La scrittura normalmente è un’attività solitaria, ma esistono anche molti casi di libri scritti a quattro mani. Qualche maligno ritiene che questa opzione sia più frequente del previsto, e che parecchi romanzi firmati da autori ormai affermati in realtà sono il risultato di un lavoro d’equipe: autore, shadow writer, editor… il prodotto finale sarebbe assai diverso se fosse stato realizzato dal primo della lista e basta.
Ma io voglio parlare dei casi conosciuti, quelli dichiarati pubblicamente. Wu Ming (e prima ancora Luther Blisset) è lo pseudonimo dietro il quale si nasconde un noto collettivo di scrittura. Fruttero e Lucentini sono due nomi che è difficile immaginare separati l’uno dall’altro. Fantomas, misterioso protagonista di una serie di romanzi di successo a cavallo fra XIX e XX secolo, è nato dal lavoro d’equipe fra Pierre Souvestre e Marcel Allain. La coppia più celebre è però quella dei fratelli Goncourt, Jules e Edmond (quest’ultimo fondatore del premio letterario omonimo, che col tempo è diventato il più prestigioso di Francia).
In questa metodologia é fondamentale che ci sia il giusto feeling tra due menti diverse, e si può arrivare a livelli estremi. Souvestre e Allain avevano sviluppato una sintonia creativa talmente forte che si dividevano i capitoli: fatta la scaletta, uno scriveva quelli pari, l’altro i dispari, e poi facevano un controllo congiunto finale.
Asociale come sono, dubito che riuscirei a lavorare in coppia con qualcun altro. Però a volte mi piace sognare che i miei limiti personali possano essere superati proprio incontrando un partner scribacchino il cui talento si incastri perfettamente col mio: la somma di due decimali incompleti, entrambi con lo zero davanti, che finalmente conduce all’ 1, al genio intero sia pure suddiviso tra due cervelli distinti.
E’ solo una speranza, lo ammetto. Ma non si sa mai…
E' una cosa che mi piacerebbe molto.
RispondiEliminaCi ho pensato spesso perché c'è una mia cara amica che scrive in maniera molto simile a me e un giorno magari lo faremo. E' l'unica persona con cui penso potrei scrivere a 4 mani.
Lo stesso vale per me, nel mio caso non è l'asocialità a farla da padrone, ma bensì l'ego... è sbagliato, ma non riesco a farci nulla:-)
RispondiEliminaAnche per me sarebbe difficile scrivere in coppia, forse perché, come per Ferru, sono egoista e ritengo che nessuno possa starmi a fianco. L'esperimento del Survile Blog potrebbe essere un tipo interessante di scrittura a più mani su un'unica traccia, anche se qui ognuno va a ruota libera e non ci sono confini né confronti diretti.
RispondiEliminaTemistocle
a me piacerebbe tentare. Come si fa poi non lo so proprio :)
RispondiElimina@ Mirco: beh, é ovvio che all'inizio c'é da organizzarsi, e magari non é facile. Però se non si prova...
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