Come avevo già accennato nel mio post dedicato al poeta giapponese Kobayashi Issa, ho una certa passione per gli haiku. Mi piace leggerli, e talvolta scriverli, pur consapevole dei miei limiti.
Le regole sono semplici: diciassette sillabe, suddivise in tre versi da cinque, sette, e ancora cinque sillabe. Io spesso faccio il furbo e applico le regole metriche italiane, pertanto considero un'unica sillaba l'unione fra l'ultima sillaba di una parola e la prima della parola successiva se c'é contatto fra vocali. Ad esempio: “azzurro intenso” é composto da sei sillabe, ma io ne conto cinque perché nella poesia classica italiana sarebbero conteggiate così: az(1)-zur(2)-ro in(3)-ten(4)-so(5).
Una precisazione importante da fare riguarda i contenuti. L'haiku tradizionale é sempre ispirato alle stagioni e alla natura. Tuttavia esistono componimenti che seguono le stesse regole metriche ma sono improntati al paradosso, alla considerazione intellettuale condensata con un tocco di ironia, o comunque a tematiche più connesse all'umanità che non alla natura. Ad esempio questo di Matsuo Basho (n.b.: per esigenze di traduzione la regola delle 17 sillabe non viene rispettata):
Ammalato mentre viaggio,
i miei sogni vagano
su un campo d'erba secca.
che sintetizza splendidamente l'aridità del mondo circostante e quella intima del poeta malato e stanco.
Volevo invitare tutti a provare a comporne qualcuno. Un passatempo in più per queste giornate freddissime da trascorrere al chiuso ;-)
Bella come idea-passatempo, magari in treno o in auto (purché non si sia alla guida!).
RispondiEliminaTemistocle
Ogni tanto ne compongo qualcuno. Ho cominciato per scherzo, qualche tempo fa, perché un'amica diceva di adorare le mie mail-fiume, più lunghe, a volte, di alcuni racconti.
RispondiEliminaCosì... le ho scritto una haiku-mail... e da lì ho cominciato a comporli.
Sul mio sito ce ne sono alcuni, forse incomprensibili ai tanti, perché sono alcune delle mie haiku-mail! :D
Ci provo, ma sono negato per queste cose.
RispondiEliminaChe cazzo faccio
Sul blog di Ariano
A legger haiku.
Ecco, visto?
Vado a fare pacchetti di Natale, và.
Io una volta ne avevo scritto uno...
RispondiEliminaNeve sul Tezio
Mattino dell'inverno
Un corvo stride
Il Tezio è un monte che sta dalle mie parti...
Però mamma mia, preferisco i Gialli :P
Fico, il senryu non lo conoscevo! :)
Ho dei libri di haiku, ma non mi piace scriverli. Per adesso mi limito alle filastrocche ;)
RispondiEliminaOh Dio ho perso il conto delle sillabi leggendo il post
RispondiEliminacome sei contorto
:-)))