martedì 7 dicembre 2010

Celebrity

In questi giorni mi è capitato di leggere cose pubblicate da autori contemporanei che sicuramente non erano malvagie, però neppure così straordinarie rispetto a libri respinti da vari editori, e che al momento sono leggibili solo tramite il blog dello scribacchino bocciato. Presumo che a volte sia importante avere le conoscenze giuste, quelle che ti permettono di parlare faccia a faccia (e non tramite un plico postale con manoscritto rilegato dentro) con le persone che alla fine decidono materialmente se la tua creazione merita il codice isbn e un contratto firmato oppure no.
Ma un biglietto da visita davvero irresistibile per ogni editore, soprattutto quelli più affermati, è la notorietà. Sei famoso? Sei un politico, un cantante, un comico, un tronista della De Filippi? Di recente sei stato al centro di una caso di cronaca divenuto di interesse nazionale? Vai tranquillo, il tuo libro uno straccio di pubblicazione la rimedia. Non con Feltrinelli, ma almeno uno dei sei editori che reputava il tuo ultimo romanzo non confacente al suo catalogo, beh, di sicuro avrà cambiato idea.
Quindi finora ho sbagliato tutto già dalla premessa: non dovevo spedire manoscritti, perché devo prima diventare famoso. Dopo che ci sarò riuscito potrò iniziare a preparare i plichi. Il problema è soltanto il come…
Partecipare al GF sicuramente mi aiuterebbe, ma temo che dopo il terzo giorno lì dentro andrei in esaurimento nervoso e mi passerebbe la voglia di scrivere, pubblicare, e probabilmente anche di vivere.
Un omicidio atroce, di quelli che i mass media ne parlano morbosamente per cinque anni, potrebbe essere un’opportunità semplice da portare a termine, ma mi scoccerebbe abbastanza trascorrere ben tre mesi in carcere in attesa di essere rimesso in libertà prima sulla parola, poi tramite arresti domiciliari, e infine grazie all’amnistia necessaria a ridurre la densità delle troppo affollate prigioni italiane.
Diventare il nuovo fidanzato della Arcuri sarebbe ugualmente utile, e confesso che questa opzione mi interesserebbe anche se non fosse di nessun aiuto per pubblicare un libro.
Oppure... ci sono altre possibilità? Qualcuno ha dei suggerimenti?

6 commenti:

  1. :D uno dei modi migliori di affrontare la vita e le sue innegabili brutture, è di riderle in faccia: ormai l'ho capito.
    Le tue trovate per arrivare alla probabile pubblicazione sono il triste specchio di una società incialtronita fino al ridicolo... E pensare che negli anni ottanta si parlava di "era di decadenza".
    Per ora, col tuo post, mi fai sorridere e riflettere assieme: già un traguardo notevole per uno scrittore, per quel che mi riguarda. ;)

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  2. Potresti: come fidanzato di passaggio della Arcuri offrirti come tronista della Filippa. Nel frattempo fare i provini per il GF 12 o X Factor 5/6/7. Eventualmente, nella speranza che il governo del Papi cada e si vada a nuove elezioni, avvicinarsi a uno di quei partiti buoni per ogni bandiera e offrire i propri servizi, magari come uomo-immagine. Se neanche così, potresti fare coming out (va tanto di moda) confessando di aver avuto una storia giovanile con er Pecora, e quando le Tv saranno calde sull'argomento, pentirti e smentire a quattro palmenti. Altra opzione: chiamare i media, salire sul Vesuvio e annunciare che in tre giorni risolverai tutti i problemi di Napoli. L'ultima cosa che mi viene in maente: compra una casa editrice e pubblica le tue cose (per recuperare i soldi potresti vendere in Tv bocce con acqua miracolosa delle fontane dei bagni di Arcore). Spero di esserti stato di un qualche aiuto. (A proposito: nel caso sfondi, ricordati di me!)
    Temistocle

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  3. @ Luca: ti ringrazio, anch'io ho un po' di nostalgia degli anni '80, il che é tutto dire di quanto il livello generale si sia abbassato.
    @ Glauco: in effetti penso sia la cosa migliore
    (°)(°)
    @ Temistocle: ottimi suggerimenti anche i tuoi. Sta tranquillo che se divento importante come una certa persona, ti nomino subito ministro di qualcosa ;-)

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  4. Io dicevo qualcosa di molto simile già qualche anno fa, sul mio vecchio blog. Poi col tempo inizia pensare che evidentemente non è tanto questione di essere famosi o no, ma di saper tirare fuori qualcosa che la gente vuole comprare o meno (e la fama dell'autore è solo uno dei tanti sistemi).

    Adesso, ma forse a te non succederà, sono arrivato a pensare che se l'editoria deve considerare fattori tanto esterni e tanto lontani da creatività, contenuti e obiettivi di un certo tipo (morali o anche più concreti) forse posso anche finire col dedicarmi ad altro senza rimpiangere troppo quello che eventualmente mi sto perdendo.

    Simone

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  5. @ Simone: se fosse la seconda che hai detto, sì, decisamente non c'é nulla da rimpiangere se non si riesce ad essere pubblicati.

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