L’illustrazione ha avuto un ruolo importante nell’affermazione dello stile art decò nei primi decenni del XX secolo, in particolare durante i “ruggenti anni ‘20” (definizione abusata ma probabilmente corretta).
L’italiano Umberto Brunelleschi (1879-1949) fu tra i protagonisti di questa stagione creativa nel nostro paese grazie al suo disegno luminoso, pastoso, che sembra strizzare l’occhio a un certo tipo di pittura a lui contemporanea, adattandola però a usi più commerciali ma non per questo privi di una loro dignità artistica.
La sua mano ha dato vita a copertine di riviste di moda, soprattutto a Parigi dove operò per gran parte della sua vita, ma anche a immagini che corredavano libri illustrati. Non si trattava però di libri per ragazzi: in quei decenni di inizio secolo erano diffusi i beaux livres, romanzi destinati a un pubblico adulto che venivano abbelliti con eleganti tavole disegnate.
Talvolta erano storie a sfondo erotico, e Brunelleschi diede il proprio contributo anche in questo settore, ma con estrema finezza.
Visti così, non mi trasmettono grandi emozioni, ma probabilmente nel contesto (libro, pubblicità, ecc.) avevano un loro significato. Comunque grazie per aver svelato anche quest'artista.
RispondiEliminaSicuramente vanno contestualizzate, comunque come tutte le forme espressive possono piacere o non piacere. Penso che anche tra i suoi contemporanei ricevesse approvazioni e indifferenza a seconda dei gusti del fruitore.
EliminaMolto moderni ancora oggi.
RispondiEliminaChissà appena mostrati.
Io mi convinco sempre di più che erano molto più moderni negli anni '20 di quanto lo siamo noi oggi.
EliminaSi, almeno loro non avevano paura di battere strade nuove, invece ai giorni nostri non si fa altro che riciclare idee e concetti vecchi di decenni.
EliminaEsatto.
EliminaSono così ignorante che non lo conoscevo… lo stile è molto morbido e i colori sono ben equilibrati.
RispondiEliminaGrazie x avermelo fatto scoprire.
A me piace moltissimo l'art decò