Partendo dall’interessante post di ieri di Glauco “31 ottobre”, mi è venuto in mente di fare una specie di verifica sulla mia attività come lettore. Partendo dalla domanda: ‘Sono un consumatore utile al mercato editoriale italiano?’ ho stilato un elenco delle mie letture nel corso dei primi sette mesi del 2009, specificando se si trattasse di libri acquistati (quest’anno o in precedenza), oppure di libri non acquistati, e se fossero di provenienza estera:
Libri comprati e letti:
-un libro illustrato con commenti storico-artistici sui “cremlini” russi
-un libro illustrato con apparato critico e biografico sul pittore olandese Alma-Tadema
-un volumetto con tutte le opere dello scrittore inglese H. H. Munro “Saki” (in corso di lettura, visto che sono più di 900 pagine…) – PROVENIENZA INGHILTERRA (tramite amazon.com)
Libri comprati in anni precedenti e letti:
-le quartine di Omar Khayyam (solo per la cronaca: non la versione “classica” di Edward Fitzgerald, è una traduzione francese più recente) – PROVENIENZA FRANCIA (comprato durante una vacanza)
-alcuni racconti di Nathaniel Hawthorne (lettura parziale) – PROVENIENZA STATI UNITI (ma comprato in una libreria italiana)
-alcuni racconti di Franz Kafka (lettura parziale)
Libri letti senza essere stati comprati:
-un romanzo di un amico aspirante scrittore (opera non pubblicata)
-due racconti pubblicati su internet da aspiranti scrittori
-una raccolta di poesie di un mio parente (libro regalatomi dall’autore)
Sono stato di aiuto all’editoria italiana? Chissà…
Faccio presente che a me non piace comprare un libro e poi metterlo via. Se lo compro, lo leggo. Magari non subito, magari faccio passare del tempo, ma potete essere certi che entro un periodo di tempo ragionevole lo leggo. Se è un tomo poderoso diviso in tanti racconti separati magari posso frazionare la lettura in più anni, però in quei casi sicuramente leggo qualcos’altro contemporaneamente. Mi piace alternare letture diverse anche nel corso di una stessa giornata.
Certo che se avessi più tempo libero a disposizione (tradotto: se non dovessi lavorare e non dovessi star dietro alla mia famiglia) potrei leggere molto di più…
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