sabato 30 giugno 2012

Il giusto momento per scrivere

Prima di scrivere bisogna aver letto molto? É una questione assai dibattuta. Nelle ultime settimane ho trovato post sull'argomento sui blog di Alex e Paolo. Non credo di poter dire nulla di più di quanto è stato già detto in materia, però mi hanno fatto tornare in mente un aneddoto raccontato una volta in tv da Roberto Benigni, relativo al poeta arabo Abu Nuwas.
Sul web ho trovato la citazione dell'aneddoto così come viene riportato dallo storico Ibn Manzur. É attinente alla questione, e a mio modesto avviso molto significativo:

Abu Nuwas, avendo pregato il suo maestro Khalaf al Ahmar di autorizzarlo a comporre dei versi, così si sentì rispondere: “Te lo permetterò soltanto quando avrai imparato a memoria mille poemi antichi”. Abu Nuwas s’eclissò per qualche tempo, poi ritornò ad annunciare al suo maestro che aveva imparato il numero desiderato di poemi. E glieli recitò, in effetti, impiegando parecchi giorni. Dopo di che, reiterò al maestro la sua prima domanda. Khalaf fece allora comprendere al suo allievo che non l’avrebbe autorizzato a scrivere versi finché non avesse dimenticato completamente i poemi che aveva appena imparato.“É molto difficile, disse Abu Nuwas: ho fatto tanta fatica ad impararli”. Ma il maestro restò della sua opinione. Abu Nuwas si vide allora costretto a ritirarsi per un certo tempo in un convento dove si occupò di tutto tranne che di poesia. Quando ebbe dimenticato i poemi venne a informarne il maestro, che infine l’autorizzò a cominciare la sua carriera di poeta.

18 commenti:

  1. Povero Abu.. ahahah!
    Io penso che sia essenziale avere la conoscenza per poter produrre qualcosa ma allo stesso tempo non bisogna esserne influenzati.. o almeno credo.. diciamo che non sono una che "produce". ^^

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    1. Infatti secondo il senso è questo: devi conoscere la materia (quindi aver letto tanto) ma poi devi evitare di diventare un semplice copiatore o citatore degli altri.

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  2. Non so se bisogna leggere prima di scrivere o tenere la mente sgombra da influenze esterne. Sono ragionamenti che, penso, siano ininfluenti. Quel che conta è saper raccontare storie e a modo proprio. Se poi siamo influenzati da questo o quello scrittore non importa; quel che è importante è che a chi legge piaccia ciò che scriviamo. D'altra parte nelle fascette pubblicitarie non si dice: il nuovo... (mettere nome a piacere)?, dalla scrittura più potente di... (idem)? Poi ognuno giudicherà se leggere fino alla fine o fermarsi a pagina 10.

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    1. In effetti, sentirsi nominare come "nuovo King" o "nuovo Matheson" fa pensare che sei solo un volgare imitatore.

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  3. Secondo me non serve leggere molto per scrivere. Solo un po' strano voler scrivere se i libri in fondo non ti piacciono... ma ognuno é fatto a modo suo.

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    1. Certo. Però credo che siano pochissimi i casi di scrittori di talento che non hanno mai letto altri libri.

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  4. Criptica ma per certi versi chiara e coerente.
    Mi sento di dire che, in parte, sono d'accordo con il senso di questo aneddoto, anche se davvero estremo! :)

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    1. Come tutti gli aneddoti va preso in senso simbolico, non certo alla lettera.

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  5. L'aneddoto è interessante e istruttivo. Non ho mai pensato che non si potesse scrivere senza aver mai letto nulla però... mi son sempre chiesto perché, una persona che non è mai stata attratta dalla lettura (a tal punto da dichiarare esplicitamente di non aver mai letto nulla), si senta desiderosa di scrivere?
    A questa domanda non ho mai ricevuto risposta... se non quelle che si trovano su yahoo answers, dove tutti vogliono scrivere un romanzo per diventare ricchi e famosi (ecco! ciò dimostra che non sanno nulla del mondo della narrativa).

    Scrivere poesie, del resto, porta alla notorietà solo se si è indiani, o per lo meno stranieri, eccentrici... e se si è invece italiani, già morti! :D

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    1. Ecco, la poesia forse è un campo più intimista e meno legato alla lettura. Ma è mooooolto presente il rischio di poetare banalità patetiche.

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  6. Aneddoto davvero interessante...io credo che si possa scrivere quando si ha realmente qualcosa da comunicare. Può sembrare una banalità, ma penso sia davvero così ;)

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    1. Il problema però è lo stile. Mi è capitato nella mia vita di vivere momenti particolari in cui ho provato sensazioni estreme, però se dovessi raccontarle non ne sarei capace... É questo il punto: avere cose da dire ok, ma saperle raccontare bene non sempre è facile.

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  7. Penso che questo aneddoto ha un grande significato...

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  8. Secondo me bisognerebbe scrivere anche prima di aver letto molto: credo che i ragazzini a scuola, se ne hanno voglia, dovrebbero scrivere racconti anche a dieci anni, perché imparerebbero una spontaneità che gli adulti non hanno, e forse la manterrebbero. Però si puàò scrivere bene solo dopo aver letto molto: all'inizio, magari anche per tanti anni (forse anche per sempre) bisognerebbe accettare di scrivere e basta, non scrivere bene. Complicato... :)

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    1. Anche questa è un'osservazione giusta.
      A me è sempre piaciuto scrivere, e restavo sorpreso quando leggevo temi scritti coi piedi da ragazzi che per parlare sapevano parlare, ma quando dovevano scrivere qualcosa gli si inceppava.

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