GIROVAGO
Campo di Mailly maggio 1918
In nessuna
parte
di terra
mi posso
accasare
A ogni
nuovo
clima
che incontro
mi trovo
languente
che
una volta
già gli ero stato
assuefatto
E me ne stacco sempre
straniero
Nascendo
tornato da epoche troppo
vissute
Godere un solo
minuto di vita
iniziale
Cerco un paese
innocente
Quanto mi piace Ungaretti!
RispondiEliminaUngaretti, Montale e Pavese, sono i miei poeti preferiti da sempre. Forse perché mi ricordano gli anni dell'adolescenza, quando ero molto attratto dalla poesia, in particolare da quella ermetica; ancora oggi sono gli unici volumi di poeti che ho conservato.
RispondiEliminaTemistocle
Ungaretti era uno dei pochi che amavo a scuola. Sicuramente il migliore del Novecento,per me. Il suo stile spezzato è un must.
RispondiEliminaL'hai fatto di nuovo.
RispondiEliminaNon capisco la poesia, ma questa l'ho capita: Ungaretti, Montale e pochi altri riesco a capirli e a considerare la loro poesia più forte di tanta prosa.
Ariano, mi inquieti.
Già, il dono di esprimere emozioni con poche, semplici parole, senza essere scontato e prevedibile.
RispondiElimina@ Michela : inquietarti addirittura? Forse abbiamo solo gusti simili :-)