No, direi di no.
Il dubbio me lo ha fatto venire Gianluca con un suo ottimo post sull'argomento.
Io scrivo le mie opinioni (preferisco chiamarle così) sui libri che leggo, e le inserisco nella community anobii.com
Onestamente non mi pongo problemi sull'eventuale influenza che esse possono causare su altre persone a leggere o non leggere un certo romanzo, un po' perché dubito che le mie opinioni siano così seguite e ritenute degne di fiducia incondizionata, e un po' perché credo che giudicare qualcosa rientri comunque nella normale dialettica della differenza dei punti di vista, presente in ogni conversazione o monologo espositivo, sia verbale che scritto.
Se dovessi dire "perché le scrivo", direi: più per me stesso che per gli altri. Sono un promemoria di ciò che ho letto e dell'impressione che mi ha lasciato. Un'annotazione a margine sulle sensazioni che mi ha trasmesso questo o quel libro.
Anche solo come promemoria le tue opinioni valgono, te lo assicuro. ;)
RispondiEliminaGià! Buona domanda! Perché scrivo recensioni ai libri che leggo? Credo che la risposta nasca dalla necessità di scrivere sul blog qualcosa ogni giorno e... di aver tenuto per lungo tempo un blog che parlava di libri! ^^
RispondiEliminaSpesso, le "annotazioni a margine" sono la cosa che ti sprona a comprare o non comprare un libro, quindi fidati che probabilmente un'influenza la hai xD
RispondiEliminaE pure grossa XD
L'influenza, secondo ma, non nasce tanto da quello che si scrive, ma soprattutto da chi scrive. Se tu mi dici che un libro ti è piaciuto (al di là del genere, della lunghezza, ecc.) mi fido perché so che i tuoi gusti sono simili ai miei. Ma anche se dovessi leggere una recensione esaltante da 10 e lode da parte di chi ama solo un tipo di scrittura che a me non interessa, non ci penserei minimamente a comprare il libro in questione.
RispondiEliminaMi accodo a TIM qui sopra. Spesso conta molto il parere "spassionato dell'appassionato". Ma più che del parere in sè ci si fida della persona che parla di un determinato prodotto. Anche perchè nel bene o nel male si seguono quelle persone che, in fin dei conti, hanno gusti affini o cose interessanti da dire. ;)
RispondiEliminaCondivido alla grande il concetto di recensione come promemoria personale, come sai. :)
RispondiEliminaGrazie per aver contribuito al "tema". ^^
Ciao,
Gianluca
Io mi fido di quello che dici, mi sembri uno che sa quel che dice. Pertanto recensisci pure.
RispondiElimina@ tutti : grazie per la fiducia, comunque penso che sia vero quanto affermato da Temistocle, ovvero: un libro piace in base ai gusti personali, quindi i giudizi cosiddetti "tecnici" in realtà possono essere fuorvianti.
RispondiEliminaFinalmente ho letto un nuovo romanzo di Miura Hiroshi!
RispondiEliminaE' stato bellissimo. Davvero, bellissimo.
Io credo che le recensioni abbiano senso quando dicono se un testo offre o meno quello che propone. Cioè se un libro sui dinosauri parla bene dei dinosauri, se un libro sull'arte è un buon libro d'arte... insomma se per chi cerca cose simili sia una lettura valida o no.
RispondiEliminaPoi la gente ci mette molti gusti personali oppure non capisce che ha letto un qualcosa che non è stato scritto per loro, e magari rimane insoddisfatta.
Simone
Sì, le famose recensioni utiliiiiiiissime come: "Questo romanzo non mi è piaciuto" oppure "Spettacolo!" ;-)
EliminaIo lo dico sempre: la passione prima di tutto.
RispondiEliminaIo preferisco una recensione scritta da un appassionato che una di un "professore".
Se poi professore e appassionato sono la stessa persona, tanto meglio!
Poi contano anche i numeri, no? Se leggi un milione di libri all'anno, saprai giudicare meglio di me che ne leggo dieci, no?
Io faccio questo ragionamento sui film. Non devi essere un regista o uno sceneggiatore per dire agli altri se un film è bello o brutto. Dopo 1000 film sugli zombie, con tutta la passione dentro, saprai dirmi quali sono "buoni" e quali "ciofeche"!!
Rimane il fatto che l'opinione personale è "la più meglio roba"!