Quando si legge un libro da fruitore in genere si cerca una storia che susciti interesse e dei personaggi in cui identificarsi. Il fruitore può permettersi di dire che un romanzo non gli è piaciuto perché il finale era tristissimo, senza contare che il protagonista ha dimostrato di essere uno stronzo.
L’approccio critico è diverso. Se l’epilogo è drammatico ma scritto splendidamente, e se lo stronzo è perfettamente riuscito come personaggio letterario, allora la lettura è soddisfacente. Si apprezza la tecnica dello scrittore e la profondità dei contenuti, prescindendo dalla vicenda narrata.
La maggior parte dei lettori sono un po’ fruitori e un po’ critici, con proporzioni variabili a seconda delle inclinazioni personali. Io ad esempio tendo a essere prevalentemente critico, ma solo per i libri. Quando mi pongo di fronte a un quadro divento più fruitore, idem coi film, la musica e i fumetti: mi viene spontaneo ignorare e - al limite - perdonare le ingenuità che un approccio critico non riuscirebbe a digerire.
E tu, lettore di questo blog, sei più critico o fruitore?
Mica facile... forse un tempo ero un fruitore. Poi, col blog, ho cominciato a fare il critico. Ammetto che da quando è capitata questa metamorfosi non mi godo più le cose come un tempo.
RispondiEliminaForse dovrei riguardare alcune mie scelte e...
Che tesi affascinante, è una cosa a cui non avevo mai pensato. Credo di essere piuttosto equilibrato con una leggera tendenza verso la critica su libri e film e fruibilità su quadri e musica. ;)
RispondiEliminaSicuramente più fruitore ... benevolo. Parto già dal presupposto che, se leggo il tuo blog, è perchè, come scrittore mi piaci e poi quello che posti, in linea generale, sono impressioni tue personali ... e, quattro chiacchiere (commenti)scambiate fra amici, possono già valere come critica costruttiva. Secondo me, gli scrittori, prima di "editare" la loro creatura, dovrebbero farla circolare come brutta copia o solamente presentare qualche pagina e regolarsi in base alle critiche ... andrebbero così incontro a successo sicuro o al risparmio di tutto ...
RispondiEliminaFruitore critico è una combinazione possibile? ;)
RispondiEliminaCerto che sì. "La maggior parte dei lettori sono un po’ fruitori e un po’ critici", quindi un equilibrio fra le due cose è perfettamente normale, anzi, auspicabile.
RispondiEliminaIo purtroppo, da quando ho il blog (sarà una maledizione, visto quello che dice anche Glauco!) difficilmente riesco a godermi un libro in libertà come prima. Mi faccio sempre portare dall'idea che quella frase forse poteva andare meglio così, che quel verbo è inadatto, che l'atmosfera non quadra col resto, che io avrei... (c'è anche molta superbia in tutto questo, confesso) Dipende poi da cosa leggo, perché se è un autore che mi piace e scrive come dico io, allora mi lascio trasportare. E' anche vero che io sono uno di quelli che se vede un film scruta che faccia sta facendo il personaggio in seconda fila che passa per caso e nei titoli controlla se in una serie lo sceneggiatore è sempre lo stesso ad ogni puntata. Insomma, diciamo che essenzialmente sono "critico".
RispondiEliminaTemistocle
Leggo da fruitore, sempre. Poi se il libro merita, dopo il termine della lettura, inizio a pensare in modo critico.
RispondiElimina@ Gian : sì, in effetti come dice Glauco quando si diventa troppo critici e poco fruitori, ci si gode meno il libro. Quel che succede anche a me.
RispondiEliminaPenso di potermi definire "fruitore esigente"; se ho una storia e personaggi coinvolgenti ed appassionanti sono contento, non sono uno di quelli che si mette a spaccare il capello in quattro e a fare recensioni basate sulla costruzione di ogni singola frase, o a pontificare sul famigerato "show don't tell" e altre cretinate da talebani della letteratura.
RispondiEliminaPoi va da sè che mi piace leggere "bene", quindi una certa qualità la ricerco; più che altro però il fattore che mi fa apprezzare o meno un'opera (libro, film, musica, arte e via dicendo) è la sua autenticità, il fatto di essere stata creata con passione e di risultare pertanto "vera"; un "fruitore esigente" di queste cose se ne accorge, ed è poco disposto a perdonare il fatto di essere, per così dire, preso per il naso dall'autore.
Non lo so... io navigo da una estremo all'altro. A volte mi bevo la storia come un ragazzino, in altre situazioni sono capace di bloccarmi e imprecare davanti a una virgola sbagliata:-)
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