Come avevo preannunciato, ho reso disponibile un nuovo racconto.
L’ho inserito nella sezione della narrativa tradizionale (secondo link in questo messaggio).
Ha un ambientazione storica (per me è sempre un piacere rievocare la Venezia del XVIII secolo) ma é fondamentalmente una novella sentimentale, che parte come una riflessione sui viaggi e sul loro scopo. Il viaggio come metafora dei turbamenti della vita e al tempo stesso come fuga da questi turbamenti, senza mai perdere la sua natura di ricerca di qualcosa di nuovo e diverso.
Riporto di seguito il preambolo al racconto:
AVVENTURA
Il viaggio non inizia nel momento in cui si parte.
Il viaggio comincia quando l’irrequietezza pervade lo spirito, e ogni luogo conosciuto assume la forma di una prigionia nascosta ma percepibile. Un carcere talmente ampio da non riuscire a scorgere l’esatto perimetro delle sue mura. I guardiani hanno le fattezze delle persone conosciute, i loro gesti sono i medesimi di sempre, e nessuna sbarra apparentemente ostacola il cammino. Eppure la pelle stessa sembra diventata un involucro che costringe all’inerzia il desiderio di evadere. Persino su nel cielo sembra di scorgere le travature di un soffitto.
E’ possibile sfuggire a questa curiosa sensazione solo spostandosi altrove.
Il primo passo è immaginare l’altrove con la mente, e talvolta può persino bastare.
Il secondo passo è partire fisicamente verso una destinazione, che sovente non è la vera meta del viaggio. Quella è nascosta dentro l’anima, e lo spostamento del corpo è solo uno strumento per cercare di raggiungerla intimamente.
Il terzo passo è quando il viaggio assume i contorni dell’avventura. Colui che ritorna non è la stessa persona che era partita.
Scaricato. Le faremo sapere.
RispondiEliminaTemistocle
Scaricato. Stasera lo infilo nella mia ebookoteca. Poi... con i miei tempi biblici, lo leggerò! :D
RispondiEliminaBell'incipit.
RispondiEliminaSe riesco a trovate il link, lo tiro giù anch'io (non farci caso, sono un MacUser e se non vedo un enorme tasto intermittente con su scritto "scaricalo da qui, idiota", posso avere dei problemi).
@ Luca: non sentirti idiota, sono io semmai che non ho messo nessun link direttamente nel messaggio. Allora, in alto sulla colonna laterale destra c'é scritto "su QUESTO POST ci sono..."
RispondiEliminaQuello é il link permanente per accedere ad un messaggio su cui compaiono tre link. Quello della narrativa tradizionale é il secondo.
E non pretenderai mica che io faccia una cosa semplice: primo, sono un windows user, e secondo... non ne sono capace, sono negato per la gestione di un sito web / blog :-(
@ Tim & Glauco: thank you, le vostre opinioni sono sempre utili e soprattutto gradite :-)
RispondiEliminaGrazie! Me lo scarico e me lo leggo stasera! :)
RispondiEliminaScaricai:-)
RispondiEliminaI tuoi ebook li scarico volentieri, ma da qui a leggere su schermo ce ne passa. Vediamo se ci riesco stavolta.
RispondiEliminaSe posso darti un consiglio, prova con un palmare utilizzando il software di mobipocket (lo trovi su internet, ha un sito ufficiale ed é gratuito).
RispondiEliminaPuoi regolare anche le dimensioni del carattere e lo sfondo, mettendo magari un grigio opaco che non fa contrasto coi caratteri neri ed é molto riposante per gli occhi. Io almeno mi ci trovo bene.