martedì 7 luglio 2009

Perché lo fai?...

La domanda che a volte mi pongo è: perché certe persone (tra le quali io) amano così tanto scrivere? Perché questa passione per la scrittura, e non un’altra cosa? Scrivere a livello amatoriale può essere definito un hobby, come collezionare francobolli o andare a pesca? Certo, la letteratura é qualcosa di superiore rispetto alla filatelia o alla pesca subacquea… Ma praticata da “dilettante”, da “scrittore della domenica”, che valore ha?... Personalmente non smetterei mai di scrivere anche se è evidente che non sarò mai un nuovo Pirandello (magari) o un nuovo John Grisham (non me ne potrebbe fregare di meno, i fabbricanti di best-sellers non sono il mio modello).
La risposta che mi sono dato (ovviamente non disinteressata…) è che scrivere amatorialmente può essere definito, oltre che un hobby, un vizio… E siccome è un vizio che non provoca carie, non avvelena i bronchi, non favorisce l’insorgere della cirrosi epatica, non aumenta il colesterolo, e ha come unica controindicazione i commenti ironici dei vostri famigliari più stretti… beh, credo di poter perseverare in questo vizio.

2 commenti:

  1. Beh... per me scrivere è una necessità. Sono un logorroico della scrittura... una volta ho pure spedito una mail di lavoro da 30 megabyte...

    ^_^

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  2. Immagino la faccia del destinatario... ;-)
    Comunque, é evidente che c'é qualcosa di compulsivo e di congenito nel voler scrivere... anche se non so se sarei in grado di farlo in modo professionale, per me é sempre stato un piacere, farlo come "lavoro"... chissà se mi piacerebbe.

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