Ebbene sì, mi ricollego anch'io al post virale che ormai ha preso piede nel mondo dei blogger con la passione per la scrittura, e provo anch'io a fornire la mia personale top six degli elementi ricorrenti nelle mie storie.
L'OCCULTO MANOVRATORE
Sarà che sono credente, sarà che non riesco ad accettare completamente il principio di casualità, fatto sta che nei miei racconti c'è spesso un manovratore che tesse la storia. Un'entità che a volte si riesce a identificare, altre volte no.
Quel che accade può nascondere un disegno superiore, o forse è stato organizzato da un invisibile burattinaio...
(vedi: Romanzo sensazionale o L'ultimo libro del maestro oppure Iperbole)
I LABIRINTI DELLA MENTE
C'è sempre una forte componente psicologica. Che la storia sia raccontata in prima persona dal protagonista o in terza persona da un anonimo narratore, la mente umana compie sempre il suo inutile lavoro di cercare risposte che probabilmente non esistono. Forse questo aspetto prevale nei racconti realistici mainstream, ma talvolta anche in quelli di fantasia. I miei personaggi pensano troppo.
(vedi: Forza d'inerzia o Cronaca di natale)
INETTITUDINE
Non mi piacciono i protagonisti invincibili e incrollabili.
I miei sono quasi sempre degli inetti, e se doveste mettere la vostra vita nelle loro mani... poveracci voi!
Però non sono neppure privi di qualità. Hanno numerosi limiti ma anche qualche slancio positivo inatteso. Comunque la fortuna in genere non li aiuta...
(vedi: Aldo Damiani in Cronaca di natale o Dario Tramezza in L'anno prima del bicentenario)
PUNTO DI VISTA MASCHILE
Anch'io, come quasi tutti i blogger che hanno aderito a questo post virale, racconto in genere dal punto di vista maschile. A volte però ho creato figure femminili che non sono semplici comprimari, e più in generale tendo a identificarmi con ogni personaggio.
Ma propendo per il maschilismo narrativo.
(vedi: 3A Investigazioni)
IMPOSSIBILE IDENTIKIT
I miei personaggi non sono mai completamente definiti a livello fisico. Psicologicamente sì, materialmente no. Fornisco qualche elemento, ma mai troppo dettagliato. Preferisco che vengano immaginati piuttosto che visti.
(vedi: praticamente qualunque cosa che ho scritto)
RISATE A DENTI STRETTI
Qualche elemento umoristico è sempre presente.
A seconda del tipo di racconto può essere sottile ironia, sarcasmo pesante, parodia o humor nero, ma in genere trovo sempre un motivo per ridere. Spesso a denti stretti.
(vedi: L'anno prima del bicentenario o 3A Investigazioni )
Ben fatto, amico mio, post molto sentito.
RispondiEliminaBeh, considera che il fatto stesso di scrivere è un'ossessione per me...
Eliminamoooooolto interessante l'ossessione dell' "occulto manovratore". E continuo ad accorgermi che questi post, al di là della "catena di Sant'Antonio", stanno diventando una vera mappatura del nostro lavoro.
RispondiEliminaSaranno appunti utilissimi per i critici del 2090 quando studieranno la nostra opera omnia :-D
Eliminaproverò a farlo pure io, ma ho scritto poco...
RispondiEliminaNon conta la quantità, ma la presenza di elementi ricorrenti.
Eliminache bello anche questo post virale... io ho scritto troppo poco, ma qualche elemento comune c'è anche da me...
RispondiEliminaUna scusa buona per scrivere qualcos'altro ;-)
EliminaIo ci tengo alla salute e quindi evito come la morte tutti i posti dove si annidano virus. Perciò non posterò nulla sull'argomento; e poi non mi posso neanche definire uno scribacchino, per cui... Sui labirinti della mente e il punto di vista maschile sono sicuramente con te, e anche le risate a denti stretti sono presenti, almeno nei raccontini che ho pubblicato a puntate.
RispondiEliminaBeh, da quel che ho letto direi proprio di sì. Anche da te intravedo qualche manovratore occulto.
EliminaBella come idea, ma sarebbe molto più interessante se gli altri blogger/scrittori indicassero gli elementi ricorrenti che trovano nelle storie degli altri. Il giudizio personale è sempre un po' "falsato", secondo me!
RispondiEliminaSimone
Il problema è che degli altri uno magari ha letto solo una parte degli scritti, non tutto, e manca una visione d'insieme.
EliminaPoi è indubbio che quando si analizza il proprio lavoro c'è sempre il rischio di non essere obiettivi.
Molto interessante!
RispondiEliminaAlcuni elementi li avevo dedotti leggendoti, altri li scopro ora e sono curioso di individuarli mentre recupererò altri tuoi racconti ;)
Beh, la maggior parte di quel che scrivo non è attinente con i generi che prediligi, quindi non so se potrebbero piacerti, comunque una tua opinione è sempre graditissima.
EliminaChe bello sapere di te...
RispondiEliminaE alcuni elementi comuni li ho anch'io...
Buon inizio della settimana...
Grazie, anche a te ^_^
RispondiEliminaGrazie, e benvenuta :-)
RispondiEliminaPost molto interessante, davvero!
RispondiEliminaSe vuoi passa a trovarmi, mi farebbe piacere! :)