Tutti e tre scesero in fretta le scale, per trovare non il tipo allegro che si aspettavano, ma un giovane incolore, monotono, che aveva già quegli occhi luttuosi su baffi spioventi che sono tanto comuni a Londra, e che ossessionano alcune strade della città come spettri accusatori. Si poteva immaginare che fosse la terza generazione, il nipote del pastore e del contadino, che la civiltà aveva attirato in città; uno dei mille e mille che hanno perduto la vita del corpo e non sono riusciti a raggiungere la vita dello spirito. Sopravvivevano in lui tratti […] della primitiva bellezza, e Margaret […] si domandava se valesse la pena di rinunciare alla gloria dell'animale per un abito di città e un paio di idee.
(Edward Morgan Forster, Casa Howard)
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