autore potrebbe essere alle vostre spalle!
RispondiEliminaDivertente questo post!